"Re Donald" vuole il monumento: ecco l'Arco di Trump


Presentato nel corso di una riunione il rendering dell'opera che il tycoon desidera somigli all'Arco di trionfo di Parigi
Presentato nel corso di una riunione il rendering dell'opera che il tycoon desidera somigli all'Arco di trionfo di Parigi
WASHINGTON - Vuole il suo Arco di trionfo e lo vuole come quello di Parigi. Cambierà solo il nome. Il monumento che il presidente degli Stati Uniti vuole fare costruire di fronte al Lincoln Memorial si chiamerà Arco di Trump.
Un bisogno di rinnovamento, lo ha giustificato, presentando il rendering dell'opera. Ha promesso che sarà pronto per festeggiare l'anno prossimo i 250 anni di età della sua "great America". A pagare le fatture ci penseranno i suoi sostenitori, ha già chiarito.
La vecchia e stanca Washington ha bisogno di rifarsi il look, lo va dicendo da tempo l'inquilino della Casa Bianca: si comincia in casa propria, sia ben inteso, con una riqualificazione in oro di alcuni ambienti della residenza presidenziale (fra cui ovviamente lo Studio Ovale), per poi passare al rifacimento del Rose Garden e all'edificazione di una sala da ballo che costerà 2,5 milioni di dollari; un bell'investimento, ma si sa, il presidente americano è un amante della musica e soprattutto delle movenze e dei passi di danza di cui non manca occasione di dare prova e sfoggio.
Si dirà: anche gli altri presidenti degli Stati Uniti si sono prodigati in cambi di arredi e ristrutturazioni. Il restyling di Trump è però un'altra cosa, di più ampia prospettiva, e segue le logiche da grandeur di un grande immobiliarista che si rispetti. E dunque perché non offrire uno spettacolo a cielo aperto di architettura d'alto bordo a chi dal Cimitero Nazionale di Arlington si appresta ad attraversare il Memorial Bridge?
«Ogni volta che qualcuno attraversa quel bellissimo ponte per raggiungere il Lincoln Memorial, dice letteralmente che qui dovrebbe esserci qualcosa. Ne abbiamo delle versioni, questo è un modello», ha detto Trump sbandierando il prototipo del suo arco. I progettisti proponevano tre versioni, due delle quali molto più ridotte rispetto a quella poi scelta dal presidente. «Io voglio questa» ha detto mostrando la versione più imponente.
E ha anche specificato che essendo avanzati dei soldi dal progetto della grande sala da ballo, l'Arco di Trump sarà pagato anche con questa rimanenza. Tutto calcolato.