Giustizia, scartata anche l'offerta in via Peri di Lugano Next SA

Il comparto resta ancora in corsa con l'offerta del gruppo Artisa. E c'è in considerazione anche la proposta di Migros Ticino.
LUGANO - Si restringe la rosa dei potenziali offerenti luganesi per la nuova sede della Giustizia ticinese. Dopo l’abbandono dell'ipotesi d’insediamento nella torre Est del Polo sportivo e degli eventi di Cornaredo, restano in gara soltanto il gruppo Artisa e Migros Ticino.
Rimane percorribile l’opzione di via Peri. In origine si erano fatti avanti sia il gruppo immobiliare Artioli, proponendo uno dei sei blocchi dello stabile EFG, sia Lugano Next SA, che aveva opzionato gli altri cinque blocchi, offrendo tre di essi al Cantone. Tuttavia, secondo quanto riporta oggi il CdT, anche questa proposta – come quella della Città – è stata rifiutata dal Cantone. Che non ha ancora espresso una decisione sulle proposte avanzate da Artisa e Migros in occasione della gara pubblica indetta circa un anno fa.
Delle 38 candidature iniziali, ne era stata selezionata una cerchia ristretta, ma le società coinvolte affermano di non aver ricevuto alcuna comunicazione ufficiale dalla Divisione della Giustizia, ora guidata da Claudio Zali. La competizione, dunque, resta aperta, e una decisione definitiva è attesa entro la fine dell’anno. Oltre a Lugano, si parla anche di possibili alternative nel Malcantone.
Nel frattempo, Migros Ticino mantiene in piedi la proposta di destinare alcuni spazi del proprio stabile di via Pretorio, situato di fronte al Palazzo di Giustizia.
Quanto al PSE di Cornaredo, il “no” del Cantone spingerebbe la Città di Lugano a concentrarsi sul trasferimento dell’amministrazione comunale. Il Municipio, pur avendo accolto la richiesta del Cantone di sospendere temporaneamente l’offerta, ha continuato a pianificare il trasloco per evitare ritardi eccessivi. Per questo ha sollecitato una risposta rapida da parte del Cantone.