Uccisi a sangue freddo. Le esecuzioni shock degli oppositori di Hamas

In rete circolano parecchi video dell'uccisione di sette condannati a morte. Tra coloro che riprendono anche bambini e adolescenti
GAZA - Dal primo giorno di tregua va avanti la mattanza dei miliziani di Hamas contro i clan oppositori e le famiglie beduine che negli ultimi mesi di guerra si sono schierate apertamente contro i terroristi cercando di prendere in mano la sicurezza dei camion di aiuti che entrano a Gaza.
Le uccisioni pubbliche compaiono nei video che arrivano sui social dalla Striscia. L'ultimo filmato mostra i miliziani, vestiti in abiti civili, mentre giustiziano sette oppositori accusati di tradimento e connivenza con Israele.
La scena raccapricciante fa vedere i sette condannati a morte in ginocchio e con le mani legate dietro la schiena, intorno una folla di persone, tra cui molti bambini e adolescenti, che riprendono la scena con i cellulari, urlano Allahu Akbar, inneggiano, fischiano. Poi gli spari e il sangue, i corpi a terra.
L'ufficio della presidenza dell'Autorità Nazionale Palestinese ha condannato le esecuzioni sommarie e di massa compiute da Hamas e documentate a Gaza nei giorni scorsi. Nella dichiarazione si afferma che si tratta di «crimini efferati» che non hanno giustificazione e riflettono l'insistenza di Hamas nel governare attraverso la forza e il terrore.
L'ufficio di Abu Mazen dichiara inoltre che «queste violazioni devono essere fermate immediatamente» e che «il ripristino della legge e delle legittime istituzioni del popolo palestinese a Gaza è l'unico modo per porre fine allo stato di caos e ricostruire la fiducia nazionale».