Cassa malati doppiamente fregati

Valentina Mühlemann già candidata avanti con Ticino&Lavoro
Avete presente il meme in cui si vede John Travolta che si guarda a destra e a sinistra per capire da che parte arriva la fregatura? Ecco, io mi sento un po’ così.
Potrebbe sembrare lodevole l’iniziativa per un premio cassa malati del 10% sul reddito: in uno Stato che se lo può permettere è veramente la soluzione. Peccato che il Ticino non se lo può permettere. Ogni volta che arrivano questo tipo di iniziative, chi ne fa le spese sono le famiglie, gli anziani e la formazione.
In un Cantone in cui, per la politica, la cultura è fondamentale, ci ritroviamo a dover fare le pulci al tipo di cultura. Per quella d’élite si trovano i soldi: per le orchestre, i musei, i fondi per la promozione di iniziative internazionali. Però dall’altra parte tagliano sui libri agli studenti, sulle matite e i classificatori, aumentano le merendine e il costo della michetta ai ragazzini delle medie.
Questo esempio per dirne una su dove troveranno poi i soldi per coprire parte dei costi di un eventuale sì a queste proposte.
Sono preoccupata, perché mi vedo già quando discuteranno per il taglio degli assegni agli asili nido, per i tagli alle case anziani, per quelli agli assegni per le famiglie in difficoltà, per i tagli alle gite scolastiche.
La verità è che, per quanto questo sistema sia davvero da riformare, occorre studiare delle soluzioni sul lungo termine che permettano di avere davvero una svolta. Al momento lo Stato versa oltre 400 milioni in sussidi per la cassa malati, ma questi sono calcolati in base al reddito disponibile e li ricevono solo le persone che rientrano nel calcolo.
Quanti super ricchi abbiamo in Ticino? Quanto verseranno? Non sono un genio della matematica, ma a stima questa iniziativa parte in perdita. Sì, perché se è vero che gran parte dei cittadini riceve il sussidio, chi ha fatto sacrifici per costruire la casa e in pensione ha una sostanza per la quale non beneficia di sussidio, ma un’entrata pensionistica da operaio non sufficiente a far fronte alle spese di cassa malati, come fa a pagare il 10% del reddito calcolato comunque sulle imposte?
Quanti figli aiutano i genitori affinché non siano costretti a vendere la loro abitazione? Credo sarebbe più sensato, a questo punto, per queste persone togliere anche la casa dal calcolo del reddito disponibile per i requisiti di calcolo del sussidio. Iniziativa che, peraltro, Avanti con Ticino&Lavoro presenterà a breve.
Infine, credete davvero che gli iniziativisti si aumenteranno le imposte per abbassare il premio ai cittadini? In parlamento voteranno tutti no e questa iniziativa non entrerà mai in vigore.
Valentina Mühlemann già candidata avanti con Ticino&Lavoro