Colonie estive nella capitale: «Qual è la situazione attuale?»

Angelica Lepori e Monica Soldini interpellano il Municipio.
BELLINZONA - Recentemente il consiglio federale ha dato via libera all’organizzazione delle colonie estive, a determinate condizioni. Alcune associazioni hanno però già annunciato l’annullamento delle loro
attività e alcune probabilmente si vedranno costrette a rivedere il numero di partecipanti.
«Il problema delle colonie estive - rilevano Angelica Lepori e Monica Soldini (MPS-POP-Indipendenti) - risale a ben prima della crisi dovuta al coronavirus, anche in questo caso il virus ha accelerato e accentuato alcune contraddizioni già presenti nel sistema e nell’organizzazione delle colonie». In particolare, Lepori e Soldini si riferiscono all’assenza di un’offerta del comune, gestita e organizzata dalla città di Bellinzona, che rende spesso queste colonie molto onerose da un punto di vista finanziario per le famiglie.
Di fronte a questa situazione, hanno deciso di porre al Municipio alcune domande:
- È a conoscenza di quante e quali offerte saranno a disposizione per le famiglie di Bellinzona? Se sì, è in grado di quantificare i posti di disponibili e i costi per le famiglie?
- Non crede necessario avviare celermente un’inchiesta tra le famiglie per sondare i bisogni di accudimento nel periodo estivo?
- Non ritiene inoltre necessario, soprattutto in questo periodo, prevedere un sostegno finanziario per quelle famiglie che dovranno ricorrere a centri e associazioni private i cui costi sono elevati?
- Non crede sia opportuno istituire presso le scuole comunali un servizio di accoglienza e accudimento dei bambini gestito dal comune e gratuito per le famiglie?
- Non ritiene opportuno chinarsi seriamente sulla possibilità a medio termine di istituire un sistema di colonie e centri di accoglienza comunali dislocati su tutto il territorio della città?