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“Soffia!”, ma l’etilometro non è calibrato

Tanti dubbi e preoccupazioni dopo quanto emerso nel processo sul caso dell’incidente di Norman Gobbi. La Polizia cantonale, però, per il momento non risponde.
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“Soffia!”, ma l’etilometro non è calibrato
Tanti dubbi e preoccupazioni dopo quanto emerso nel processo sul caso dell’incidente di Norman Gobbi. La Polizia cantonale, però, per il momento non risponde.

BELLINZONA - Mille domande, zero risposte. È così che si può riassumere l’attuale situazione al termine del processo sul caso dell’incidente che ha visto coinvolto il consigliere di Stato Norman Gobbi.

Ma a far discutere ora, più che il proscioglimento dei due agenti, è la questione degli etilometri non calibrati. Una problematica, questa, che si è rivelata generalizzata, e non limitata al caso di Gobbi. E che, secondo quanto emerso, almeno per due mesi è stata una vera e propria costante. 

La "calibrazione scaduta" - Durante il dibattimento svoltosi ieri il sergente maggiore alla sbarra ha infatti dichiarato che a novembre 2023 «su ogni singolo etilometro, all'accensione, compariva "calibrazione scaduta”». E il procuratore generale Andrea Pagani ha precisato che a Camorino, la sera dell’incidente, su 12 etilometri disponibili solo 5 erano utilizzabili. 

Il problema, ha poi specificato il sergente maggiore, «era noto da settembre, almeno a noi operativi. Sono quasi sicuro che il servizio tecnico era stato allertato, ma la problematica non era ancora stata risolta». 

Ma c’è di più. «Mi vergogno a dirlo ma all'accensione nascondevamo l’apparecchio per non farlo vedere agli utenti», ha aggiunto l’agente.

Una rivelazione shock, questa, che fa emergere non pochi dubbi sulla procedura seguita tra settembre e novembre 2023 per i conducenti che sono stati sottoposti a un test dell’alcol. E che fa pensare a una mancanza di trasparenza e a possibili risultati falsati nei test etilometrici. 

L’ex aiutante capo della Polizia stradale ticinese Alvaro Franchini, ad esempio, ha parlato di «una figuraccia» per la polizia e di rivelazioni «più che imbarazzanti». 

«Una vergogna cantonale» - E sui social i lettori si sono scatenati. «Una vergogna cantonale....a quanti automobilisti è stata ritirata la patente per aver fatto l'esame con l'etilometro con calibratura scaduta?», ha commentato un utente sotto un nostro post. «Gli agenti nascondevano il fatto che facevano fare i test con apparecchiature non calibrate. Fa già piangere così», ha scritto qualcun altro.

Le domande che ci sono sorte, e che abbiamo trasmesso alla Polizia cantonale, sono quindi molteplici:

    • Dato che il problema era generalizzato, che procedura veniva seguita tra settembre e novembre 2023 quando l'apparecchio segnalava "calibrazione scaduta"? 
    • Anche in quei casi si andava sempre a recuperare un nuovo apparecchio e si faceva un secondo test, come accaduto per Gobbi?
    • Il fatto che si nascondesse il problema agli utenti non è un sintomo di scarsa trasparenza? 
    • Come mai è emerso che alcuni agenti erano a conoscenza di questo problema tecnico e altri no? 
    • Come mai ci è voluto così tanto tempo per risolvere questo problema tecnico?

Silenzio stampa - Ma le risposte a questi quesiti, almeno per il momento, non arriveranno. «Sulla fattispecie sono pendenti degli atti parlamentari e, come da prassi, prima della risposta agli stessi da parte del Consiglio di Stato da parte nostra non saranno fornite informazioni», ci dice infatti la Polizia cantonale. 

Peccato che le domande poste negli atti parlamentari a cui si fa riferimento, risalenti ad aprile 2024, riguardino quasi unicamente il caso specifico dell’incidente di Gobbi. 

Dopo le rivelazioni di ieri, tuttavia, la politica si sta nuovamente muovendo. 

«Urge un immediato chiarimento» - In un’interpellanza inoltrata questa mattina, ad esempio, l’Mps chiede al Governo «un immediato chiarimento». In particolare, viene chiesto in quanti casi sono stati utilizzati etilometri non calibrati, se è stato tenuto conto dei valori restituiti da quei test e quali sono state le conseguenze per le persone controllate con etilometri non calibrati. Ma anche quante sanzioni sono state emesse sulla base di risultati falsati a causa di etilometri non calibrati e chi nella catena di comando, compresi i responsabili politici della polizia, era a conoscenza che venivano impiegati etilometri non calibrati. 

Ma mentre si attendono risposte, tra i ticinesi crescono sospetto e diffidenza. 

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COMMENTI
 

Nicola1987 1 ora fa su tio
Il Ticino è il cantone ridicolo. Ci ridono dietro tutti. Stanno solo facendo affondare la nostra credibilità con questo continuare a gestire il tutto in maniera superficiale. I ticinesi non sono più felici. Dovrebbe dare tutti le dimissioni, anche i dirigenti di ogni divisone e cambiare radicalmente tutto, altrimenti fra 5 anni saremo nei guai seri.

El Lobo loco 2 ore fa su tio
Se certi politici / responsabili statali (pagati da NOI ! 😡) avessero un minimo di onestà intellettuale e non avessero l'arroganza che dimostrano, dovrebbero avere perlomeno il buon senso e l'umiltà di chiedere scusa e dimettersi, senza SE e senza MA ! Invece sono sempre lì e nessuno i smuove dalla loro seggiola dorata... Mi auguro solo che il popolo ticinese non se ne dimentichi in occasione delle prossime votazioni cantonali !

Zico 3 ore fa su tio
Se giudici, giornalisti , politici di tutte le fazioni da destra a sinistra passando per il centro dedicassero più tempo a risolvere i problemi del Ticino e meno a trattare questi casi dove il celodurismo la fa da padrone, avremmo un Ticino migliore. Ma il problema evidentemente sta che altri problemi sono troppo difficili da risolvere. Questo invece non porta da nessuna parte ma crea scalpore.

Zico 3 ore fa su tio
Risposta a Zico
Peraltro in un incidente non provocato dal il ministro Gobbi. Però siccome è Gibbi si può commentare. I Neraniau , i Putin, No! Forse le loro colpe sono meno gravi...

F/A-19 18 min fa su tio
Risposta a Zico
Mah, che non sia poi stato provocato da Gobbi è quello che ci hanno detto ma sarà vero? Io visto le bugie e le falsità commesse potrei anche avere qualche dubbio.

Emib5 3 ore fa su tio
Domanda: ma se erano, o sono, così "distratti" o indaffarati da dimenticare la calibrazione degli etilometri, non è che si siano dimenticati di calibrare anche i rilevatori di velocità`?

El Lobo loco 3 ore fa su tio
Risposta a Emib5
Ottima domanda !

Gigetto 1970 4 ore fa su tio
Meglio per i bevascioni. Ora quando li fermeranno per un controllo possono chiedere e vedere con occhi propri se l'etilometro e calibrato. Altrimenti.....ciiiiaooooo. 😂

centauro 5 ore fa su tio
Totale sfiducia verso la polizia!

F/A-19 3 ore fa su tio
Risposta a centauro
A parte quando mettono giù radar a tradimento, lì sono molto bravi ad inc la gente che lavora.

centauro 2 ore fa su tio
Risposta a F/A-19
Leggi bene "sfiducia".

F/A-19 1 ora fa su tio
Risposta a centauro
Ero ironico

francox 5 ore fa su tio
Maddaii, fate ridere il mondo intero. E perdere fiducia ai cittadini.

Chi ha ragione 5 ore fa su tio
È inaccettabile. Quanto emerso non è una semplice svista tecnica, ma un colossale fallimento istituzionale che getta un’ombra pesantissima sulla credibilità della Polizia cantonale e, più in generale, sulla giustizia ticinese. Etilometri usati con la calibrazione scaduta per mesi, agenti costretti a “nascondere” i messaggi d’errore davanti ai cittadini, e ora il silenzio da parte delle autorità. Tutto questo non è solo imbarazzante: è un affronto alla trasparenza, alla legalità e alla fiducia che i cittadini dovrebbero poter riporre nelle proprie istituzioni. È scandaloso che un problema noto da settembre 2023 sia stato ignorato, e che nessuno — né ai vertici tecnici né politici — abbia ritenuto necessario intervenire immediatamente. La giustizia non può permettersi di essere selettiva o distratta quando si tratta di responsabilità interne. Oggi, chiunque sia stato sanzionato sulla base di test eseguiti con apparecchi non calibrati, ha il pieno diritto di chiedere la revisione del proprio caso. Il Ticino non merita questa farsa: serve trasparenza, assunzione di responsabilità e un chiarimento immediato — senza zone d’ombra e senza silenzi istituzionali. Se la fiducia della popolazione viene tradita, allora la vera emergenza non è sulle strade, ma nei palazzi del potere.”**I signori Gobbi e Cocchi dovrebbero dimettersi assieme agli agenti coinvolti

Eneri 5 ore fa su tio
È evidente. Cocchi deve essere licenziato!
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