Misterioso pacco dalla Romania, al suo interno polline di cannabis

Bloccato alla dogana romena e rispedito al mittente, è arrivato a una donna del Luganese: sull’etichetta figuravano il suo nome e cognome, ma lei assicura di non averlo mai spedito.
LUGANO - Una scoperta a dir poco singolare per una donna residente nel Luganese: nei giorni scorsi, si è vista recapitare un pacco sospetto davanti alla porta di casa. Il collo, proveniente dalla Romania, era stato rimandato indietro proprio dagli Uffici doganali romeni al mittente riportato sull'etichetta di spedizione. Che guarda caso coincideva con il suo. Di fatto, però, lei quel pacco non lo aveva mai spedito.
A rendere la vicenda ancora più strana è il contenuto: secondo la distinta doganale, all’interno avrebbero dovuto esserci due giocattoli in legno e plastica. Una volta aperto, al loro posto sono stati trovati dei contenitori in alluminio con una misteriosa polvere gialla. Sulla distinta doganale inoltre è presente anche una firma: chiaramente non la sua.
Si tratta di polline di cannabis - Allarmata, si è rivolta immediatamente alla Polizia cantonale, che ha attivato la Sezione antidroga. Gli agenti hanno quindi proceduto al sequestro della sostanza e sottoposta ad analisi per determinarne la natura. Interpellata, ha confermato l’evento. «Il pacco involontariamente ricevuto conteneva polline di canapa con un tenore di THC inferiore all’1% (CBD) - spiega un portavoce -. Polline che viene usato sia per la fecondazione delle piante femmina sia per scopi alimentari, come per la preparazione di tisane». D’altro canto, chiarisce, «trattandosi di sostanza legale, da parte della Sezione antidroga non sono stati svolti ulteriori accertamenti». Ma cosa sarebbe accaduto nel caso il contenuto fosse stato illegale? «Le verifiche sarebbero proseguite con l’obiettivo di chiarire quanto possibile la fattispecie». Casi simili, tuttavia, non ne risultano alle autorità. E consigliano, qualora altri cittadini dovessero ritrovarsi in una situazione simile, «di segnalare sempre alla polizia casi del genere, consegnando al contempo la sostanza con l’obiettivo di procedere con le necessarie analisi».
Un pacco contente droga: cosa si rischia - Le persone che fanno da prestanome, tuttavia, potrebbero esserne del tutto ignare. «Accade anche che chi fa spedire pacchi o buste - precisa l’avvocato Mattia Tonella dello studio BTC Legal - prenda indirizzi di sconosciuti, per farli recapitare al loro domicilio. Tengono poi d’occhio la bucalettere e vanno a prelevare il pacchetto o la busta in questione». Cosa sarebbe accaduto se all’interno del pacco vi fosse stata una sostanza illegale? «Nel diritto penale, per commettere un reato - e il traffico di stupefacenti lo è - occorre un atto intenzionale e, in casi particolari (ma non in ambito LStup), una negligenza. Se qualcuno non ha nulla a che vedere con un traffico, ma ne viene coinvolto, è giusto avvisare subito la Polizia. Il fatto di ricevere un pacco con dentro sostanze illegali non si rende automaticamente perseguibili penalmente, se si dimostra di non saperne nulla e si informano le autorità».
Ma come dimostrare che la persona sia la vittima di questo giro? «È difficile. Chiunque può andare in posta e spedire un pacco verso la Romania usando un nome e un indirizzo diverso dal suo». Capita addirittura che il pacco venga spedito da Stati terzi.
Non ci risultano altri casi simili e non siamo in grado di esprimerci sul perché le autorità doganali della Romania non abbiano trattenuto il pacco. Da parte nostra consigliamo di segnalare sempre alla Polizia casi del genere, consegnando al contempo la sostanza con l’obiettivo di procedere con le necessarie analisi.
Le domande, a ogni modo, suscitate dalla vicenda sono tante. Fra tutte: perché se la sostanza è considerata legale, le autorità romene hanno deciso di rispedire il pacco al presunto mittente? Un quesito a cui l’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) non ha saputo dare una risposta, non essendo di sua pertinenza. Così come rimane un mistero il reale mittente del pacco.
«Impossibile risalire al mittente» - Dalla Posta ci hanno confermato che «non è possibile in questo caso risalire a chi abbia spedito il pacco; per questo tipo di invio al momento della presa in consegna non viene verificata l'identità». Per lo stesso motivo, «non è possibile associare altri invii a questo mittente».
Nel frattempo, noi di tio.ch abbiamo provato a contattare il – presunto – destinatario il cui indirizzo è indicato sull’etichetta di spedizione. Tuttavia, a oggi, non abbiamo ricevuto risposta.