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LUGANO

Tour di auto sportive, un intervento di polizia indigesto

Cosa è successo durante il tour della Japan Style Ticino? Gli organizzatori lamentano un'ostilità esagerata, ma la Polizia conferma: «Molte segnalazioni per rumori eccessivi».
SchumyPhotography
Tour di auto sportive, un intervento di polizia indigesto
Cosa è successo durante il tour della Japan Style Ticino? Gli organizzatori lamentano un'ostilità esagerata, ma la Polizia conferma: «Molte segnalazioni per rumori eccessivi».

LUGANO - Una sgasata di troppo oppure un accanimento eccessivo verso le auto sportive? Forse entrambe le cose, fatto sta che l'annuale tour della Japan Style Ticino, che riunisce gli appassionati di vetture giapponesi, è stato interrotto domenica scorsa, 18 maggio, da un controllo da parte della Polizia comunale di Lugano.

Una passione che corre veloce - L'ora abbondante nella quale sono stati ispezionati una decina di bolidi non è però andata giù agli organizzatori dell'evento. «Abbiamo sempre cercato di rispettare le regole», ci ha spiegato il presidente Nadim El-Manadily. «Le nostre auto sono conformi alle normative, non hanno subito modifiche illegali. Non vogliamo che la nostra passione venga considerata come qualcosa di criminale».

Il tour, a cui hanno preso parte una ventina di auto, era partito da Manno in mattinata per raggiungere prima Figino, poi Carona e infine Tesserete passando per il centro di Lugano. «Chiaramente un gruppo di auto sportive non passa inosservato. Ma non abbiamo fatto rumore inutilmente e nessuno si è lanciato in manovre pericolose».

Una decina di auto fermate - Tutto sembrava filare liscio quando invece, a Canobbio, all’altezza della Banca Raiffeisen, «una pattuglia di polizia era pronta ad attenderci». 

«Ci hanno chiesto i documenti e hanno controllato i veicoli. Sono giunti anche due tecnici per valutare le auto ed eventuali modifiche. Solo un’auto, che non faceva parte dell’associazione ma che si era unita al tour, aveva qualche pezzo non omologato. Tutte le altre erano in regola».

Troppo accanimento? - Insomma, «quello che ci ha dato fastidio è stato l’atteggiamento. Non avevamo commesso alcuna infrazione e non abbiamo recato danni a nessuno. Abbiamo percepito un certo accanimento nei nostri confronti».

«Non abbiamo nulla contro la polizia, però non possiamo vivere con l’ansia di essere fermati quando organizziamo un tour di gruppo insieme agli associati. Questa ossessione per le auto modificate è giunta a livelli estremi. Le nostre auto sono completamente a norma».

«Molte segnalazioni per rumori eccessivi» - L'intervento ci è stato confermato dalla stessa Polizia comunale di Lugano. «Gli agenti della nostra Polizia stradale erano impegnati in un servizio di controllo tecnico su strada, mirato sia alla verifica del rispetto dei limiti di velocità, sia all’accertamento di eventuali modifiche non conformi sui veicoli in circolazione».

Nel corso dei controlli, «è stata fermata anche una decina di veicoli che, poco prima, avevano attraversato il centro cittadino, dalla quale erano pervenute alla nostra centrale numerose segnalazioni relative a rumori eccessivi».

Qualche auto non era proprio a norma - A quanto pare qualche sgasata di troppo c'è stata. «Ai conducenti fermati presso il posto di blocco già operativo, è stato richiesto di esibire i documenti personali nonché le licenze di immatricolazione dei rispettivi veicoli. Ogni verifica è durata in media circa 10 minuti per veicolo. I conducenti, in maniera spontanea e collaborativa, hanno atteso pazientemente il completamento delle procedure per tutti i soggetti controllati».

E i risultati dell'ispezione dei veicoli? «Le verifiche svolte hanno consentito di accertare diverse irregolarità tecniche, per le quali è stata predisposta la segnalazione all’Ufficio tecnico della Sezione della circolazione, al fine di procedere con ulteriori accertamenti».

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