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Ma si sente davvero tutto questo casino? Il video

Una famiglia con un ricorso sui rumori blocca completamente gli eventi alle cave di Arzo. Estate a rischio e popolazione scocciata.
Ma si sente davvero tutto questo casino? Il video
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Ma si sente davvero tutto questo casino? Il video
Una famiglia con un ricorso sui rumori blocca completamente gli eventi alle cave di Arzo. Estate a rischio e popolazione scocciata.

ARZO (MENDRISIO) - La Soleggiata di Arzo bloccata da un ricorso a causa del rumore. A inoltrarlo, dapprima al Comune di Mendrisio e poi al Consiglio di Stato, una famiglia benestante di Tremona. Ma come è possibile che un evento che si tiene in mezzo alla natura, lontano dalle abitazioni, possa dare così fastidio? 

L'audio verso l'alto – Nathan Bätscher, co-fondatore de La Soleggiata, spiega: «La manifestazione solitamente si svolge durante tutto il mese di luglio nella zona dei bagni imperiali. La musica proviene dal palco. Nonostante il luogo sia immerso nel verde, l'audio va verso l'alto e si sente così in sottofondo nei paesi limitrofi come Meride, Tremona e Arzo». 

«Vado a letto e non sento più nulla» – D'accordo. Ma in che modo si sente? Tio.ch l'ha chiesto direttamente agli abitanti della regione. «Io a Tremona sento un sottofondo di musica quando sono nella mia corte – dice Samanta –. Poi però a una certa ora vado a letto, chiudo le finestre, mi addormento e non sento più nulla». 

«Manifestazioni da sostenere» – La signora Daniela abita a Meride. «Di rumore – annota – io non ne sento durante gli eventi alle cave. Zero». «Io abito ad Arzo – aggiunge Federica –. Sostengo queste manifestazioni. Non mi danno assolutamente fastidio». 

«Più tolleranza» – Il signor Fernando vive a Tremona. Proprio come la famiglia che ha inoltrato il fatidico ricorso. «Questa famiglia – sospira – dovrebbe essere un po' più tollerante». «Abito nella zona sopra le cave – aggiunge, invece, Mattia –. Se c'è un evento sicuramente un po' di sottofondo si sente. Ma non è fastidioso». 

«Magari ci sono zone in cui la musica si sente di più» – Sempre a Tremona incontriamo Ines a spasso col suo cagnolino. «Non sento alcun rumore. E anche se sentissi musica durante l'estate, non mi creerebbe problemi. Però penso anche che ci sono zone in cui magari la musica si sente di più». 

Effetto sospensivo che preoccupa – Il problema non è solo il blocco della Soleggiata, che per quest'anno ha già trovato una sistemazione provvisoria nella zona di San Martino. Il ricorso blocca infatti tutti gli eventi delle cave di Arzo che in estate sono parecchi. «Il ricorso in sé – spiega Paolo Danielli, capo del Dicastero cultura di Mendrisio – è un diritto dei cittadini. A preoccuparci è l'effetto sospensivo concesso dal Consiglio di Stato. Di fatto blocca tutta la programmazione estiva alle cave di Arzo». 

Si guarda già all'anno prossimo – Il municipale spera che la questione si risolva in tempi brevi in modo da salvare perlomeno gli eventi da inizio agosto in poi. Ma intanto i giorni passano. «In accordo con gli organizzatori abbiamo già deciso di spostare La Soleggiata nella zona di San Martino. Noi speriamo che questo spostamento possa aiutare a sbloccare, almeno in vista dell'anno prossimo, la situazione. L'idea è quella di capire e delimitare i criteri per potere riorganizzare una stagione alle cave di Arzo».   

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COMMENTI
 

Il_Moralizzatore 3 mesi fa su tio
Il caso del ricorso contro La Soleggiata, pur formalmente legittimo, appare emblematico di una dinamica ormai troppo frequente: pochi, spesso economicamente privilegiati, riescono a imporre le proprie preferenze individuali a discapito di intere comunità. Qui non si tratta solo di una questione acustica, ma di una frattura culturale e sociale che attraversa il nostro territorio: quella tra un Ticino vivo, giovane, creativo e inclusivo, e un Ticino sempre più ritagliato su misura per una minoranza agiata, desiderosa di quiete assoluta e controllo dello spazio circostante. In nome di un’interpretazione rigida e proprietaria del territorio, si rischia di marginalizzare le iniziative culturali dal basso, che invece rappresentano l’anima e il futuro del Cantone. È paradossale che manifestazioni che animano spazi periferici e rafforzano la coesione sociale vengano fermate da chi, pur vivendo immerso nella natura e nel privilegio, percepisce ogni attività comunitaria come un disturbo. Questa vicenda, se letta nel più ampio contesto di un Ticino che fatica a trattenere i giovani e a offrire modelli di sviluppo più equilibrati, dovrebbe sollecitare una riflessione seria: vogliamo un territorio vivo, dinamico, aperto al futuro, o un Cantone-museo, silenzioso e sorvegliato, che privilegia pochi a scapito di molti? Nel resto della Svizzera, realtà come quelle delle cave di Arzo vengono valorizzate come beni comuni da far vivere, non come teatri di conflitto tra diritto e privilegio. Sarebbe auspicabile che anche il nostro Cantone si riallineasse a una visione più armonica del bene pubblico, dove la cultura non sia un favore concesso, ma una parte essenziale della vita collettiva.

Pipistrello 3 mesi fa su tio
Risposta a Il_Moralizzatore
Tu vuoi dire che un Ticino vivo, giovane, creative e inclusivo si basa esclusivamente su chi fa più rumore? Che dopo l'evento ci vuole una colonna di gente che va raccogliere tutta l'imondizia che viene lasciata in giro? Gente che mette a posto tutto il vandalismo? Vieni sicuramente da me a togliere l'urina lasciata sul muro e le feci ingiro per le contrade. Non parlando delle vomitate, o delle bottiglie/cartoni sotto il telone della barca. Se questa è la tua vision del Ticino, andiamo proprio bene. Vedo regolarmente gruppi di giovani che arrivano con un infinita di pacchi di birra alle feste. Il Ticino fatica a trattenere i giovani perché con 80'000 frontaliere non hai una chance di avere dei salari corretti e che puoi vivere. Nel resto della Svizzera realtà come quelle delle cave di Arzo hanno lo stesso problema come a Arzo. La gente è stufa di avere sempre più chaos. Il bene pubblico è proprio pubblico e deve essere per tutti, vuol dire che il festaiolo accetti certi limiti come il residente deve accetare il festaiolo. Al momento mi sembra che il pendolo va estremamente verso il festaiolo. I altri non interessano.

Il_Moralizzatore 3 mesi fa su tio
Risposta a Pipistrello
La sua osservazione pone una questione reale, su cui non si può sorvolare: ogni attività pubblica, soprattutto quando coinvolge un grande afflusso di persone, deve essere compatibile con il rispetto degli spazi, dei residenti e dell’ambiente. Inciviltà, sporcizia e vandalismi non sono mai giustificabili, e chi organizza eventi ha la responsabilità di prevenirli e gestirli adeguatamente. Su questo, non ci possono essere ambiguità. Tuttavia, vorrei sottolineare che la mia riflessione non voleva in alcun modo esaltare l’eccesso o il disordine, bensì richiamare l’attenzione su un principio più ampio: quello dell’equilibrio tra interessi individuali e bene collettivo. Quando una sola famiglia benestante riesce a sospendere una stagione culturale intera – in un luogo isolato, con impatto sonoro minimo e apprezzato dalla maggior parte della comunità locale – è lecito chiedersi se non vi sia un problema di disparità nella rappresentanza degli interessi. Il “Ticino giovane, creativo e inclusivo” che auspicavo non si fonda sul rumore, ma sull’accesso equo agli spazi pubblici e alla cultura. La vivacità culturale non può essere ridotta a "birre e vomito", così come il diritto alla tranquillità non può diventare un veto permanente alla vita collettiva. Il bene pubblico, come giustamente lei osserva, appartiene a tutti: ma proprio per questo, non può essere definito secondo la sensibilità esclusiva di chi ha più voce, più risorse o più strumenti legali a disposizione. Infine, condivido con lei la preoccupazione per l’economia del Cantone e la difficoltà per i giovani nel trovare condizioni di vita dignitose. Ma anche questo problema – la precarietà, l’esodo verso la Svizzera interna, l’erosione del senso di appartenenza – non si risolve con il silenzio, bensì creando spazi di partecipazione, espressione, dialogo e responsabilità condivisa. Solo così il bene pubblico sarà davvero di tutti.

Swissabroad 3 mesi fa su tio
Risposta a Pipistrello
Quanto espresso da Il Moralizzatore ha tutto il mio sostegno, contrariamente a quanto invece scrive lei sig. Pipistrello (il nome è un indizio). Trovo inoltre quanto scritto dal Moralizzatore degno di una riflessione da parte di tutti e faccio un plauso per la maniera nella quale è stato redatto, ossia in un italiano forbito e ineccepibile sotto ogni forma. Da qui si può anche dedurre l'elevato quoziente intellettivo che, ahimè, non riscontro in altri utenti che qua dentro si dilettano.

Fanti 3 mesi fa su tio
Risposta a Swissabroad
…l’abito non fa il monaco…

Pipistrello 3 mesi fa su tio
Risposta a Swissabroad
Mi spiegi che indizio è il mio nikname? Preferisce mezzarat o ratatagnöla o magari Fledermaus, forse anche la chauve-souris? Non ho bisogno del suo sostegno. Und da Sie mir mein italienisch ankreiden schreibe ich jetzt auf Deutsch, meine Muttersprache. Selbstvertändlich erwarte ich von Ihnen eine korrekte, fehlerlose und in perfektem Deutsch geschriebene Antwort. Ich würde noch eine Antwort auf Französisch akzeptieren, selbstvertändlich auch diese fehlerlos und perfekt. Züritüüsch wird nicht akzeptiert, denn ich bin kein Zürcher.

Swissabroad 3 mesi fa su tio
Risposta a Pipistrello
Es tut mir Leid Hrn Pipistrello aber ich wusste nicht, dass Sie Deutsch als Muttersprache sind. Und, auf jeden Fall, ich habe nur gesagt, dass Hr Moralizzatore auf perfekt und elegant Italiniesch geschrieben hat. Besser als viele Journalisten... In ogni caso non mi sembra di averla offesa per quanto espresso, ho invece dato risalto a come il sig. Moralizzatore ha esposto i suoi pensieri. In un italiano che, a memoria, non mi sembra di aver mai letto su questo blog. Il riferimento al Nickname Pipistrello era ironico (spiace non l'abbia colta l'ironia), e mi riferivo al fatto che un pipistrello è un tipo "solitario", che vive nelle grotte e di notte senza quindi relazionarsi come fanno altri animali. Lei stesso mi pare sia abbastanza defilato sotto il punto di vista sociale. Ma magari mi sbaglio. Buona serata. PS. I can also answer you in English despite It's not my mother tongue or si vuos voulez (ou préférez) aussi en français, une langue latine que j'aime beaucoup.

Swissabroad 3 mesi fa su tio
Risposta a Il_Moralizzatore
Non vi è altro da aggiungerei, direi, a questo scritto. Contiene tutto quello che insindacabilmente, a mio avviso, si deve tener conto in situazioni del genere. Châpeau.

Pipistrello 3 mesi fa su tio
Risposta a Il_Moralizzatore
Herr Moralizzatore, da mein italienisch kritisiert wurde schreibe ich jetzt in meiner Muttersprache. Als Tessiner, in Mendrisio geboren aber in Basel aufgewachsen und über 40 Jahre gelebt, ist Deutsch, nach dem Tessinerdialekt, meine Muttersprache. Ich bin auch für Kultur, leider ist meine Erfahrung, was Feste betrifft, genau dies. In Melide wurde nach einem Dorffest die Swissminiatur verwüstet. In Mendrisio stellen viele Besitzer von Innenhöfen diese dem Winzerfest nicht mehr zur Verfügung. Der Grund? Zu viel Vandalismus. Ich kenne Arzo, habe selber Marmor von Arzo zu Hause, diejenigen die Einsprache erheben kenne ich nicht und weiss auch nicht, ob es bessere sind. Ich habe nichts gegen Feste, dennoch muss man doch ehrlich sein, der Lärmpegel ist in den letzten Jahren gestiegen. Jeder der heutzutage auf der Bühne singt hat einen Verstärker, dieser wird oftmals missbraucht. Wenn in Bissone-Lido eine Party steigt, kann man in Carona mitfeiern. Wenn oberhalb von Brusino, im Wald, eine offizielle oder inoffizielle Party steigt dröhnt es von Morcote bis Melide. Beim Winzerfest in Mendrisio versucht jeder Hof/Stand lauter als der andere zu sein. Geht es hier noch um Kultur? Kultur ist nicht nur Lärm. Das Mendrisiotto hat einiges an Kultur zu bieten, Kultur, dass für alle zugänglich ist. Z.B. Fossilienmuseum Meride, Parco archeologico Tremona, Kunstmuseum Mendrisio, Museo Vincenzo Vela Ligornetto, Pinacoteca Züst Rancate o il Max Museum in Chiasso. Wieso kann man die Feste, die ja auch für Alle sind, nicht etwas respektvoller für alle gestalten? Es geht nicht darum, dass man diese Feste nicht abhält, aber man sollte sie so gestalten, dass sie für alle erträglich sind. Derjenige der nicht zum Fest gehen kann, sondern früh zu Arbeit muss hat auch das Recht etwas Ruhe zu haben. Würde manchmal etwas weniger Lautstärke und ab einer gewissen Uhrzeit keine Musik mehr machen dem Fest wirklich schaden? Ich glaube nicht.

Il_Moralizzatore 3 mesi fa su tio
Risposta a Pipistrello
Purtroppo non parlo tedesco, quindi mi sono affidato a una traduzione. Spero che abbia colto correttamente lo spirito delle sue parole. Detto ciò, capisco che le sue osservazioni nascano da esperienze personali frustranti e non le metto in dubbio: l’inciviltà, il degrado e la mancanza di rispetto per gli spazi pubblici non sono mai tollerabili. Su questo punto, penso siamo perfettamente d’accordo. Nessuna iniziativa culturale – per quanto valida – può giustificare vandalismi o mancanza di cura verso il territorio. Tuttavia, non possiamo neppure ridurre la riflessione su eventi come La Soleggiata a qualche bottiglia lasciata per terra o al comportamento discutibile di alcuni partecipanti. Il problema non è “chi fa più rumore”, ma chi può decidere, da solo, cosa è accettabile o meno per un’intera comunità. La questione è di equilibrio tra diritti: diritto al riposo, certamente, ma anche diritto a incontrarsi, esprimersi, vivere lo spazio pubblico in modo condiviso. La recente decisione del Consiglio di Stato va in questa direzione: riconoscere entrambe le esigenze – quella dei ricorrenti e quella della comunità – e cercare una mediazione. Gli eventi si faranno, ma con una moderazione ulteriore del volume e dell’orario. Questo è il tipo di compromesso che può davvero tutelare il bene comune. Mi dispiace se ha percepito le mie parole come una difesa incondizionata del caos. Non è così. Penso che serva più cultura, ma anche più responsabilità. Un evento ben organizzato può essere rispettoso dell’ambiente e delle persone. E può portare anche a un miglioramento della qualità di vita, se concepito non come una “scusa per fare rumore”, ma come occasione di socialità, partecipazione e senso di appartenenza. Dire che il Ticino fatica a trattenere i giovani solo per via dei salari e dei frontalieri è sicuramente parzialmente vero. Ma anche il vuoto culturale, la mancanza di spazi di espressione, il timore del cambiamento contribuiscono a creare un clima respingente. Infine, un’osservazione su quello che ha detto: sì, anche il festaiolo deve accettare dei limiti. Ma deve farlo in dialogo, non sotto minaccia di chiusura. Altrimenti, quello che chiamiamo "bene pubblico" rischia di diventare un bene condizionato dal potere di pochi.

Pipistrello 3 mesi fa su tio
Risposta a Il_Moralizzatore
Lei non mi ha offesio neanche un po. L'unico in questo blog che ha preso un tono offensivo è Swissabroad. Io concordo con lei, ci sono tanti punti che interferiscono in questo tema. Mio padre inizio anni 70 è emigrato a Basilea perche in Ticino non vedeva il suo futuro lavorativo. 50 anni dopo, i giovanni hanno lo stesso problema e in più altri. Ho colleghi di lavoro, 25 enni, che hanno ricevuto la scelta di perdere il posto o ad andare a nord del gottardo. Io se perdo il posto in Ticino non ho nessuna chance di trovare qualcosa allo stesso livello. Con più di 50 anni è dura d'appertutto. Oggigiorno per potere iniziare un dialogo prima si deve lanciare minacce di chiusura. Troppi privati che pensano unicamente a se, ma anche troppi municipi/municipali che pensano solo ai sponsor che rappresentano. Questo fa si che un dialogo allo stesso livello è molto difficile. Questo è peccato. Tutti dovrebbero pensarci, chi lancia certe minacce ma anchi i municipi dovrebbero pensare che rappresentano la popolazione e non i interessi di xy. Io mi sento ticinese e basilese. Parlo entrambi i dialetti. E passavo tutte le mie vacanze dai nonni in Ticino. Posso anche dire che i problemi legati alle feste ci sono anche a nord. L'unica differenza è, che paragonato al Luganese/Mendrisiotto hanno ancora un po più di spazio.

Pipistrello 3 mesi fa su tio
Capisco bene Fanti. Io è 55 anni che sono a Melide. Le feste ci sono sempre state, questo è esato. Ma!!!! Nei ultimi 15 anni il chaos è aumentato. Prima c'era una bandella, adesso sono dei Openair veri e propri. Più di 85/90 db fino alla 1 di notte. Questo non è corretto, perche chi vive, paga le tasse e deve andare a lavorare è obbligato a chiudere le finestre quando fuori a mezzanotte ci sono ancora quasi 30° Gradi? È proprio neccessario che le feste siano sempre delle discotece al aperto? E bello fare chaos tutta la sera e poi rientrare a casa nella tranquillità. Dopo scrivere nei blog che si deve avere tolleranza. Magari si potrebbe avere la tolleranza al incontrario. Oggigiorno tutte le band lavorano con l'eletronica, si può abbassare il volume e, per esempio, la musica alle 23h finisce. Sembra che conta solo il diritto di chi festeggia. Mi viene voglia di guardare dove certa gente abita, e poi andarci alle 3 di mattina con una Guggen a fare allenamento fino alle 8 per un paio di giorni consecutivi. Poi voglio vedere tutti festaioli come reagiscono.

Fanti 3 mesi fa su tio
Risposta a Pipistrello
Grazie Pipistrello☺️

andrea28 3 mesi fa su tio
Non so per quale motivo vi sia stato un ricorso, se per il rumore, o per un torto subito o altro. Le feste di Arzo sono molto belle ma, prima di giudicare chi ricorre, bisogna sentire le due campane e anche chiedersi se la zona é idonea a manifestazioni: Norme di attuazione del PR: Art. 48 Zona delle cave Ca Questa zona comprende il mappale 786 (di proprietà del Patriziato di Arzo) e alcuni piccoli fondi limitrofi che sono interessati direttamente o indirettamente alle attività estrattive. Ritenuto che l'area si trova all'interno del comprensorio protetto del "Monte San Giorgio", le varie utilizzazioni previste dovranno tener conto anche degli interessi generali di protezione della natura e del paesaggio. - La zona è suddivisa, secondo i vari obiettivi che s'intendono perseguire, in: - Zona con possibilità d'estrazione di marmi ornamentali; - Zona di lavorazione e di deposito; - Zona di frantumazione e deposito degli inerti; - Area degli insediamenti collaterali. Il grado di sensibilità (art. 43 OIF) stabilito per la zona è il III. -il grado di sensibilità III nelle zone in cui sono ammesse aziende mediamente moleste, segnatamente le zone destinate all’abitazione e alle aziende artigianali (zone miste) e quelle agricole;

IoMeMoi 3 mesi fa su tio
Anche da me in paese le feste estive si sentono, e non poco, ma per poche sere all'anno che c'è qualcosa, mica mi lamento! Un amico di Mendrisio, che abitava in zona Sagra, quei giorni li prendeva di vacanza....qui vincono i cash della famiglia benestante, se il ricorso fosse partito da qualcuno del ceto medio o meno, non avrebbero nemmeno aperto la busta.

Fanti 3 mesi fa su tio
Risposta a IoMeMoi
Quindi tutti gli interessati tutto il mese di luglio va altrove?🤔 E chi Non ha questa possibilità?

Fanti 3 mesi fa su tio
Risposta a IoMeMoi
Ma per favore collegare il cervello prima di criticare 😡

Pipistrello 3 mesi fa su tio
Risposta a IoMeMoi
Quando da meta giugno fino a meta agosto hai 2 finesettimana su 4 con delle feste ne devi prendere di vacanza. Quando la festa è a 100m di distanza ti voglio vedere. Fuori di notte hai ancora più di 25 gradi e devi avere le finestre chiuse per avere un po di "silenzio". Ti mettono i bassi che fanno tremare il muro. Devi andare a lavorare ma riesci a dormire solo dopo le 2h. Penso a chi deve girare con un furgoncino, camion o bus, che spasso. Dormire solo qualche ora e fare la giornata senza fare incidenti. Grazie fare un versamento sul mio conto in banca, cosi che ogni volta che è necessario mi prendo una stanza in un albergo altrove!

Swissabroad 3 mesi fa su tio
Risposta a Fanti
E soprattutto leggere più frequentemente per poi potersi esprimere in un italiano decente 😁

Fanti 3 mesi fa su tio
Facile criticare quando non sei del posto👏🏼👏🏼👏🏼

Fanti 3 mesi fa su tio
Premessa: chi sceglie di andare a vivere all’infuori dei centri urbani, è perché desidera una qualità di vita tranquilla, usufruendo degli spazi esterni in pace, arieggiando di notte i locali senza obbligo di chiusura, per potersi garantire una qualità del sonno ottimale. Abito a Tremona di fronte alle cave di marmo. Vi posso garantire che il frastuono degli eventi musicale è molto fastidioso. Rende impossibile anche solo una cena fra amici in giardino. E esaspera chi al mattino inizia presto il lavoro.

Swissabroad 3 mesi fa su tio
Risposta a Fanti
Ecco Tremona...la Rimini del Mendrisiotto 🤣. Appunto, hai 360 giorni di nulla e serenità, per cinque sere puoi magari anche tollerare il frastuono incredibile che viene generato dalla festicciola ?

Zico 3 mesi fa su tio
Risposta a Fanti
Non dimenticare di chi va a vivere nelle valli e poi si lamenta dei campanacci delle mucche. Come a Muggio. Gente che non ha nulla da fare se non insediarsi e pretendere che sia la gente che da sempre abita lì a cambiare le abitudini.

pag 3 mesi fa su tio
Risposta a Fanti
quello che cerca uno che va a vivere in un luogo isolato e' un suo problema, nn c'e' nessuna regola scritta a riguardo, dove si puo o nn si puo festeggiare o suonare etc.... pero' quandi questi che si lamentano vanno a godersi la vita e la musica altrove, quello va bene? nn pensano che ci sia qualcuno che vive anche li e che sopporta senza rompere le scatole?

Golf67 3 mesi fa su tio
Risposta a Swissabroad
Un paio di minuti di applauso!

Fanti 3 mesi fa su tio
Risposta a Swissabroad
…14 giorni in luglio si Soleggiata senza il resto… 😡

Swissabroad 3 mesi fa su tio
Risposta a Golf67
Grazie 👏...ma non troppo forti altrimenti disturbi il sonno dei residenti di Tremona Beach

La verità 3 mesi fa su tio
Ticino = paese per vecchi

chiodone50 3 mesi fa su tio
Tappi auricolari e il problema è risolto

Pipistrello 3 mesi fa su tio
Risposta a chiodone50
Cuffie bluetooth per chi va ai concerti, invece di fare uscire la musica via i box fare un sistema con cuffie. Oggigiorno tutti ne hanno.

ziodighel 3 mesi fa su tio
Anziché stracciarsi le vesti gridando all’intolleranza chiniamoci per coerenza anche sul fatto di come il municipio pianifica le zone dedicate alle attività ricreative. Mendrisio, la cui gestione non brilla certamente per linearità ed efficienza nella pianificazione territoriale, é zeppa di queste contraddizioni. É poi scontato che chi i sente leso nei suoi diritti faccia capo a ciò che il sistema offre per tutelarsi. Ma il problema sta a monte.

Fanti 3 mesi fa su tio
Risposta a ziodighel
Perfettamente d’accordo. Non parliamo poi della sicurezza sulla strada cantonale la maggior parte delle volte NON è garantita…e chi più ne ha più ne dica…si potrebbe scrivere un libro.

ziodighel 3 mesi fa su tio
Risposta a Fanti
Iniziamo dallo skate park? 😂

Ginotto 3 mesi fa su tio
Se anche qualcuno di Piazza Grande si lamentasse per il rumore dei concerti di Moon & Stars, pensi davvero che fermerebbero tutto? Ma va’, col pubblico che arriva a frotte da oltre Gottardo e i soldi che girano, puoi anche urlare dalla finestra: al massimo ti chiudono dentro.

Jana 3 mesi fa su tio
Risposta a Ginotto
La gente arriva a frotte da ogni dove, mica solo da oltre Gottardo. E trovo sia normale che se vivi in città devi adattarti alla vita caotica e rumorosa di una cittadina che vive di turismo, soprattutto d'estate. I soldi poi fanno comodo a tutti, ai commercianti, al settore pubblico. Se a qualcuno piace la tranquillità può andare a vivere in luoghi meno attivi. Naturalmente tollerando qualche serata di festa in zona. Come si fa a reclamare sempre per tutto? E, soprattutto, perché per i lamenti di qualche mela marcia che dovrebbe farsi due domande e andare da unl bravo, si ferma una festicciola che piace a tutti? Non riesco a capirlo.

Golf67 3 mesi fa su tio
Nome e cognome tedesco..Spero di non sbagliarmi, ma potrebbe essere il classico pensionato che decide di venire a vivere al sud perchè a casa sua non va più d'accordo con il vicinato e così trova un altro posto dove volersi imporre. Non sarebbe ne il primo ne l'ultimo. Se ci sono ancora veri politici e magistrati (se sono loro ad accogliere e verificare il ricorso), allora è proprio in questi momenti che devono farsi sentire e rimandare al mittente questi ricorsi o reclamazioni.

Jana 3 mesi fa su tio
Risposta a Golf67
Non importa chi è che rogna, basterebbe non dargli corda. Di gente fuori di testa ce n'è ovunque e di ogni dove...

Golf67 3 mesi fa su tio
Risposta a Jana
Vero..e bisognerebbe tornare ai vecchi tempi. Purtroppo però deriva tutto dalla "famosa" democrazia dove viene dato a tutti il diritto di...rompere le scatole.

Zico 3 mesi fa su tio
Perchè non si può pubblicare il nome della famiglia ( noto in tutta la regione ) e soprattutto il nome del funzionario che ha accettato il ricorso dando l'effetto sospensivo? E con quale motivazione il funzionario ha acconsentito? Da quando l'interesse privato va a scapito di quello pubblico.?

Nonna Sintetica 3 mesi fa su tio
Da che mondo e mondo, purtroppo, è impossibile mettere d'accordo tutti. Lo viviamo ogni giorno in ogni situazione di vita quotidiana, dalle piccole questioni a quelle, ahimé, più gravi. Ognuno pensa al "suo orticello" e fa di tutto per far valere le proprie ragioni. Sarebbe bello poter condividere insieme più tolleranza (chi organizza eventi lo fa già, perché deve sottostare ai vari regolamenti); magari condividendo insieme l'evento (chi più, chi meno) gustandosi l'atmosfera estiva della musica all'aperto, che è uguale per tutti, ma che scatena emozioni differenti per ognuno. Possiamo farcela...

AleCrisp 3 mesi fa su tio
a me sembra veramente molto strano che questi signori che hanno presentato ricorso oggi senta la musica cosi tanto da fermare tutto. Anche perché l'anfiteatro delle cave di Arzo e un progetto voluto ed eseguito dal 2017, quindi non è una cosa improvvisata e buttata là con una piccola approvazione da parte del Municipio, ma è un vero e proprio progetto di riqualifica. Peccato, penso che sia un bel danno per la popolazione locale.

Rigel 3 mesi fa su tio
Risposta a AleCrisp
La tolleranza questa sconosciuta...

Jana 3 mesi fa su tio
In estate eventi musicali ci sono sempre e un po' dappertutto, se non perdura mesi e mesi non vedo il problema. Sono una persona che dorme male, poco e che purtroppo si sveglia per ogni cip, però se non è proprio un caos sotto la finestra della camera da letto, per la felicità degli altri, si tollera. Non esistiamo solo noi. Vivi e lascia vivere, con buonsenso e educazione. Anzi, si vada a festeggiare insieme agli altri ogni tanto.

Swissabroad 3 mesi fa su tio
In un paese sonnolento come la Svizzera ogni piccolo evento, ogni piccolo suono diventa qualcosa di insopportabile. Grado di tolleranza zero e grado di capacità di prendere la vita con leggerezza zero. Sarà perché sono emigrato e da anni oramai mi sono abituato agli standard italiani ma almeno qui la gente apprezza e anzi partecipa attivamente ad eventi e sagre locali. E la tolleranza è mediamente alta. La vita è una, abbiamo tempo in eterno per stare in silenzio tre metri sotto terra...

Jana 3 mesi fa su tio
Risposta a Swissabroad
Sempre sto confronto con gli italiani? Là hanno abitudini che qui non sempre piacciono e va benissimo così, ogni paese va rispettato per le sue peculiarità e per il proprio bagaglio culturale. Io non sopporterei il caos italiano e va bene così. Chi ti dice poi che chi ha bloccato tutto non sia proprio italiano? Non sarebbe strano, ne conosco di intolleranti. A me piace il silenzio e la pace, la tranquillità del mio paese. Però amo anche ogni tanto un evento simpatico e in estate si tollera tranquillamente, perché è bello che soprattutto i giovani possano divertirsi. Quindi basterebbe il buon senso. E se abiti in Italia significa che là ti trovi meglio, no? Perché però criticare tutta la Svizzera solo perché preferisci un altro stile di vita? Non siamo tutti uguali.

Rigel 3 mesi fa su tio
Risposta a Jana
Ma perché ne fate sempre una questione di bandiera? Tutto il mondo è paese....

Swissabroad 3 mesi fa su tio
Risposta a Jana
Faccio una precisazione. Ho fatto il confronto con l'Italia perché ci vivo da anni e sono emigrato dalla Svizzera per "amore" e motivi familiari, non perché "mi trovo meglio" (anche se di fatto ci sto bene, vivo in Emilia, una regione dove la gente è ospitale e soprattutto piena di ironia e voglia di vivere). Non posso fare un paragone con la Nuova Zelanda o il Botswana... Io da svizzero mi sono permesso di fare delle comparazioni, tutto qua. Poi amo la Svizzera per molte altre cose, ma sotto l'aspetto tolleranza e "voglia di divertirsi" siamo messi maluccio.

pag 3 mesi fa su tio
Risposta a Jana
Di la' avranno abitudini che nn piacciono a qualcuno ma quando ci vanno gli Svizzeri in vacanza se le godono e si divertono, Poi tornano a casa e magicamente gli da fastidio tutto.

Swissabroad 3 mesi fa su tio
Risposta a pag
Arguta osservazione 😊👌

Jana 3 mesi fa su tio
Risposta a Swissabroad
Forse non sei stato oltre Gottardo, là la voglia di divertirsi non manca mai. Sono solo ridicoli stereotipi...

Swissabroad 3 mesi fa su tio
Risposta a Jana
Oltre Gottardo ci ho pure vissuto per un breve periodo. Sì Zurigo, Losanna...ma in certi paesi medio piccoli è una noia mortale. Che ci sta per carità...però la tolleranza è pari a zero.

Elia1101 3 mesi fa su tio
Gente frustrata …

Jana 3 mesi fa su tio
Risposta a Elia1101
Infatti!
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