Posti di lavoro in Ticino: «Che succede alla Swisscom?»

Nadia Ghisolfi ha inoltrato un'interpellanza sul tema: «Quanti posti dirigenziali esistono ancora in Ticino? Quanti sono andati persi per essere concentrati nella Svizzera tedesca o francese?»
BELLINZONA - «Swisscom taglia posti di lavoro, esternalizza servizi e concentra le attività in svizzera tedesca. Cosa resta in Ticino?» si chiede Nadia Ghisolfi in un’interpellanza inoltrata al Consiglio di Stato.
La parlamentare sottolinea come negli ultimi anni Swisscom abbia «riorganizzato, spostato, licenziato ed esternalizzato parecchi servizi» facendo «sparire» i posti di lavoro con potere dirigenziale. «Posti importanti, mai sostituiti ma assunti sempre da nuovo personale in Svizzera tedesca o francese».
Licenziamenti - Sotto la lente della Ghisolfi è finito anche il licenziamento, nuova tecnica adottata al posto del pensionamento, «tanto c’è il piano sociale». Ma per la pipidina non viene tenuto in considerazione che il mercato del lavoro ticinese non è come quello di Berna o Zurigo.
Esternalizzazioni - Altro punto affrontato nell’interpellanza è l’esternalizzazione dei servizi: «Altri posti sono stati esternalizzati, a ditte private o sottoditte che non hanno le ottime condizioni di lavoro e il CCL di Swisscom e quindi sottopagano il personale e magari fanno anche del dumping per accaparrarsi fette di mercato. Si dice che le condizioni di impiego rimarranno le stesse per un anno, ma dopo cosa succede? Non ci vuole certo un genio per capire cosa avverrà».
Prima di procedere con le domande, la parlamentare sottolinea anche l’alta densità di cartelloni pubblicitari, che l’azienda propone: «Per fare un sacco di pubblicità allora i soldi ci sono!».
Per far luce sulla questione, la parlamentare chiede al Consiglio di Stato:
- 1) Il Consiglio di Stato è a conoscenza dell’evoluzione dei posti di lavoro Swisscom in Ticino negli ultimi 10 anni? Quanti posti dirigenziali esistono ancora in Ticino? Quanti sono andati persi per essere concentrati nella Svizzera tedesca o francese? Quanti collaboratori Swisscom (non esterni) sono ancora impiegati in Ticino? Quanti sono stati esternalizzati?
- 2) Non ritiene il Consiglio di Stato di dover intervenire in difesa di questi posti di lavoro, visto che Swisscom continua ad annunciare tagli e riorganizzazioni, si preoccupa di fare pubblicità a tappeto in tutto in Ticino, mentre dovrebbe invece concentrarsi ed offrire in tutte le Regioni posti di lavoro sia in termini di qualità che di quantità?
- 3) Non ritiene il Consiglio di Stato di dover prendere una posizione nei confronti dei vertici di Swisscom affinché rivendano questa politica di esternalizzazioni e licenziamenti volti al profitto a corto termine, che di fatto scaricano sulla collettività la responsabilità sociale ed il futuro di collaboratori ultracinquantenni che restano senza lavoro dopo 20 o 30 anni di fedeltà all’azienda?



