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LUGANO

30 anni del centro diurno Casa Andreina

Il programma della giornata per festeggiare l'importante traguardo.
Unitas
Fonte RED
30 anni del centro diurno Casa Andreina
Il programma della giornata per festeggiare l'importante traguardo.
LUGANO - Il prossimo 19 marzo Unitas ricorda i 30 anni dalla nascita di Casa Andreina con una giornata speciale intitolata “Emozioni e luci in movimento”. Il centro diurno, inaugurato nel 1995, apre le sue porte per celebrare inclusione, storia e...

LUGANO - Il prossimo 19 marzo Unitas ricorda i 30 anni dalla nascita di Casa Andreina con una giornata speciale intitolata “Emozioni e luci in movimento”. Il centro diurno, inaugurato nel 1995, apre le sue porte per celebrare inclusione, storia e comunità.

«Un viaggio tra passato e presente, dove emozioni, luci e musica si intrecceranno in un’esperienza unica», si legge in una nota stampa. yAl centro della giornata, dopo gli interventi istituzionali, un concerto speciale: il pianista cieco Ivan Dalia, noto per la sua capacità di trasformare ogni nota in pura emozione, guiderà i partecipanti in un viaggio musicale immersivo, giocato tra luci e buio, tra tensione e armonia».

Il programma completo e il formulario di iscrizione all’evento sono disponibili all’indirizzo: www.unitas.ch/30anni/.

Casa Andreina viene aperta a Lugano nel 1995 grazie a un lascito della signora Andreina Torre e a un diritto di superficie concesso dalla Società Ticinese per l’Assistenza dei Ciechi (STAC). Con i suoi spazi accoglienti e funzionali, è il punto di riferimento per le persone cieche e ipovedenti, soci della Unitas e utenti dei suoi servizi, che desiderano incontrarsi o partecipare alle molteplici attività che vi si svolgono. Il centro diurno è aperto a tutti coloro che non necessitano di assistenza sanitaria o individualizzata.

La struttura è ubicata nella zona di Lugano-Ricordone, all’interno di un giardino nel quale si trova pure la Casa dei Ciechi: una struttura medicalizzata, predisposta per anziani con andicap visivo di proprietà della STAC e integrata dal 2020 nell’Associazione Melograno. I due edifici sono collegati da un percorso coperto, dotato di accorgimenti che permettono a ciechi e ipovedenti di passeggiare in autonomia e tranquillità. I locali e il giardino sono accessibili anche a persone con problemi motori.

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