«Il Governo ritiri questo messaggio e ne presenti un altro con la versione interrata»

Accolta con favore la disponibilità di Berna, i Sindaci del Malcantone invitano il Consiglio di Stato a cambiare i propri piani per la circonvallazione Agno-Bioggio.
AGNO - «Il Consiglio di Stato ritiri il messaggio sulla circonvallazione Agno-Bioggio ripresentandone un altro con versione interrata e chiedendo i sussidi alla Confederazione». È questa la reazione del Comitato della Conferenza dei Sindaci del Malcantone alla recente apertura di Berna a un sostegno finanziario «del 30% - 50%» alla realizzazione sotterranea dell'opera, attingendo dal Fondo per le strade nazionali e il traffico d'agglomerato (FOSTRA).
La risposta data oggi dal Consiglio federale a un'interpellanza di Piero Marchesi è per i sindaci «un segnale importante che riconosce la necessità di intervenire su una problematica infrastrutturale che da decenni penalizza il Malcantone».
Il finanziamento federale, però, è vincolato a condizioni precise: «Il progetto - ricorda il Comitato della Conferenza dei Sindaci del Malcantone - deve essere integrato in una strategia generale dei trasporti e coordinato con lo sviluppo degli agglomerati».
I sindaci, poi, ribadiscono nuovamente la loro posizione: «Il progetto deve essere rivisto in modo sostanziale. La variante attuale non risponde alle esigenze del territorio, né garantisce la tutela e paesaggistica che il Malcantone merita. Si ritiene infatti che la versione interrata tra il tratto della Piodella e il Vallone risponda meglio dal punto di vista ambientale come dell’accettabilità alle esigenze della regione».
La disponibilità della Confederazione apre ora una bella finestra di opportunità, ma anche di responsabilità. «Per questo chiediamo al Cantone - continuano i sindaci - di collaborare con i Comuni per elaborare una proposta condivisa, sostenibile e rispettosa delle specificità locali».
I sindaci, come già detto, chiedono quindi al Consiglio di Stato di ritirare il messaggio n.8582 - quello che prevede un tracciato interamente in superficie e senza la galleria di aggiramento del Vallone - e di ripresentarne uno nuovo che contempli la versione interrata, facendo capo ai finanziamenti della Confederazione. «Il Malcantone - concludono - non può più aspettare, ma non può nemmeno accettare soluzioni imposte e improvvisate. Vogliamo una circonvallazione che risolva i problemi, non che ne crei di nuovi».
L'interrogazione di Matteo Quadranti - Sul tema è arrivata anche un'interrogazione del Gran consigliere del PLR Matteo Quadranti che - in collaborazione con l'associazione LEA - chiede al Governo se «intende rivedere il progetto, ritirando quello attuale».
Quadranti, poi, chiede al Consiglio di Stato se sia disposto a a presentare al Gran Consiglio un messaggio aggiornato, comparando la soluzione attuale con una variante interrata, meno impattante, che garantisca
maggiore qualità di vita alla cittadinanza e cofinanziata dalla Confederazione. E infine vorrebbe sapere come, il Governo intenda coinvolgere i Comuni e la popolazione del Malcantone in un’eventuale ridefinizione del progetto, oltre ai sondaggi già previsti e rivolti alla popolazione.

















