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Proteste “pro-Palestina”: la sinistra gioca con i drammi del mondo e con la pazienza dei cittadini

Giovani UDC Ticino, Movimento Giovani Leghisti
Ti-Press/Massimo Piccoli
Fonte Giovani UDC Ticino, Movimento Giovani Leghisti
Proteste “pro-Palestina”: la sinistra gioca con i drammi del mondo e con la pazienza dei cittadini
Giovani UDC Ticino, Movimento Giovani Leghisti

Due anni dopo il 7 ottobre 2023 - il giorno in cui Hamas ha barbaricamente attaccato Israele, uccidendo civili, prendendo in ostaggio diverse persone e aprendo una ferita che ancora oggi insanguina il Medio Oriente – assistiamo, purtroppo, a un nuovo spettacolo di ipocrisia politica sulle nostre strade. Come di consuetudine, la sinistra trasforma un dramma internazionale in uno strumento di propaganda politica, utilizzandolo per cercare visibilità a scapito della sicurezza e della serenità della popolazione.

Dai fatti alla degenerazione

Nelle ultime settimane il nostro Paese è infatti stato scosso da numerose manifestazioni “proPalestina” avvenute in molte città. Nel mese di giugno, a Zurigo, una manifestazione non autorizzata si è conclusa con ben undici arresti e diversi danni materiali. Appena pochi giorni fa, le forze di polizia sono state costrette a intervenire con cannoni ad acqua e gas lacrimogeni, dopo che alcuni manifestanti hanno appiccato incendi e agito con violenza nei confronti degli agenti presenti.

A Berna, una protesta si è trasformata in uno scontro aperto, con lanci di oggetti e fuochi d’artificio contro gli agenti di polizia. A Ginevra, oltre 3’000 persone hanno bloccato l’incrocio vicino alla stazione di Cornavin, dando fuoco a pneumatici, paralizzando il traffico e impedendo a molti cittadini di rientrare a casa. Anche a Lugano, sono stati registrati forti disagi alla circolazione e una presenza politica che lascia veramente senza parole.

Un doppio gioco inaccettabile: l’arroganza travestita da solidarietà

È già inaccettabile che le nostre città vengano paralizzate da proteste spesso non autorizzate, che creano caos, violenza e disagi per la popolazione. Ma è ancora più grave vedere esponenti di partiti della sinistra in prima fila in questi cortei, proprio come se l’illegalità fosse un atto virtuoso. Quando coloro che siedono nei consigli comunali o nel Gran Consiglio partecipano ad azioni simili, viene mandato un messaggio devastante: le leggi valgono per tutti, tranne che per loro.

Queste situazioni mettono in luce il solito doppio gioco che porta avanti la sinistra: si proclama paladina della tolleranza e della giustizia, ma nei fatti dimostra l’esatto contrario, un profondo disprezzo per le regole, per l’ordine pubblico e per ogni forma di rispetto.

Le scene viste nelle nostre città negli ultimi tempi sono un vero e proprio insulto al senso civico dei cittadini svizzeri. Bloccare strade, disturbare famiglie, aggredire agenti e obbligare la polizia a intervenire non è libertà d’espressione: è arroganza.
Queste proteste non hanno portato né pace né soluzioni, ma solo caos, fumo e divisione. Dietro la retorica della solidarietà si cela la solita strategia della sinistra: sfruttare drammi internazionali per attirare più attenzione possibile, mostrarsi “impegnata” e guadagnare visibilità, senza però mai offrire nulla di concreto. Insomma: tutto slogan, zero sostanza.

Ordine e rispetto

I Giovani UDC e il Movimento Giovani Leghisti denunciano con forza questa pericolosa deriva. È dovere delle autorità cantonali e comunali garantire che ogni manifestazione avvenga nel rispetto della legge, con percorsi concordati e limiti chiari. Coloro che organizzano o partecipano a eventi non autorizzati devono risponderne penalmente e/o civilmente. La libertà di manifestare non può assolutamente trasformarsi nel diritto di paralizzare le città, creare disordine o insultare chi non la pensa allo stesso modo.

Mettiamo finalmente fine a questa ipocrisia! Chi ha per davvero a cuore la libertà, rispetta le regole e gli altri. Chi rispetta il popolo, non lo prende in ostaggio per propaganda.

La Svizzera è, e deve rimanere, un Paese di ordine, di rispetto e di equilibrio. Noi non permetteremo che venga trascinata nel disordine e nell’odio da una sinistra che usa le tragedie del mondo per fare politica da marciapiede. È tempo di serietà, di fermezza e di rispetto per chi ogni giorno lavora, paga le tasse e chiede soltanto una cosa: poter vivere in pace, senza doversi fermare davanti all’ennesimo corteo gridato da chi non ha nulla da proporre.

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