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Diciannove vite spezzate

Il 2024 è stato un anno nerissimo per quel che concerne gli incidenti mortali. Ne abbiamo parlato con il capo progetto di "Strade sicure".
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Lo scorso anno ci sono stati diciotto incidenti mortali.
Diciannove vite spezzate
Il 2024 è stato un anno nerissimo per quel che concerne gli incidenti mortali. Ne abbiamo parlato con il capo progetto di "Strade sicure".
BELLINZONA - 9 novembre, Capolago. 4 novembre, Breggia. 11 ottobre, Magadino. Date e luoghi (tragici) in cui nel 2024 si sono consumati - cronologicamente parlando - gli ultimi drammi sulle strade ticinesi. L'anno appena trascorso, infatti, è stato ...

BELLINZONA - 9 novembre, Capolago. 4 novembre, Breggia. 11 ottobre, Magadino. Date e luoghi (tragici) in cui nel 2024 si sono consumati - cronologicamente parlando - gli ultimi drammi sulle strade ticinesi. L'anno appena trascorso, infatti, è stato un anno nero, nerissimo, per quel che concerne gli incidenti mortali nel nostro cantone: ben diciotto con diciannove vittime.

«Trend in calo da decenni» - Un dato, questo, che è di gran lunga il peggiore degli ultimi dieci anni - nel 2023 gli incidenti letali furono sette con otto decessi - ma che non deve per forza risuonare come un campanello d'allarme. Sia perché una variazione simile non è sorprendente sul breve periodo. Sia per il fatto che gli incidenti stradali sono da decenni in costante calo. «È un trend che si riscontra sia a livello nazionale che cantonale», sottolinea Renato Pizolli, responsabile del Servizio comunicazione, media e prevenzione della Polizia cantonale nonché capo progetto di “Strade Sicure”. «Un risultato positivo derivante da molteplici fattori quali le iniziative di prevenzione, il progresso tecnologico dei veicoli, le attività di controllo da parte delle forze di polizia nonché il sensibile aumento del traffico sulle strade, che limita la velocità di circolazione».

Meno incidenti, ma più mortali - Una tendenza al ribasso che peraltro viene confermata anche nel 2024, sebbene gli incidenti mortali siano più che raddoppiati rispetto al 2023. «In base ai dati in nostro possesso - conferma Pizolli - in Ticino si registra una leggera diminuzione degli incidenti della circolazione stradale, mentre quelli con feriti, lievi o gravi, sono calati addirittura del venti percento». E per quel che concerne gli incidenti letali? «Dopo un 2023 con uno dei dati più bassi di sempre, lo scorso anno abbiamo fatto registrare diciotto incidenti mortali con diciannove vittime». Tre delle persone decedute erano pedoni: un anziano a Melano e due agenti di sicurezza - un 60enne a Lugano e una 52enne a Bellinzona - investiti mentre stavano regolando il traffico nei pressi di un cantiere.

Quattro «probabili» malori - Diciannove vite spezzate. In maniera profondamente diversa. «In quattro casi la causa principale è con tutta probabilità riconducibile a un malore», conclude Pizolli, ricordando comunque che la «velocità unitamente alla disattenzione e al consumo di alcolici permangono le cause principali dei sinistri».

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