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La guerra del pane a 1 fr. che indigna i panettieri: «Il nostro è oro, quello è ruggine»

I dettaglianti si rincorrono in cerca del prezzo più basso per la pagnotta. Gli artigiani ticinesi la prendono di petto, Turuani: «Così si svilisce un prodotto e un mestiere». La risposta di Aldi, Denner e Lidl.
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La guerra del pane a 1 fr. che indigna i panettieri: «Il nostro è oro, quello è ruggine»
I dettaglianti si rincorrono in cerca del prezzo più basso per la pagnotta. Gli artigiani ticinesi la prendono di petto, Turuani: «Così si svilisce un prodotto e un mestiere». La risposta di Aldi, Denner e Lidl.

SAVOSA - Una vera e propria guerra del pane, a colpi di prezzi bassi(ssim)i. È quella che, in questi giorni, stanno portando avanti i dettaglianti svizzeri.

Ad aprire le danze è stata Aldi che ha comunicato proprio questa settimana il taglio di prezzo del filone di pane da mezzo chilo a 99 centesimi.

All'annuncio, che non ha mancato di suscitare un certo effetto nella stampa d'Oltralpe, ha poi fatto eco la concorrenza: prima Lidl, poi Denner e infine anche Migros, hanno deciso di accettare la tenzone portando i prezzi al franchetto. E pure Coop dovrebbe adeguarsi, a breve.

«Un alleggerimento mirato a tutta la clientela, il pane è un alimento base che si consuma quotidianamente e i prezzi più bassi hanno un impatto diretto sul bilancio domestico», scriveva nella sua nota di questo lunedì proprio Aldi Suisse.

Tassello fondamentale dell'alimentazione occidentale, o almeno europea, il pane è effettivamente una presenza costante nelle dispense e nelle liste della spesa di ticinesi e svizzeri. Non stupisce, quindi, che un prezzo così basso per un bene di prima necessità, che solitamente costa almeno il doppio, se non il triplo o il quadruplo, faccia piuttosto clamore.

E genera preoccupazione soprattutto in coloro che - come i panettieri artigianali ticinesi - vedono in questa offerta a basso prezzo non solo una concorrenza (spietata), ma anche un vero e proprio svilimento della loro produzione e del loro lavoro.

«Il prezzo indicato alla vendita al pubblico del nostro pane da mezzo kg è di quattro franchi», ci spiega Massimo Turuani, presidente della Società Mastri Panettieri Pasticcieri Confettieri del Canton Ticino (SMPPC), «solo così possiamo rientrare nelle spese. Dietro a ogni pagnotta ci sono persone, macchinari e una tradizione da rispettare».

La concorrenza dei grandi dettaglianti è tanto inarrivabile da risultare quasi aliena: «Come fanno ad arrivare a quel prezzo? Posso solo immaginarlo: attraverso un'ottimizzazione assoluta dalle materie prime ai macchinari, alle persone coinvolte nella produzione e al loro stipendio. Sono logiche lontane anni luce dalle nostre, che sono artigianali. La differenza fra i nostri prodotti e i loro, l'ho già detto e lo ribadisco, è quella che passa tra una spilla d'oro e un chiodo arrugginito».

Quello che lascia l'amaro in bocca a Turuani non è tanto (o meglio, non solo) la strategia al ribasso, ma anche il pensiero - diffuso e in alcuni casi anche vocalmente esplicitato - che, insomma, anche i panettieri e i pasticcieri ticinesi «potrebbero un po' abbassare i prezzi». Soprattutto in un momento difficile come questo.

«È un modo di pensare sbagliato, non capisco perché dobbiamo essere noi a giustificarci ed essere messi sotto pressione quando dovrebbe essere l'esatto opposto. Perché nessuno si chiede come sia possibile proporre un prodotto a un prezzo così basso? Sono un po' deluso perché la sensazione che ho è che la società si sia fermata a quei 99 centesimi senza pensare a tutto quello che c'è dietro. Il pane è vita e salute e quello buono ha, per forza di cose, un prezzo. È caro? No. Costoso? Forse, ma se è così è perché ha un valore».

Per chi sentenzia «è solo acqua, sale e farina», la risposta è categorica: «Se si arriva a questo livello di qualunquismo è anche solo difficile rispondere, scomponendo le cose nei loro minimi fattori anche un qualsiasi articolo di giornale è solo parole, inchiostro e carta. Ricordiamo che noi portiamo avanti una professione e formiamo i panettieri del futuro... pensiamo anche a questo».

La replica di Aldi: «Il nostro è pane svizzero, con ingredienti svizzeri»
«Ci impegniamo quotidianamente per offrire i prezzi più convenienti, dimostrando che alta qualità e prezzi bassi non sono necessariamente in contrapposizione. Il nostro pane proviene quasi esclusivamente dalla Svizzera, compresi il pane semibianco e quello bigio e lo stesso vale per gli ingredienti utilizzati. I nostri prodotti soddisfano elevati standard di qualità e sicurezza», ribadisce a tio.ch l'ufficio stampa di Aldi Suisse,

Come è possibile arrivare a 99 centesimi? «i prezzi bassi del pane sono resi possibili dal nostro principio ALDI. Ottimizziamo costantemente le nostre strutture e i nostri processi, già di per sé snelli. Ove possibile, trasferiamo i vantaggi in termini di costi alla nostra clientela. Lo abbiamo già dimostrato con diverse riduzioni dei prezzi, come nel caso della carne, dello spumante e del pesce, oppure della frutta e verdura». aggiunge il dettagliante.

«Proprio in un periodo in cui molte famiglie devono stare attente al proprio budget, il nostro obiettivo è quello di sostenere il portafoglio della nostra clientela. Il pane è un alimento base importante e desideriamo che tutti possano permetterselo», conclude.

Denner: «Non rinunciamo alla qualità, anche se il prezzo è più basso»
«In qualità di discount, ci sentiamo responsabili nei confronti dei nostri clienti e offriamo loro la massima qualità possibile a un prezzo particolarmente vantaggioso. I nostri prodotti da forno si distinguono per essere realizzati quasi esclusivamente con ingredienti locali (farina, burro, ecc...). I nostri clienti sanno che, nonostante i prezzi convenienti, non devono rinunciare alla qualità», commenta invece Denner.

Il filone non cambia, il prezzo sì: «La qualità del pane è rimasta invariata. La riduzione dei prezzi rappresenta un investimento di Denner in un'offerta attraente e competitiva, reso possibile grazie a ottimizzazioni in altri processi operativi».

La “corsa” al franchetto, risposta o strategia già pianificata? «Osserviamo attentamente il mercato del commercio al dettaglio e agiamo talvolta in modo proattivo o reattivo ai cambiamenti. Fa parte del nostro modello di business offrire sempre prezzi competitivi e vantaggiosi ai nostri clienti».

Lidl: «Se la concorrenza abbassa il prezzo, reagiamo di conseguenza senza toccare il prodotto»
«La qualità dei prodotti è al centro dell’attenzione per Lidl Svizzera. Coltiviamo collaborazioni di lunga data con panifici locali. Ad esempio, il nostro pane bigio lo acquistiamo da un panificio tradizionale svizzero. I nostri prodotti ottengono regolarmente ottime valutazioni anche nelle degustazioni alla cieca svolte da enti indipendenti. In tutto ciò, la correttezza nei confronti dei nostri fornitori costituisce un principio fondamentale», ci comunica invece Lidl Svizzera, «continuiamo ad assicurare loro prezzi equi e in linea con il mercato».

«Il costo della riduzione dei prezzi è interamente a nostro carico», aggiunge il dettagliante, «detto ciò, ciò respingiamo con fermezza l’affermazione generica secondo cui il pane economico sia necessariamente di qualità inferiore».

La scelta del ribasso, è effettivamente legata alla “mossa“ di Aldi: «La riduzione prezzi nell'assortimento del pane è stata lanciata da un concorrente. In linea con la nostra promessa di “price leader”, che è quella di offrire alla nostra clientela il miglior rapporto qualità-prezzo, reagiamo immediatamente a tali cambiamenti sul mercato e adattiamo i nostri prezzi di conseguenza».

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COMMENTI
 

Orsettina 2 ore fa su tio
Aldi scrive:"Il nostro pane proviene quasi esclusivamente dalla Svizzera" ecc...., di conseguenza propenderei a capire, tra le righe ma neanche poi tanto,...che non tutto il pane provenga dalla Svizzera!!! Sono in ogni caso d'accordo con chi scrive che pane, carne ed altri prodotti che si possono trovare alle nostre latitudini freschi e nostrani, debbano essere comperati qui in Ticino. Magari non lo si puo' fare "tutti i giorni", ma comunque meglio poco ma genuino.

Ri-educa 2 ore fa su tio
In momenti di difficoltà economica, tutti quelli che hanno avuto la capacità e/o la "fortuna" di accumulare riserve negli anni passati, potrebbero aiutare chi non ce l'ha fa a coprire tutti gli aumenti dei costi che ci hanno imposto. Sarebbe veramente un bel gesto, tanti già lo fanno e se a queste persone se ne aggiungessero altre, certamente ci sarebbe più serenità intorno a tutti noi. Un pensiero.... il cappotto di legno non ha tasche... , ma lasciare un bel ricordo di se, ti fa "vivere" di più ...

gabola 3 ore fa su tio
un po' come quelli che comprano la carne in Italia piena di antibiotici perché costa meno,ognuno faccia un po' come vuole,io panettiere e paesano,non solo per la carne,magari non posso fare il Signore a mangiarla tutti i giorni ma quando la mangio che sia buona

Rigel 4 min fa su tio
Risposta a gabola
La carne non la mangio a tutti i pasti, ma il pane si

Castore 4 ore fa su tio
La qualità si paga, é giusto che venga riconosciuta la manodopera artigianale locale e i prodotti del territorio. Farina nostrana, commerci locali che pagano le tasse in loco, non grossi gruppi che importano il pane precotto chissà da dove con ingredienti farlocchi e poi pagano le tasse in altri cantoni.

marcello.sonia@hotmail.com 5 ore fa su tio
Il pane della lidl è migliore.

Eneri 5 ore fa su tio
E diciamo pure che ol pane di Lidl è il migliore

Eneri 5 ore fa su tio
Vogliamo dirlo? Gli imprenditori ticinesi elargiscono stipendi troppo bassi e con sempre maggiori guadagni per loro. Conseguenze: 1. i giovani se ne vanno nella Svizzera interna, dove veneficiano di stipendi corretti; 2. i Ticinesi sono costretti a fare la spesa all'esteroo a vivere di stenti (gli anziani delle valli, già poveri di partenza, non possono nemmeno andare in Italia a fare la spesa). Conclusione: gli imprenditori ticinesi non meritano attenzione, visto che loro non hanno riguardo verso i cittadini deboli (vengono così meno al loro ruolo sociale e quindi lo Stato non deve preoccuparsi per loro).

Lupo Alberto 5 ore fa su tio
Sostenere che “i prezzi (del pane) hanno un impatto diretto sul bilancio domestico” è una manipolazione bella e buona. C’è certamente una fascia di popolazione che fa fatica ad arrivare a fine mese e deve contare ogni franchetto, ma la spesa per l’alimentazione è una frazione infima dei costi che deve sostenere una famiglia. L’abbassamento del costo del pane ha invece un impatto concorrenziale su chi non può permettersi di comprimere i costi come fa la grande distribuzione.

Hannoveraner 5 ore fa su tio
Personalmente acquisto solo pane dal panettiere e carne dal macellaio

Rigel 6 min fa su tio
Risposta a Hannoveraner
beato te

Linette 6 ore fa su tio
Il libero commercio, fanno beve, spiegatemi perché in Ticino una rivista deve costare 4 volte di più ? Non parlatemi dei salari visto che il potere d’acquisto da noi è inferiore e nel calcolo del carovita non tengono in considerazione i costi delle casse malati

Meck1970 6 ore fa su tio
Continuano ad aumentare tutto, e purtroppo la gente non ha più soldi alla fine del mese. Nessuno fa nulla per contrastare questi rincari. Gli aumenti colpiscono sia le persone che i piccoli negozi, che stanno chiudendo uno dopo l’altro. E ancora, nessuno interviene. Il pane a 4 CHF è semplicemente troppo caro.

Bellabibi 6 ore fa su tio
Ovvio che il pane precotto, non è sano, su questo non discuto, facciamolo a casa 😘

Meck1970 6 ore fa su tio
Risposta a Bellabibi
Come fai a dire che non è sano? È un pane parzialmente cotto, viene surgelato, e non servono conservanti chimici.

navy 6 ore fa su tio
Al netto di alcuni commenti privi di alcuna capacità di valutazione economica e produttiva, credo che mettere a CONFRONTO la produzione artigianale con quella industriale sia SEMPRE e comunque un ERRORE. Questo in tutti gli ambiti. Se poi, l’erosione degli artigiani panettieri continua significa che la gente ha optato per altro tipo di prodotto. Poco c’è da aggiungere.

Bellabibi 7 ore fa su tio
Dietro un folletto a fr. 3.20 fatto da un artigiano c'è solo voglia di guadagnare il triplo, e ca da sé che lo stesso dolcetto, acquistato alla Coop o alla Migros, costa le metà, mentre da Aldi o Lidl, la metà della metà. Stesso prodotto, stesse castagne e stessa panna montata. Con la differenza che dell' artigiano, era più secco perché del giorno prima. Fatemi il favore, la qualità, la freschezza del prodotto, non è più indice di prezzo alto. Chi vende un pasticcino a 3.20 fr. vuole solo straguadagnare.

Lupo Alberto 6 ore fa su tio
Risposta a Bellabibi
Infatti, è risaputo che tra i più grandi acquirenti di Bentley e Rolls Royce ci siano i panettieri, mentre i dirigenti della grande distribuzione sono assoluti fan di Dacia. Questo per permettere ai loro dipendenti di ambire almeno alla cerchia delle auto premium tedesche.

Castore 5 ore fa su tio
Risposta a Bellabibi
ma per piacere, vuole mettere un pasticcino o un dolce fatto da un artigiano con ingredienti nostrani, rispetto ad un dolce fatto industrialmente?? La qualità va pagata, forse per questo che il Ticino vive male, la qualità e professionalità vanno sempre di più a scomparire!

Bellabibi 3 ore fa su tio
Risposta a Castore
Ma per per piacere lo dico io, e con il sorriso, l'altro ieri in una pasticceria panetteria del mio paese, ma non posso fare il nome :) , ho acquistato un Vermicelle, castagne panna acida, secco, fr. 3.20. Ecco le ho risposto. E se venissero a controllare dove fanno il pane e i dolci, penso lo farebbero chiudere. Ma siccome è un socio dei soci :) fan finta da nagot ;)

RemusRogue 7 ore fa su tio
Non penso che le persone che prima compravano il pane dal panettiere andranno a comprare il pane ad 1.-, lo stesso pane che prima costava 1fr. e 20ct. Chi comprava in panetteria andrà avanti a comprare in panetteria mentre io che sono un poveraccio pago il pane 20ct in meno di prima. Non vedo grossi problemi sinceramente.

Bellabibi 3 ore fa su tio
Risposta a RemusRogue
:)

Chi ha ragione 7 ore fa su tio
Questa “guerra del pane” è solo l’ennesimo segno di un problema più profondo: il progressivo svilimento del lavoro artigiano, soprattutto in Ticino. Dietro a un pane fatto a mano ci sono persone, tempo e qualità — non solo un prezzo. Purtroppo, con il dumping salariale e la corsa al ribasso, si stanno soffocando gli artigiani e le tradizioni locali. Forse dovremmo tornare a chiederci non quanto costa qualcosa, ma quanto vale.

Freerider67 7 ore fa su tio
Risposta a Chi ha ragione
Direi che si può condividere tutto! Il prezzo non può essere tutto e se lo è allora è solo perché non si vuole pagare un valore ma solo il prezzo. Non credo serva per arrivare meglio a fine mese..come va di moda asserire.

Rigel 4 ore fa su tio
Risposta a Chi ha ragione
Secondo te chi si deve fermare per primo? Chi offre stipendi da fame giocando continuamente al ribasso, oppure chi deve fare i salti mortali con lo stipendio più basso della svizzera e che deve nutrire i suoi figli tutti i giorni del mese e non solo i primi 20? Finché non ci daranno più potere d'acquisto andrà sempre peggio.

Chi ha ragione 4 ore fa su tio
Risposta a Rigel
Siete fortunati avete l italia vicino , un paio di spese fuori cantone la potreste fare 🧐

Chi ha ragione 6 ore fa su tio
Risposta a Freerider67
Ma se i ticinesi non arrivano a fine conta parecchio non crede ? Vi lamentate degli stipendi bassi rispetto alla Svizzera interna allora è corretto che si possa scegliere di non pagare di più

Freerider67 3 ore fa su tio
Risposta a Chi ha ragione
Non è il caso di generalizzare. Ci sono persone (non tutti i ticinesi) che fanno fatica ad arrivare a fine mese. Ma ci arrivano, seppur con fatica. È corretto tutto, sto solo dicendo che non tutti lo fanno per la scarsità di danaro, viene fatto anche per un concetto di pagar di meno, anche a scapito della qualità.

doflamingo 7 ore fa su tio
Capisco le preoccupazioni dei panettieri. Tuttavia la dura realtà dei fatti per gran parte dei cittadini è il perenne aumento dei costi e la stagnazione degli stipendi. Con un potere d'acquisto sempre più ridicolo ogni franco risparmiato conta e se trovo il pane a 1 franchetto ben venga!

prophet 7 ore fa su tio
tra qualche anno poi quando ci saranno problemi di salute ne riparleremo…

francox 7 ore fa su tio
Risposta a prophet
sarà colpa del pane? dei PFAS? PM10? Ozono? Ne riparleremo ma senza saperne niente.

RemusRogue 7 ore fa su tio
Risposta a prophet
La gente può fumare, bere, mangiare di schifo, respirare a pieni polmoni lo schifo di aria che ci ritroviamo e io mi devo fare problemi a comprare il pane a 1.- ? dai non scherziamo.

Stilton 8 ore fa su tio
Circa dieci anni fa ho comperato una impastatrice a buon prezzo, da allora facciamo pane, pizze, torte e pasta fresca tutto in casa. Pur acquistando prodotti base di prima qualità, comprese le uova del contadino, i prodotti finali risultano essere più economi e molto migliori. Il pane per esempio resta fresco per diversi giorni, e con la pratica anche i tempi di lavorazione si accorciano di molto.

bradipo 8 ore fa su tio
Mi ricorda certi bus buonanimi che servivano chi risiedeva in luoghi discosti: chiusi i negozietti spariti i bus! Chissà se una volta chiuse le panetterie, alla Lidl, non sarà la farina l'unica a lievitare...

GC75 8 ore fa su tio
La continua rincorsa ad abbassare i prezzi dei prodotti, alla lunga un'arma a doppio taglio, pericolosa. Bisognerebbe, non abbassare i prezzi dei prodotti, ma le spese fisse delle persone, e alzare gli stipendi dei residenti...DEI RESIDENTI!

bledsoe 7 ore fa su tio
Risposta a GC75
Questi Aldi e Lidl vendono prodotti come il pane sottocosto, ci perdono chiaramente. Il gioco è 1.attirare il cliente che poi compra prodotti dove guadagnano molto; 2. Uccidere i piccoli, così dove raggiungono posizioni quasi monopolistiche alzano il prezzo e ciao a tutti (andate a vedere in varie periferie e zone dell'ex ddr). Ormai finché ognuno guarda solo a se stesso sarà sempre peggio. Poi lamentatevi che i salari non aumentano come una volta...

Diablo 8 ore fa su tio
Migros la baguette francese, con provenienza dalla francia la dovrebbe fare a 50 cts :D

Dipassaggio 8 ore fa su tio
Solo pane di Altamura 😉

UBs 2023 8 ore fa su tio
Tenere conto e far la differenza tra "gusto buono" e del "valore nutrizionale" forse ne vale lapena. Poi che un prodotto come il pane sia troppo caro in generale, ci sta. Da quando compero e mangio solo la ciabatta con farine integrali da mezzokilo, lievitato anche molto più ore dal panettiere (sono 6 anni) di quello industriale, la mia salute ne ha giovato. Naturalmente il prezzo e di 8,50 CHF al kg, ma trattandosi di un prodotto principale della nostra cultura alimentare, li spendo volentieri. Magari si potrebbe comprare un paio di scarpe o una giacca in meno all'anno, che nell'armadio ce ne sono già più del necessario...

Rigel 4 ore fa su tio
Risposta a UBs 2023
e se uno deve decidere se comperare le scarpe ai bambini oramai cresciuti o cambiare l'unica giacca invernale che oramai ha 5 anni?

UBs 2023 3 ore fa su tio
Risposta a Rigel
Non ho detto questo. Personalmente ho vissuto in parte questa esperienza (con i miei genitori) 60 nni fa (altra era). La maggior parte dei blogger (che hanno un device per bloggare) non sono in quella situazione da lei descritta, e probabilemnte potrebbero aprire l'armadio e scoprire che forse è meglio spendere qualcosina in più per una migliore alimetazione, e un paio di scarpe in meno.

Arrosto72 9 ore fa su tio
Il pane da Lidl o Aldi è buono, lo prendo regolarmente. Ben venga che abbassano i prezzi, visto il trend attuale al ribasso dei salari... I panettieri artigianali sono purtroppo fuori tempo massimo e stanno subendo le leggi del mercato libero ... chi riesce a massimizzare il profitto netto, solitamente riducendo i costi, ne esce vincitore. Tutto segue la logica degli stipendi più bassi, che contengono i costi e solo alcuni abbassano poi il prezzo al cliente finale... I panettieri non mi direte che sono tutti CH o residenti in Ticino ?! Quanti frontalieri ci sono anche lì stipendiati a metà di un residente? Altro che 4 fr. al mezzo kg ... ma per favore...

Phenix 9 ore fa su tio
Bene. Io a fine mese non guardo se ho mantenuto in vita il panificio, guardo cosa mangio (il pane Lidl ad esempio è buonissimo) e quanti soldi mi restano per pagare le bollette e la cassa malati. 8 chf al kg? Ma dai…

AlfaAlfa 9 ore fa su tio
Beh, è risaputo che le farine bianche ;farina zero) non siano tra le migliori alimentazioni per il corpo umano. Basta smettere di comprarlo :-) Poi, questa comunque è libertà di mercato.. Piangere, criticare, lamentarsi…

RemusRogue 7 ore fa su tio
Risposta a AlfaAlfa
Anche 500g di pane bigio costa 1.-...

Busca 9 ore fa su tio
Pensi che chi già prima comperava il pane dalla grande distribuzione continuerà a farlo. Chi invece lo acquistava dal panettiere continuerà a comperarlo dal suo panettiere. Il medesimo ragionamento vale anche per il panettone: chi lo compera dal panettiere a quasi CHF 40 al kg continuerà, indipendentemente dal fatto che nella grande distribuzione lo può trovare a meno di CHF 10 al kg.

maw 9 ore fa su tio
Non é di certo il pane il problema di questo ridicolo Cantone. I media parlavano di aumenti di cassa malati in Ticino del 7% che in realtà ho scoperto essere invece del 10% e ogni anno é sempre la stessa storia ... e poi tutto il resto a seguire ... Qualità di vita che peggiora ogni giorno di più. Da vomito ... Forse é arrivato il momento di alzare i tacchi.

Anonima arrabbiata 9 ore fa su tio
Quando i prezzi aumentano ci lamentiamo, e quando scendono troviamo comunque da ridire. Se un supermercato abbassa il prezzo del pane, è un aiuto per chi vuole o deve risparmiare. È chiaro che il pane del panettiere è un’altra cosa — fresco, artigianale, fatto con cura — ma non serve metterli in competizione. È come per la carne: chi può permetterselo va dal macellaio, chi deve fare attenzione ai conti va al supermercato. Ognuno sceglie secondo le proprie possibilità, e va bene così.

Bom 7 ore fa su tio
Risposta a Anonima arrabbiata
concordo pienamente. Io vado al supermercato e non mi lamento della qualità, ma quando mi capita di mangiare il pane del panettiere la sento la differenza, inoltre spesso è possibile farselo portare ogni mattina, questione di budget. A me fanno ridere quelli che vanno con i grossi suv a fare la spesa in Italia, mi fanno pensare che hanno già speso tutto per la macchina 😅

Maverik 6 ore fa su tio
Risposta a Bom
Infatti …. Io preferisco spendere qualcosina in più e aiutare il mercato locale che andare oltre confine e poi farmi 15 giorni alle maldive, cambio l’auto quando non va più, non faccio aperitivi ogni sera, magari 2/3 cani di razza con infinite spese, e mettiamoci pure il fumo …. Per la mia famiglia è questione di priorità… Quindi macellaio, panettiere, contadino, alpigiano

Dylan Dog 9 ore fa su tio
Mi dispiace dirlo, ma la fragranza, la morbidezza e la qualità del pane Aldi o Lidl non si discute!!! Il prezzo conveniente è poi la ciliegina sulla torta!

faz 9 ore fa su tio
Risposta a Dylan Dog
Confermo, bello l'odore e la sensazione dell' "appena sfornato", ma dura poco… se lo compri al mattino e lo mangi la sera, la differenza si sente già...e il giorno dopo non parliamone. Si tratta comunque di pane precotto, quindi avrà degli additivi. Bisogna ammettere che il pane del panettiere è tutta un’altra storia e sicuramente più sano.

Rigel 4 ore fa su tio
Risposta a faz
Qui non si discute della qualità superiore del pane artigianale. È assodata! Capisco anche la frustrazione dei panettieri, ma il problema vero è che c'è qualcosa di distorto in questa economia: in troppi ricevono uno stipendio che li obbliga a fare acquisti dove costa meno. Altrimenti l'ultima settimana del mese non mangiano. Anch'io andavo dal panettiere, dal macellaio... poi piano piano, man mano che la vita diventava più cara e lo stipendio marciava sul posto, ho dovuto adattarmi. E credo di far parte del ticinese medio.

Capra 9 ore fa su tio
Io solo pane 🥖 dal prestineeee

Rigel 5 ore fa su tio
Risposta a Capra
beato te che te lo puoi permettere

Patty 10 ore fa su tio
abbasso Lidl e compagnia!

franco1951 9 ore fa su tio
Risposta a Patty
si vede che hai più soldi da spendere.

bledsoe 7 ore fa su tio
Risposta a franco1951
O si vede che ha altre priorità nella propria vita che un misero risparmio ai danni di tutti.
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