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LUCERNA

L'azienda dove lo stipendio a fine mese lo decidono i dipendenti

Una società di software lucernese con undici persone. Nessuna gerarchia. Nessun capo. Tutto si basa sulla fiducia.
Apptiva
L'azienda dove lo stipendio a fine mese lo decidono i dipendenti
Una società di software lucernese con undici persone. Nessuna gerarchia. Nessun capo. Tutto si basa sulla fiducia.

LUCERNA - Può capitare di finire in un'azienda dove i manager sono spesso ingiusti, meschini e con scarse capacità comunicative. Ma può capitare di finire anche in un'azienda dove i manager non esistono. Dove non c'è nessun capo. È il caso di Apptiva, società di software lucernese, attiva da dieci anni. Qui non esistono gerarchie, non esistono leader, eppure l'azienda è in continua crescita. All'inizio erano in tre, oggi è composta da undici dipendenti con un’età media di trentotto anni. Uno dei tre fondatori è Philip Schönholzer. Dice: «Non abbiamo mai avuto bisogno di capi. Da noi tutti si assumono la responsabilità. Questo ci rende veloci, creativi – e, a dire il vero, anche più felici».

Chi è Apptiva - La società di software lucernese Apptiva sviluppa dal 2015 chatbot personalizzati e soluzioni software. Tra i clienti figurano aziende come Suva, la Posta, la Scuola superiore di Lucerna e diversi enti cantonali. Tutti i dipendenti possono partecipare alle decisioni. Insomma, siamo di fronte a un vero e proprio modello di olocrazia. Ma come funziona esattamente? Lo abbiamo chiesto alla responsabile marketing Sarah Wechsler.

Chi decide?
«Ognuno può mettere in pratica le proprie idee o cambiare qualcosa nella strategia. L'unica condizione: prima c’è un processo di consultazione, in cui tutti gli interessati in azienda devono essere interpellati. Se tutti ritengono un’idea negativa, posso comunque realizzarla se lo desidero. Ma devo sostenerla al cento per cento e assumermene la responsabilità».

Questo non porta al caos?
«No, se qualcuno critica la mia idea, prendo la critica come spunto per riflettere sulla mia idea. Siamo tutti responsabili perché l’azienda vada bene e sappiamo come stanno le finanze. Ad esempio, ho visto un potenziale in un nuovo sito web, quindi ho chiesto consiglio a tutti i collaboratori. Se in quel momento non avessimo avuto tempo o denaro per farlo, non l’avrei fatto. Ma la nostra azienda sta andando molto bene».

Cosa succede se qualcuno non ascolta i consigli?
«Ogni lunedì mattina ci diamo un feedback a rotazione in coppie. Così possiamo affrontare anche questi temi. Però il nostro sistema ha bisogno delle persone giuste per funzionare. Dobbiamo poterci fidare l’uno dell’altro».

Chi decide sui nuovi assunti?
«Tutti. Dipende anche da chi lavorerà insieme al nuovo membro del team. Ora abbiamo aperto una posizione nella sezione vendita. Per questo, due sviluppatori software e io decidiamo se la persona è adatta al team».

Da quanto tempo i dipendenti lavorano con voi?
«L’anno scorso, per la prima volta, qualcuno ha lasciato l’azienda per motivi privati. Altrimenti, finora, sono sempre rimasti tutti. Trovo molto liberatorio lavorare senza gerarchie e preferisco non tornare al vecchio sistema. Anche nella vita privata decidiamo ogni giorno per noi stessi».

Cosa succede in caso di conflitti?
«Abbiamo un processo di gestione dei conflitti. Chi ha un problema con qualcuno deve, nella prima fase, cercare insieme una soluzione. Se non funziona, viene nominato un mediatore di fiducia di entrambe le parti che deve facilitare la discussione. Se neanche questo funziona, una commissione deve assicurarsi che le due persone trovino una soluzione. Finora ha sempre funzionato».

Le riunioni durano all’infinito se tutti parlano?
«No, in ogni riunione qualcuno deve fare da moderatore e vigilare sui tempi».

Cosa dicono i clienti?
«Chiediamo regolarmente feedback. Apprezzano il fatto che possiamo prendere decisioni rapidamente senza dover consultare un superiore».

Chi decide quanto stipendio prendere?
«Decidiamo noi stessi il nostro stipendio. Poiché tutti vedono quanto guadagnano gli altri, non ci attribuiamo stipendi eccessivi. Se voglio chiedere un aumento, devo avere buoni argomenti. A volte capita anche che consigliamo a un collega di aumentare lo stipendio perché lo merita».

Quanto è il suo stipendio?
«Tra di noi in Apptiva siamo molto trasparenti, ma all’esterno preferisco non comunicarlo».

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