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Stop ai tagli – Sì al riconoscimento del lavoro di cura

Sindacato VPOD
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Stop ai tagli – Sì al riconoscimento del lavoro di cura
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Il gruppo delle lavoratrici e dei lavoratori dei Servizi di Assistenza e Cura a Domicilio SACD -VPOD Ticino, riunitosi in data 18 settembre 2025 a Rivera, esprime profonda preoccupazione per i nuovi tagli annunciati nel Preventivo 2026.

Dopo anni di riduzioni, il settore della cura a domicilio si trova in una situazione critica e insostenibile.

I SACD garantiscono ogni giorno un servizio fondamentale a persone anziane, disabili, malati cronici e famiglie in situazione di fragilità.

Nonostante ciò, le politiche di risparmio hanno ridotto al minimo le risorse disponibili, mettendo in pericolo la qualità e la continuità della presa a carico.

Ulteriori tagli significherebbero:

• meno personale sul territorio
• meno tempo per ogni utente
• minore capacità di rispondere ai bisogni crescenti della popolazione

Il personale dei SACD è stremato: lavora con ritmi serrati, carichi insostenibili e senza un adeguato riconoscimento professionale.

Il rischio concreto è un abbandono delle professioni di cura, proprio nel momento in cui la domanda di assistenza domiciliare è in forte aumento, a causa dell’invecchiamento della popolazione e delle crescenti fragilità sociali.

È inaccettabile che, mentre si dichiara pubblicamente l’intenzione di rafforzare le cure a domicilio e di avvicinare i servizi al territorio, si continuino a tagliare le risorse a chi queste cure le garantisce ogni giorno, con dedizione e professionalità.

Il Comitato VPOD SACD Ticino lancia un appello urgente:

Chiediamo con forza:

• Servizi domiciliari di qualità, accessibili a tutte e tutti
• Condizioni di lavoro dignitose e sostenibili per il personale
• Un vero riconoscimento del ruolo delle professioni sociosanitarie
• Investimenti strutturali per il futuro del settore in Ticino

Il Ticino è chiamato a scegliere:

vuole davvero rafforzare l’assistenza a domicilio e garantire vicinanza alle persone, oppure intende continuare a logorare un settore già fragile, colpendo proprio i più deboli?

Il Comitato SACD VPOD Ticino inoltre sostiene con convinzione l’iniziativa per il 10%. I salari non bastano più a coprire premi sempre più alti: è ora che il Cantone si assuma la responsabilità di proteggere il potere d’acquisto delle famiglie. Domenica, votiamo SÌ al 10%!"

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