«Dalla mia stanza guardavo l’inferno di un’Europa ferita»


Stephanie Brenta, una cittadina luganese di 97 anni.
Stephanie Brenta, una cittadina luganese di 97 anni.
LUGANO - Eppure la vita continuava. Cercavi di distrarti. C'era tanta amicizia e solidarietà tra noi giovani: i quali invece di accoltellarsi, come fanno oggi tanti, cantavano a diverse voci ai bordi delle strade. E si ballava lo swing. Scaldava. Tutti gli uomini fumavano, il fumo ti mandava un po' di calore.
Ed è proprio in quel periodo, buio, che nacque quella bellissima storia del mio primo amore. Ve ne dovrei parlare. Fa parte della guerra.
Gli storici confermano che fu questa la guerra più orribile e sanguinosa che ci fosse mai stata. Hitler era un pazzo. Dopo avere indottrinato tutto il suo popolo, impose le sue idee. Lo fece con la violenza, il sangue e le stragi. Guerra brutale, di torture, di crudeltà, dello sterminio sistematico di milioni di esseri innocenti.
L'Europa usciva da una crisi spaventosa, l'inflazione del 1929. Hitler i soldi per i suoi piani se li procurò derubando e impossessandosi dei beni delle sue vittime. Appena arrivati nei lager le famiglie venivano divise e i bambini che correndo volevano tornare dalle madri, venivano presi per le gambe e le loro teste spaccate contro i muri. Non posso raccontarvi tutto. È da incubo.
Il rapporto Bergier ha cercato di far luce su fatti accaduti in Svizzera. Non sempre chi governa è nel giusto. Ê sempre stato così. Predominano gli interessi personali e così danneggiano il popolo.
Il 22 giugno del 1941 la Germania, dopo altri Paesi, invase la Russia attraversando l'Ucraina. I tedeschi venivano riforniti con armi e vettovaglie dall'Ucraina nazista dove stazionavano diversi distaccamenti di SS.
La Russia lasciò sul campo di battaglia 26 milioni di morti, mutilati. Combattevano sui cadaveri nel ghiaccio e nella neve. L'armata tedesca era forte perché veniva giornalmente drogata col Pervitin, che faceva parte del loro rancio e questo li rendeva insensibili alla paura, al freddo e alle ferite. Erano riusciti ad arrivare a Parigi a piedi in 15 giorni e la conquistarono.
Dopo l'orrenda e sanguinosa battaglia di Stalingrado, vinta dai russi anche grazie alla disperazione e al gelo, loro - logorati ma decisi - liberano la Polonia, primo Paese invaso dalla Germania, altri Paesi occupati e i superstiti nei lager.
Al 1° maggio del 1945 i russi conquistano combattendo ferocemente Berlino. Così finisce la Seconda guerra mondiale. Hitler, dalla paura, vinto e non vedendo via d'uscita, il 30 aprile del 1945 si suicidò nel bunker con Eva Braun appena sposata. Anche Goebbels si suicidò con la moglie, dopo aver ucciso i sei bambini col veleno.
La pace fu firmata dagli alleati l'8 giugno 1945. Urla la folla e festeggia sulle strade e piazze d'Europa.
Io mi vedo stirando in una camera a Ginevra. Non avevo neanche la forza di essere felice e scusatemi se i miei ricordi mi fanno essere riconoscente al popolo russo che è morto in massa per liberarci da un vero mostro assassino. Come mai l'Europa ha manifestato riconoscenza all'America dimenticando il sacrificio della Russia?
Finita la guerra il razionamento durò ancora tre anni. A vent'anni a Lugano rifeci il primo pasto normale e stetti male per una settimana.
Io mi aspettavo già una guerra vent'anni fa con quel che vedevo.
Ma lo sa, almeno, qualcuno che 33 anni fa l'Ucraina era ancora Russia? Che tutto quello che c'è costruito dentro è della Russia? Che Kiev è stata la prima capitale della Russia già centinaia di anni fa? Io penso di no. Bisognerebbe sapere la storia per giudicare e non lasciarsi travolgere da quello che si racconta. Non si raccontano mai tante bugie come durante la guerra.
Poi questi bombardamenti assurdi. Quando c'era un bombardamento, tanto a Dresda in Germania come in altre città, morivano in un colpo sulle 150mila persone, perché un bombardamento non è fatto solo per 4 o 5 persone che poi sai sapere di che sesso sono. Se vuoi sapere chi sono devi andare all'anagrafe a fare il conto, perché quel che rimane di questa gente sono dei pezzettini. E anche la Germania, l'Italia, erano rase al suolo, erano pietre, pietre che dovevano essere ricostruite.
Da adulta andai a visitare i cimiteri di guerra in Normandia, i bunker e le spiagge dello sbarco. Un mare di croci bianche, delle stelle di Davide e su una tomba lessi "Qui giace un soldato conosciuto solo da Dio".
Nel cimitero dei tedeschi placche di metallo doppie. Da un lato e dall'altro il nome e una data: giovanissimi. E poi i quarantenni. L'età di mezzo era sepolta chissà dove. Non sono religiosa ma tra di me recitai un requiem. Le alte scogliere bianche della Normandia hanno visto scene di eroismo indescrivibili. Lo sbarco ebbe luogo il sei di giugno del 1944.