«400’000’000 per Yamal? Mi presento con la valigia vuota e riscuoto»


«Yamal non decide nulla»
Arno Rossini: «Con i soldi della vendita di Yamal il Barcellona potrebbe risistemare i conti e andare a prendere i quattro migliori talenti al mondo».
«Yamal non decide nulla»
Arno Rossini: «Con i soldi della vendita di Yamal il Barcellona potrebbe risistemare i conti e andare a prendere i quattro migliori talenti al mondo».
BARCELLONA - Quattrocento milioni di euro. Qualche punto di PIL di una piccola nazione. Tanto, secondo radio mercato, è pronto a offrire l’Al-Hilal per Lamine Yamal. Che si tratti di una boutade o meno, già il fatto di avere il dubbio che la cifra possa essere vera fa capire, una volta ancora, quanto ricco sia il club arabo e il livello che hanno raggiunto certe trattative. Quattrocento milioni di euro. A una cifra del genere si può dire di no?
«È una cifra che fa paura - ha ammesso Arno Rossini - che fa venire la pelle d’oca. Ma in fondo è da tempo che il Dio soldo si è preso il calcio».
Sei Yamal, accetti un compenso stratosferico per andare in Arabia?
«Dello stipendio del calciatore non si è parlato. Guardando quanto guadagna Ronaldo, quanto guadagnava Neymar e in generale le paghe che ci sono in quel campionato, credo in ogni caso che al talento del Barcellona potrebbero essere garantite decine di milioni di euro per ogni stagione. E io mi chiedo: siccome in Spagna non fa certo la fame, ha senso “vendersi” per avere qualche zero in più sul conto corrente?».
Significa che da giocatore non accetteresti?
«Pensando solo al campo, allo sviluppo della carriera, alle possibilità di crescere e di conservare il posto in nazionale, non ci penserei proprio. Poi, si sa, il calciatore non decide nulla. Lamine, nello specifico, è un ragazzo, alle spalle ha una famiglia che aveva pochi mezzi e procuratori che per un trasferimento del genere intascherebbero una commissione stratosferica… Non credo che l’ultima parola potrebbe essere la sua. Lui firma, ma solo dopo aver subito pressioni di ogni genere».
Da dirigente del Barcellona, invece, cosa faresti davanti a un’offerta tanto grande?
«Prenderei il calciatore e lo porterei io stesso a Riad. A tutta velocità. Anche a costo di prendere qualche radar».
Nessun dubbio?
«Con quattrocento milioni sul piatto? Non scherziamo. Mi presento nella sede dell’Al-Hilal con la valigia vuota e riscuoto. Con quei soldi il Barcellona potrebbe risistemare i conti e, contemporaneamente, andare a prendere i quattro migliori talenti al mondo. Parlo di 15-16enni da mettere nella Cantera, dove si trasforma la sabbia in oro, da far crescere e che nel giro di pochi anni potrebbero diventare colonne della Prima squadra».
Il tutto sacrificando il miglior giocatore del mondo.
«Vero, ma pensando a una carriera non si possono avere certezze. E se Yamal smette di crescere? Se non ha la testa? Se si infortuna seriamente? Un bottino del genere invece di certezze te ne dà di grandissime».