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Tra fughe e licenziamenti, trovare lavoro in banca non è mai stato così difficile

L'impatto della scomparsa di Credit Suisse comincia a farsi sentire. A Zurigo impiegati di banca in difficoltà nel trovare un nuovo impiego.
20min/Ela Çelik
Fonte ATS
Tra fughe e licenziamenti, trovare lavoro in banca non è mai stato così difficile
L'impatto della scomparsa di Credit Suisse comincia a farsi sentire. A Zurigo impiegati di banca in difficoltà nel trovare un nuovo impiego.

ZURIGO - A due anni e mezzo dell'annuncio dell'acquisizione di Credit Suisse (CS) da parte di UBS le condizioni si fanno più difficili a Zurigo per gli impiegati di banca: la disoccupazione è in aumento e la ricerca di un posto di lavoro è diventata più ardua per tutte le categorie di età, riferisce oggi Le Temps.

Il quotidiano romando punta i riflettori su un fenomeno in crescita: nel settore della finanza il numero delle persone iscritte presso i centri regionali di collocamento di Zurigo era di 2259 in settembre (circa il 10% dei senza lavoro), di cui 1230 attivi in precedenza nelle banche, emerge dalla cifre pubblicate dal cantone. Ciò rappresenta un incremento del 3% su base mensile (rispetto al +1% del numero totale dei disoccupati) e del 19% su base annua.

Nel 2023 UBS aveva annunciato che circa 3000 impieghi sarebbero stati soppressi in Svizzera nell'ambito del processo di integrazione, che dovrebbe concludersi entro la fine del 2026. Il numero di persone che lasceranno l'istituto dovrebbe però essere superiore, poiché numerose dimissioni sono volontarie. La banca non fornisce statistiche sui dipendenti licenziati finora.

"L'impatto della scomparsa di Credit Suisse comincia a farsi sentire: quest'estate, quando cercavamo uno stagista per un periodo di sei mesi, abbiamo ricevuto un numero di candidature molto superiore rispetto agli anni precedenti e molti candidati erano sovraqualificati", spiega un dirigente di un istituto finanziario zurighese in dichiarazioni riportate da Le Temps. L'impresa era alla ricerca di un candidato che avesse appena concluso il bachelor, ma ha constatato che la maggior parte dei candidati aveva già conseguito il master. "Ciò dimostra che per chi è all'inizio della carriera è sempre più difficile trovare un primo impiego nel settore finanziario".

In difficoltà sono anche i disoccupati di età superiore ai 50 anni. "Le aziende a cui ho inviato la mia candidatura mi hanno fatto notare che ricevevano molte offerte", afferma un ex dipendente di UBS licenziato nel novembre 2024, a sua volta citato dal giornale. "Oltre alla scomparsa di CS, il rallentamento congiunturale rende complicata la ricerca di un nuovo lavoro: non ci sono molti annunci interessanti".

"Le risorse umane annunciano licenziamenti regolarmente, a ondate", osserva una dirigente di UBS che recentemente ha dovuto separarsi da parte del suo team. "È un periodo molto difficile perché i collaboratori che dobbiamo licenziare ora non hanno demeritato, ma la direzione ha fissato obiettivi finanziari molto ambiziosi". La banca spera di ridurre i propri costi operativi al 120% rispetto alla fine del 2022, quando gli istituti erano due. "Ciò significa che entro la fine del prossimo anno si prevede che la ripresa delle attività del CS avverrà con solo il 20% dei suoi costi: questo obiettivo mette tutti sotto forte pressione, anche chi ricopre posizioni di alto livello", prosegue l'ex dipendente di Credit Suisse. "Non c'è sicurezza del posto di lavoro: anch'io potrei finire nella lista delle persone licenziate nei prossimi mesi", conclude la manager.

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COMMENTI
 

Romoletto 4 ore fa su tio
A furia di avere politici industriali incompetenti che antepongono gli interessi dei soliti e della UE a quelli del popolo Svizzero sarà sempre peggio mancano 4 anni al botto finale.

Chi ha ragione 6 ore fa su tio
Eh… che tristezza, davvero. 💔 Vedere il nome di Credit Suisse sparire poco a poco fa un certo effetto, soprattutto per chi – come me – ci aveva il primo conto aperto a 15 anni, quando andare in banca era quasi un piccolo rito d’ingresso nell’età adulta. Ti davano la tessera, ti spiegavano come funzionava il libretto, e ti sentivi “grande”. Ora leggere che a Zurigo tanti ex impiegati, anche con anni di esperienza, faticano a ricollocarsi… fa male. Non è solo una questione economica: è la fine di un pezzo di storia svizzera, di un’istituzione che per decenni è stata sinonimo di solidità, discrezione e professionalità. Un tempo dire “lavoro al Credit Suisse” era come dire “ho una carriera sicura”. Oggi invece è diventato un ricordo amaro, con interi team smantellati e persone di ogni età che si ritrovano a ripartire da zero. Mi viene quasi da pensare che, oltre alle cifre e ai bilanci, stiamo perdendo anche un po’ di quella Svizzera di una volta — fatta di fiducia, competenza e rapporti che duravano una vita. E sì, lo ammetto… mi fa un po’ rabbia.

Romoletto 4 ore fa su tio
Risposta a Chi ha ragione
Sì poi andavi in banca e trovavi i Bernasconi di turno con cui avevi fatto il militare o giocavi a calcio,bei tempi.

Gianporzarama 6 ore fa su tio
Occorre cercare in altre professioni, valutandone tutte le possibili alternative.

Romoletto 4 ore fa su tio
Risposta a Gianporzarama
Su quella del rifugiato..

Alphax70 6 ore fa su tio
Ah ecco … settimana scorsa c’era un articolo che le banche cercavano personale …. Comunque per i ticinesi pure le banche prendono oltre confine … a Lugano cammini sul mezzogiorno se sei cieco sembra di stare a Milano …

Koblet69 6 ore fa su tio
Risposta a Alphax70
ahahah...veramente anche chi non è cieco crede di essere a Milano...

Meck1970 5 ore fa su tio
Risposta a Alphax70
Finché molte aziende smetteranno di formare apprendisti perché non lo ritengono più conveniente, il risultato sarà quello di doverli cercare nei Paesi che invece continuano a formarli. E magari verranno anche pagati meno. Inoltre dopo una certa età diventa molto difficile trovar qualcosa. Ed eccoci qua... avanti così.
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