«È davvero necessario assumere qualcuno?»

Il bando per un Coordinatore dell'Unità di coordinamento della Città di Lugano fa discutere. Scatta l'interrogazione de La Sinistra
LUGANO - Un posto messo a concorso che fa discutere, quello di e "Coordinatore/trice dell'Unità di coordinamento" della Città di Lugano. L'annuncio pubblicato dalla città ha fatto scattare in queste ore un'interrogazione al Municipio, firmata dai consiglieri comunali de La Sinistra Cristiano Canuti ed Elena Rezzonico.
«La figura ricercata dovrebbe coordinare» l'Unità «che ha l'obiettivo di assicurare il coordinamento di tutte le misure necessarie alla gestione di crisi o di situazioni eccezionali, quali per esempio i conflitti bellici, le emergenze sanitarie a larga scala sulla popolazione, come pure le crisi e i rischi ambientali», scrivono i due firmatari, sottolineando che «la denominazione ridondante della funzione attira l’attenzione e interroga sull’effettiva utilità» della carica stessa. «È una figura assolutamente necessaria e prioritaria» e «risponde a una necessità definita da una legge?», chiedono i due consiglieri comunali.
E si va più a fondo nelle proposte. «Non si ritiene che si tratti di compiti con valenze regionali piuttosto che comunali?»; e, di conseguenza, che «avrebbero potuto essere assunti da ufficiali della Protezione civile» ed «essere integrate nel corpo pompieri», mentre «gli altri compiti aggiunti a corollario non potrebbero essere svolti da altre figure già attive all’interno del corpo pompieri o dell’amministrazione comunale?». Tutte domande che, come ricordano i due firmatari, si collocano anche nel quadro delle «misure di razionalizzazione dell'amministrazione in atto».
Le domande dell'interrogazione
1) La figura di coordinatore dell’unità di coordinamento è una figura che risponde ad una necessità definita da una Legge?
2) E’ una figura assolutamente necessaria e prioritaria?
3) Il Comitato di risanamento finanziario ha esaminato la necessità di questa figura? L’ha ritenuta necessaria e corrispondente ai criteri definiti (la famosa matrice)?
4) Non si ritiene che si tratti di compiti con valenze regionali piuttosto che comunali? Il coordinamento in caso di guerre, catastrofi o pandemie non dovrebbe essere effettuato ad un altro livello che quello comunale?
5) Viste le misure di razionalizzazione dell'amministrazione in atto, l'unità di coordinamento e il posto di coordinatore dell’unita di coordinamento non potrebbero essere integrare nel corpo pompieri (anziché nella divisione spazi urbani) e questo senza aumenti di effettivi?
6) I compiti previsti, in particolare quello di coordinamento del gruppo di coordinamento non avrebbero potuto essere assunti da ufficiali della Protezione civile?
7) Gli altri compiti aggiunti a corollario non potrebbero essere svolti da altre figure già attive all’interno del corpo pompieri o dell’amministrazione comunale?
8) Quali sono i costi pro capite nelle varie regioni per la Protezione civile?
FirmatarI: Cristiano Canuti e Elena Rezzonico (La Sinistra).