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BLENIO

«Soddisfazione per la raccolta firme del referendum», per un turismo meno centralizzato

Il punto sull'iniziativa contro la centralizzazione dell’offerta turistica del comune di Blenio presso il Poli e la relativa costruzione ex-novo di un ufficio OTR.
Marcello Monighetti
Fonte Il Gruppo promotore del referendum
«Soddisfazione per la raccolta firme del referendum», per un turismo meno centralizzato
Il punto sull'iniziativa contro la centralizzazione dell’offerta turistica del comune di Blenio presso il Poli e la relativa costruzione ex-novo di un ufficio OTR.

OLIVONE - Sono state consegnate alla Cancelleria comunale di Blenio a Olivone (Lunedì 4 agosto, entro i termini legali) 427 sottoscrizioni raccolte dal referendum promosso da un gruppo di cittadini. Questi ultimi sono infatti contrari alla prevista centralizzazione dell’offerta turistica del Comune di Blenio presso il nuovo Centro Poli Olivone e il relativo investimento di 270'000 franchi. Soldi necessari per la costruzione ex novo di un ufficio dell’Organizzazione turistica regionale (OTR) del Bellinzonese e Alto Ticino (InfoPoint Blenio), in luogo dell’attuale, attivo da anni e ubicato lungo la strada cantonale, in centro paese.

Il gruppo promotore contrario a questo progetto, ideato da un gruppo strategico e sostenuto dal Municipio di Blenio, ha espresso piena soddisfazione per l’esito della raccolta di firme. Un certo scetticismo a riguardo di questa iniziativa era già stato manifestato da una parte del Consiglio comunale (il relativo messaggio municipale con il citato credito aveva raccolto 19 favorevoli, 8 contrari e 2 astenuti), contrarietà confermata da un numero importante di cittadini, corrispondente a circa il 30% degli aventi diritto di voto.

I promotori del Referendum, e quindi i firmatari, sostengono che il turismo non vada isolato e concentrato in un singolo, pur incantevole angolo del quartiere di Olivone (Centro Poli). «Chi frequenta la nostra regione – osservano i promotori - va integrato nella realtà locale, soprattutto con il settore primario, con i loro pregiati prodotti a km zero. Gli ospiti devono coesistere con i residenti, con i loro commerci e servizi: questo è quanto andrebbe promosso e incentivato da parte di chi decide le strategie future della nostra piccola comunità di montagna».

Con questa nuova ubicazione - sostengono i firmatari e i promotori dell'iniziativa referendaria - vi è inoltre il concreto rischio di aumentare il traffico parassitario su delle strade comunali di quartiere.

«Ora - scrivono i promotori in una nota stampa - non resta che attendere la convalida da parte dell’Esecutivo e sulle sue decisioni future su questa irrazionale e inutile iniziativa, affrontando per contro un progetto di più ampio respiro. La scelta di accentrare l’attività turistica attorno al Centro Poli rischia infatti di spostare l’equilibrio del territorio a scapito delle altre zone del comune (formato da cinque quartieri: Aquila, Campo Blenio, Ghirone, Olivone e Torre)».

Al termine della nota stampa, il Gruppo promotore (Anita Guglielmazzi, Antonella Chiapuzzi, Aurora Vanbianchi, Marcello Guglielmazzi, Marcello Monighetti e Santina Beretta Cerboni) ha ringraziato tutti i cittadini che hanno sostenuto il referendum.


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