«Un gesto di assoluta follia»

Gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire l'esatta dinamica di quanto accaduto prima dell'alba a Castel d'Azzano
CASTEL D'AZZANO - Tre carabinieri travolti e uccisi dalle macerie, altri 12 appartenenti alle forze dell'ordine feriti e sette pompieri in ospedale. Senza contare la donna che, stando alle prime ricostruzioni, avrebbe innescato la tragedia. È il bilancio fornito dai Vigili del Fuoco della tragedia avvenuta nelle scorse ore a Castel d'Azzano, in provincia di Verona.
«Esito inaspettato e molto doloroso» - Lo sgombero del cascinale occupato abusivamente era in programma alle 3.15 di questa mattina. Vi hanno preso parte i carabinieri dei Reparti speciali e gli agenti dell'unità antiterrorismo. Era considerato un intervento a rischio, ma nessuno pensava a un esito di questo genere. «Dovevamo eseguire un decreto di perquisizione, si cercavano anche delle bottiglie molotov. Carabinieri e Polizia hanno cercato di agire in massima sicurezza e con tutte le attrezzature necessarie. Ma l'esito è stato inaspettato e molto doloroso» ha dichiarato il procuratore capo di Verona, Raffaele Tito. «Stavamo eseguendo dei provvedimenti dell'autorità giudiziaria alle prime luci dell'alba ma ci siamo trovati di fronte a un gesto di assoluta follia: mentre salivano le scale i nostri militari sono stati colpiti in pieno dalla deflagrazione della bombola innescata da uno degli occupanti. Secondo una prima ricostruzione si tratterebbe di un gesto volontario», ha aggiunto il colonnello Claudio Papagno, comandante provinciale dei carabinieri.
Nelle operazioni di messa in sicurezza dell'area sono impegnate 25 squadre dei Vigili del Fuoco, comprese le unità cinofile. I danni sono enormi: l'esplosione è stata sentita nel raggio di cinque chilometri, ha dichiarato il vicesindaco di Castel D'Azzano.
Non è possibile esprimere il dolore che ha colpito l’intera Arma, a partire dal Com. Gen. Salvatore Luongo, per la scomparsa dei #Carabinieri Marco Piffari, Valerio Daprà e Davide Bernardello, travolti dal crollo di un edificio a Castel D'Azzano (VR) durante attività di servizio pic.twitter.com/5rD0fjA9JF
La possibile dinamica - A innescare l'esplosione, al momento dell'apertura della porta d'ingresso dello stabile, sarebbe stata la donna rimasta ferita. La deflagrazione ha travolto in pieno i militari. Due dei tre fratelli sono ricoverati in ospedale, in stato di fermo. Un terzo risulta irreperibile ed è ricercato nella zona.
I precedenti - Quello odierno è stato il più drammatico, ma non il primo degli episodi che hanno visto coinvolta la famiglia di agricoltori e allevatori, alle prese con seri problemi finanziari e ipotecari. Nei mesi di ottobre e novembre 2024 avevano aperto una bombola di gas per bloccare l'ufficiale giudiziario che avrebbe dovuto procedere con il pignoramento. Due dei fratelli erano saliti sul tetto e solo una lunga opera di mediazione aveva impedito che la protesta sfociasse in tragedia. Uno dei fratelli aveva invece minacciato di darsi fuoco, dopo essersi cosparso di benzina.