Autostrada A2 nel Mendrisiotto: «Serve una visione comune per il futuro della regione»


Di Filippo Pfister, presidente PLR Mendrisio, e Jacopo Scacchi, capogruppo l’AlternativA.
Di Filippo Pfister, presidente PLR Mendrisio, e Jacopo Scacchi, capogruppo l’AlternativA.
MENDRISIO - Come recentemente emerso dai media, dallo studio “Trasporti 2045” redatto dal politecnico di Zurigo su incarico del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC), i problemi di capacità dell’A2 tra Lugano e Mendrisio sono considerati critici e viene proposta l’ampliamento della tratta (PoLuMe) entro il 2045.
Il PLR e l’AlternativA – Verdi e Sinistra di Mendrisio restano fermamente contrari al progetto PoLuMe al quale continueranno a opporsi. Gli stessi studi dell’USTRA hanno dimostrato in maniera inequivocabile che il traffico sulle strade cantonali e secondarie che portano alle entrate autostradali aumenterà sensibilmente. E questo è uno scenario da evitare assolutamente. Se però il DATEC insisterà nei suoi intenti, ignorando la volontà di chi vive nel Mendrisiotto e ne respira l’aria, pretendiamo che da Berna vengano prese le contromisure necessarie e adeguate per evitare il collasso totale della regione, coordinando le operazioni con la ferrovia (che necessita, tra le altre cose, del prolungamento di Alptransit a sud di Lugano al fine di liberare le tracce ferroviarie utili a sgravare il trasporto pubblico su rotaia) e, ovviamente, coprendo la tratta autostradale che squarcia in due il nostro distretto
Il PLR e l’AlternativA di Mendrisio ribadiscono infatti il loro impegno a favore di una soluzione strutturale e lungimirante per migliorare la qualità di vita della popolazione e ridare coerenza urbanistica al territorio attraversato dall’autostrada A2. L’obiettivo è chiaro: non semplicemente mitigare gli effetti del traffico, ma ripensare globalmente il rapporto tra infrastruttura, ambiente e centri abitati.
Il Mendrisiotto vive da anni una situazione difficile, segnata da rumore, inquinamento e una frattura paesaggistica – Mendrisio è letteralmente tagliata in due dall’autostrada – che penalizza la popolazione e ostacola lo sviluppo armonioso dei Comuni. È tempo di agire con una prospettiva sul lungo periodo, superando interventi frammentari e soluzioni temporanee.
In quest’ottica, il PLR ha promosso una petizione popolare per chiedere al Cantone di fungere da tramite e chiedere al DATEC di valutare con serietà e determinazione l’interramento o la copertura del tratto autostradale compreso tra Bissone e Chiasso, come parte di un progetto di riqualifica complessiva. L’iniziativa vuole generare consenso e creare le condizioni politiche necessarie affinché il tema entri tra le priorità federali in materia infrastrutturale essendo l’autostrada di competenza, appunto, federale.
Il PLR e l’AlternativA di Mendrisio hanno sempre sostenuto con fermezza – e continueranno a sostenere – la necessità di ricucire quanto prima il territorio della nostra Città e del nostro distretto, sostenendo dunque con fermezza la petizione. Ovviamente affinché ciò possa accedere è necessario che si creino le necessarie condizioni quadro.
Da anni, va ricordato, a Mendrisio il tema della copertura della trincea autostradale è una priorità. Lo dimostra l’interrogazione interpartitica promossa dall’AlternativA, consegnata ormai tre anni fa e firmata da più di venti Consigliere e Consiglieri comunali che chiedeva di inserire la copertura autostradale nel Mendrisiotto nel PAM5.
Solo con una pressione comune e coesa sarà possibile convincere Berna, il DATEC e l’USTRA a considerare la copertura dell’autostrada come un investimento prioritario per la salute, la sostenibilità e il futuro della regione. Il Mendrisiotto non vuole soffocare nel traffico. La porta d’entrata Sud del nostro Paese pretende una visione ambiziosa e realizzabile: siamo una regione che sceglie di costruire sopra la vita, e sotto – finalmente – un’autostrada integrata, silenziosa e rispettosa dell’ambiente e del territorio. Ce lo meritiamo.