A suon di campanacci, in protesta contro l'abbandono degli alpeggi


Gli agricoltori ticinesi si sentono abbandonati dalle istituzioni: oggi la manifestazione per le vie della Capitale per far sentire la propria voce
BELLINZONA - Mobilitazione questo pomeriggio a Bellinzona. Diverse centinaia persone si sono ritrovate in Largo Elvezia per protestare «Contro l’abbandono degli alpeggi e l'indifferenza verso il settore agricolo», in difesa del mondo rurale ticinese, oggigiorno sempre più colpito dall'abbandono delle attività di montagna e dalla mancanza di sostegno politico ed economico. In particolare, i circa 300 presenti manifestano - in modo pacifico e a suon di campanacci - perché si adotti una gestione del lupo efficace e adeguata, colmando le numerose lacune e garantendo un futuro alle attività umane nelle zone a rischio.
Da una recente conferenza stampa era infatti emerso che «il 74% degli alpeggi caricati a ovini e il 79% di quelli con capre non munte, non è ragionevolmente proteggibile di notte. Una percentuale che sale al 94% per il pascolo diurno di capre e pecore».
Nei giorni scorsi, anche il Partito Comunista si era dichiarato a sostegno dell'iniziativa e aveva chiesto «alle autorità cantonali di procedere con gli interventi necessari per garantire la sicurezza degli allevatori, la sostenibilità delle attività agricole e alpestri e la tutela della vita rurale in Ticino. È indispensabile un piano d’azione concreto per evitare la scomparsa di numerosi alpeggi, difendere l'economia della montagna e impedire che le nuove generazioni abbandonino le professioni del settore primario, fondamentali per il tessuto economico e sociale del nostro territorio».
La protesta è stata organizzata dal Gruppo Territorio e Alpeggi(composto da Alleanza Patriziale Ticinese (ALPA), Unione Contadini Ticinesi (UCT), Società Ticinese di Economia Alpestre (STEA), Associazione per la Protezione del Territorio dai Grandi Predatori (APTdaiGP), Federazione ticinese consorzi allevamento caprino e ovino e Federazione Ticinese delle Condotte Vete-rinarie (FTCV).