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LUGANO

Uno sportello remoto (e digitale) per Pambio-Noranco?

La proposta di Andrea Sanvido (Lega) dopo la chiusura del Puntocittà del quartiere lo scorso gennaio.
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Uno sportello remoto (e digitale) per Pambio-Noranco?
La proposta di Andrea Sanvido (Lega) dopo la chiusura del Puntocittà del quartiere lo scorso gennaio.

LUGANO - La decisione del Municipio di Lugano di chiudere il Puntocittà di Pambio-Noranco dal 1° gennaio 2025 ha sollevato alcune perplessità tra i cittadini e la politica locale.

A chinarsi sulla questione è il consigliere comunale leghista Andrea Sanvido, che con un’interpellanza propone una soluzione alternativa «veloce, semplice ed efficace» per garantire continuità nei servizi offerti alla popolazione.

Il Municipio ha motivato la chiusura con ragioni di risparmio e una bassa affluenza allo sportello – circa 8-10 operazioni al giorno, principalmente notifiche di arrivo e partenza, certificati e vendita di sacchi dei rifiuti. Tuttavia, secondo Sanvido, la soppressione del servizio fisico rischia di penalizzare in particolare «coloro che hanno maggiori difficoltà a spostarsi verso altri quartieri».

La proposta è chiara: introdurre un Puntocittà da remoto, sfruttando tecnologie già disponibili:«Tutti i servizi potrebbero continuare ad essere svolti senza alcuna difficoltà», afferma Sanvido. L’idea è quella di installare una postazione nello stesso luogo dove si trovava lo sportello fisico, consentendo l’interazione in tempo reale con un operatore, proprio come se si fosse di fronte a uno sportello tradizionale.

Una delle innovazioni del servizio sarebbe l’assenza di dispositivi complessi per l’utente: «Gli anziani o i cittadini meno digitalizzati… potrebbero interagire in modo naturale e tradizionale solo con l’operatore e il geniale passacarte bidirezionale», spiega Sanvido, sottolineando l’importanza dell’inclusività.

Il consigliere tiene anche a precisare che questa soluzione non andrebbe a intaccare l’organico comunale: “Non si andrebbe a licenziare alcun dipendente, ma si riadatterebbe il suo ruolo a qualcosa di nuovo al passo con i tempi.”

Oltre a offrire un’alternativa moderna ed efficiente, l’interpellanza suggerisce che in futuro questo tipo di sportello potrebbe ospitare anche altri servizi o enti, creando sinergie e ampliando l’offerta per i cittadini. «Una volta installato per la propria funzione di Puntocittà, non è escluso che si possa arricchire di contenuti e aziende che utilizzano la medesima infrastruttura», si legge nel testo.

Infine, Sanvido rivolge tre domande al Municipio:

    1. È disponibile a testare questa tecnologia per un periodo sperimentale?
    2. Se il progetto si rivelasse efficace, il Municipio valuterebbe un’estensione ad altri quartieri?
    3. È ipotizzabile ampliare in futuro l’infrastruttura anche ad altri servizi pubblici e privati?
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