SNL si difende: «Siamo bersaglio di attacchi che compromettono la serenità dei lavoratori»

La società di navigazione sminuisce le dichiarazioni seguite all'incontro tra sindacati e lavoratori: «Illazioni. Le denuncia? Ben venga, farà chiarezza»
La SNL prende posizione, infine, in seguito alle affermazioni emerse durante l’incontro con il personale e le dichiarazioni diffuse in mattinata dai sindacati SEV, Unia e OCST, relative a tutta una serie di lacune (respinte al mittente) identificate in seno alla Società di navigazione.
La SNL, prima di tutto, sminuisce la portata dell'incontro tra sindacati e lavoratori: «Non ci risulta essere un’assemblea del personale», viene sottolineato riferendo della partecipazione «di una ventina di persone rispetto agli oltre 100 collaboratori in forza al Gruppo».
Quindi la Società si difende dalla «campagna mediatica condotta attraverso comunicati – anonimi e non – contenenti affermazioni denigratorie e illazioni che ledono non solo l’immagine dell’azienda, ma anche quella dei suoi collaboratori compromettendone la serenità».
In riferimento alla gestione della cassa pensione, SNL accoglie positivamente la denuncia all’Autorità di vigilanza delle casse pensioni di Zurigo: «Il confronto con l’autorità competente permetterà di chiarire in modo oggettivo e trasparente l’operato della società e della cassa attuale, su cui, a oggi, non emergono elementi di irregolarità».
Per quanto concerne il rispetto della Legge sulla durata del lavoro (LDL), SNL sottolinea di operare nel rispetto delle normative vigenti, come richiesto a ogni azienda del settore del trasporto pubblico e turistico. «La gestione di questi aspetti, che la Direzione di SNL non ritiene necessario condividere con il SEV, avviene in costante coordinamento con il regolatore e con le autorità competenti». «Purtroppo - viene precisato -, i rapporti con le tre organizzazioni sindacali menzionate versano attualmente in una fase di profondo deterioramento. Il dialogo risulta di fatto interrotto a causa della scelta, da parte sindacale, di privilegiare l’esposizione mediatica rispetto al confronto diretto pacato e costruttivo».