Hamas: «Vogliamo restituire i corpi, ma potrebbe volerci tempo»

Motivo: «Alcuni sono stati sepolti in tunnel distrutti dall'occupazione, mentre altri rimangono sotto le macerie degli edifici bombardati e demoliti»
GAZA CITY - Il movimento islamista palestinese Hamas ha sottolineato il suo «impegno» a rispettare l'accordo di cessate il fuoco con lo Stato ebraico e ha dichiarato di voler restituire tutti i corpi degli ostaggi israeliani rimasti a Gaza.
«Il processo di restituzione dei corpi dei prigionieri israeliani potrebbe richiedere del tempo, poiché alcuni di questi corpi sono stati sepolti in tunnel distrutti dall'occupazione, mentre altri rimangono sotto le macerie degli edifici bombardati e demoliti», ha però sottolineato il gruppo palestinese.
Israele ha avvertito che, se Hamas non restituirà i corpi, riprenderà i combattimenti a Gaza.
Trump: per far fuori Hamas non andranno gli USA - Intento il presidente statunitense Donald Trump ha chiarito il suo messaggio di ieri sulla sua rete sociale Truth Social, in cui ha minacciato i miliziani di Hamas di «andare lì e farli fuori» se continueranno a uccidere. «Qualcuno andrà se necessario, ma non saremo noi: non serve», ha detto ai giornalisti alla Casa Bianca, lasciando intendere però che sarà lui a prendere la decisione e a dare il suo sostegno.
«Se Hamas continua a uccidere persone a Gaza, cosa che non era prevista dall'accordo, non avremo altra scelta che entrare e ucciderli», aveva scritto Trump su Truth Social.
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha parlato telefonicamente con Trump in merito alla questione del rientro dei corpi degli ostaggi, riportano diversi media israeliani. Secondo il sito di informazioni Ynet, che cita una fonte a Gerusalemme, il colloquio è stato «positivo e caloroso». Secondo quanto riferito, Netanyahu ha aggiornato Trump sulle misure che Israele intende adottare in risposta alla consegna da parte di Hamas di soli nove corpi finora, e l'inquilino della Casa Bianca avrebbe espresso il suo sostegno alla decisione israeliana.