I ricorsi contro il voto sull'Id-e vanno al Tribunale federale

I Cantoni Berna e Zurigo si sono dichiarati non competenti in materia, quindi, come da prassi, toccherà al Tf esprimersi
BERNA - I ricorsi presentati contro l'esito risicatissimo della votazione federale del 28 settembre sulla nuova identità elettronica (Id-e) potranno essere esaminati dal Tribunale federale (TF). Il canton Berna e il canton Zurigo, dove i reclami sono stati depositati, hanno dichiarato oggi formalmente di non essere competenti in materia.
La Cancelleria bernese ha confermato a Keystone-ATS un'informazione in questo senso rivelata dalla radio svizzerotedesca SRF, mentre secondo Nicolas Rimoldi, presidente del movimento Mass-Voll che ha depositato due dei ricorsi, neppure l'esecutivo zurighese è entrato in materia.
Secondo il diritto vigente, i ricorsi sull'esito di votazioni federali devono essere presentati a un governo cantonale, che poi si dichiara non competente. Solo a quel punto, il dossier può essere portato davanti al TF.
Le contestazioni riguardano il sostegno di Swisscom alla campagna a favore del sì, che alle urne si era imposto di misura (50,4%). Poiché la maggioranza della società di telecomunicazioni è in mano alla Confederazione, viene considerata un'azienda di diritto pubblico tenuta a sottostare alla neutralità politica.