«Altri passi in avanti per la trasformazione digitale della giustizia ticinese»


Il Consiglio di Stato: «Importante accelerazione negli ultimi mesi»
Il Consiglio di Stato: «Importante accelerazione negli ultimi mesi»
BELLINZONA - Nella seduta del 26 marzo, il Consiglio di Stato ha licenziato il Messaggio di ratifica della convenzione aggiornata tra i Cantoni e la Confederazione sull’armonizzazione dell’informatica della Giustizia penale.
Un accordo siglato «dal Ticino nel 2017, da cui negli ultimi anni è nato il progetto nazionale “Justitia 4.0”, volto alla digitalizzazione della Giustizia svizzera. Un altro passo in avanti compiuto per la trasformazione digitale della Giustizia ticinese, che prosegue il suo cammino come da pianificazione del Governo». La trasformazione digitale è «uno degli indirizzi strategici definiti dal Consiglio di Stato per la Giustizia ticinese, che negli ultimi mesi ha conosciuto un’importante accelerazione».
Nel dicembre 2024, le Camere federali «hanno approvato la Legge concernente le piattaforme per la comunicazione elettronica nella giustizia (LCEG), che imporrà l’obbligo per le Autorità giudiziarie penali, civili e amministrative federali e gli avvocati di comunicare per via elettronica tramite la piattaforma sicura denominata justitia.swiss».
Proprio nel dicembre 2024, il Governo ha deciso l’acquisto del sistema informatico MyAbi/Juris che permetterà alle «Autorità giudiziarie ticinesi di interfacciarsi con la piattaforma justitia.swiss. L’ammodernamento del software dall’attuale fornitore LogObject AG è un passo fondamentale verso la Giustizia digitale. I lavori per l’introduzione dell’applicativo informatico MyAbi/Juris hanno già preso avvio dalla Pretura del Distretto di Riviera che funge da Autorità giudiziaria pilota».