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LUGANO

Infiltrazioni mafiose nelle commesse pubbliche: il dossier arriva a Berna

È lo stesso Municipio ad aver segnalato il caso al Ministero pubblico della Confederazione e all’Ufficio federale di polizia.
Ti-Press / Francesca Agosta
Fonte LaRegione
Infiltrazioni mafiose nelle commesse pubbliche: il dossier arriva a Berna
È lo stesso Municipio ad aver segnalato il caso al Ministero pubblico della Confederazione e all’Ufficio federale di polizia.

LUGANO - Il dossier dei presunti illeciti nell'attribuzione delle commesse pubbliche con incarico diretto o su invito a Lugano è giunto fino a Berna.

Lo comunica questa mattina LaRegione spiegando che è stato lo stesso Municipio a segnalare il caso al Ministero pubblico della Confederazione e all’Ufficio federale di polizia. L’allarme riguardante la possibile infiltrazione della criminalità organizzata delle commesse pubbliche affidate senza gara assume dunque una dimensione di rilevanza nazionale.

Il vaso di Pandora era stato scoperchiato da un cittadino privato, che ha preferito restare anonimo, aggredito e minacciato dopo per aver chiesto informazioni all'Esecutivo sull'assegnazione di numerosi mandati diretti ad alcune società. Un episodio sfociato in seguito in un'inchiesta penale per verificare la violazione del segreto d’ufficio contro ignoti.

Nel frattempo una lettera di un secondo cittadino, indirizzata al Municipio e riportata da LaRegione, fornisce alcuni dettagli in più. «L’approccio di estremo favoritismo nei confronti di alcune aziende da una parte e l’esclusione di altre dall’altra, è evidentissimo. È purtroppo risaputo che a Lugano non si fanno più concorsi, nell’articolo (pubblicato da laRegione, ndr) vengono citati ‘importanti investimenti’ come il Maglio o la Cornèr Arena, dei quali non ho trovato la pubblicazione di nessun concorso di progettazione, probabilmente si è preferito procedere con la tecnica delle fette di salame».

E ancora: «Incaricare direttamente, oppure dopo una procedura a invito di una cerchia ristretta di progettisti, i soliti studi, inizialmente per alcune fasi e per importi sotto la soglia di legge, per poi inventarsi le giustificazioni per incaricarli nuovamente e arrivare quindi a importi per incarico diretto complessivamente nettamente superiori ai limiti di legge di 150’000 o 250’000 franchi. Questo lo si evince chiaramente dagli incarichi diretti riportati nella lista per la Cornèr arena».

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