Bollette dell'elettricità in calo fino al 22%

Bollette elettriche più leggere nel Sopraceneri: previsto un calo dei costi fino a 365 franchi l'anno.
LOCARNO - Buone notizie per le famiglie del Sopraceneri: nel 2026 le tariffe elettriche della SES (Società Elettrica Sopracenerina) registreranno una nuova riduzione, proseguendo la tendenza al ribasso già avviata lo scorso anno.
Secondo i calcoli della società, un’economia domestica media con un consumo annuo di 4’500 chilowattora nel comprensorio ticinese pagherà circa 185 franchi in meno rispetto al 2025, con un risparmio del 12%. Ancora più marcato il calo nei quattro comuni della Bassa Mesolcina e della Calanca serviti da SES, dove la diminuzione toccherà i 365 franchi, pari al 22%.
La fattura dell’elettricità continuerà a basarsi sulle quattro voci tradizionali – utilizzo della rete, fornitura di energia, prestazioni a enti pubblici e tasse – ma dal 2026 comparirà una nuova componente: la tariffa di misurazione, pensata per coprire i costi dei contatori e rendere le bollette più trasparenti e comparabili a livello nazionale.
Prezzi in discesa - Nonostante le sfide legate all’espansione del fotovoltaico, all’uso crescente di sistemi di accumulo e alla gestione di un territorio complesso, SES annuncia una riduzione sia della parte fissa che della tariffa di trasporto. Un risultato ottenuto grazie a investimenti mirati e a una gestione più efficiente delle infrastrutture.
Anche la voce legata ai servizi generali di sistema – i costi sostenuti da Swissgrid per l’equilibrio tra produzione e consumo sulla rete nazionale – sarà meno onerosa, mentre la “riserva di energia elettrica” verrà conteggiata sotto la categoria tasse.
Energia meno cara - Il capitolo più atteso riguarda la fornitura di energia, che scenderà del 18% in Ticino e addirittura del 35% nei Grigioni. A determinare il calo sono stati la strategia di approvvigionamento, l’andamento favorevole dei mercati dopo le turbolenze del 2022 e l’importante contributo delle centrali idroelettriche di proprietà SES.
Tributi in leggero aumento - Se da un lato scendono i costi di rete e di energia, dall’altro aumentano leggermente le componenti legate a tasse e tributi comunali, cantonali e federali. L’incremento è legato all’inserimento della “riserva di energia elettrica” tra le imposte e al nuovo supplemento per i costi solidali della rete di trasmissione.
Nel complesso, però, le famiglie possono tirare un sospiro di sollievo: il prezzo medio al chilowattora sarà più basso, e la tendenza al ribasso, avviata dopo gli anni critici della crisi energetica, sembra destinata a proseguire.