«L'obiettivo è finire entro mercoledì sera»


Ancora presto, invece, per fare una stima sulla riapertura dell'arteria principale della valle Calanca (ma si spera entro il fine settimana)
Ancora presto, invece, per fare una stima sulla riapertura dell'arteria principale della valle Calanca (ma si spera entro il fine settimana)
CASTANEDA - «Se tutto va bene, l'obiettivo è finire entro domani sera». Dopo la ricognizione effettuata in elicottero questa mattina, è cominciato alle 13 lo sgombero dei massi che, da domenica, bloccano la strada principale della valle Calanca. «Non abbiamo riscontrato problematiche specifiche o rocce instabili - aggiunge Andrea Peduzzi, capo Circondario 2 dell'ufficio tecnico grigionese - Quindi siamo partiti».I lavori si svolgono da entrambi i lati della frana.
Stando alle stime, le operazioni (condotte anche con una pala gommata di grandi dimensioni) dovrebbero finire entro la serata di domani. «Il passo successivo - continua Peduzzi - sarà la valutazione del danno. A seguire, ci sarà la sistemazione quantomeno parziale o provvisoria della strada».
Per quanto riguarda la riapertura dell'arteria, si preferisce attendere e non dare false speranze. «Sbilanciarsi troppo è sbagliato - conclude il capo circondario 2 dell'ufficio tecnico grigionese - speriamo di riuscirci entro fine settimana».
Per quanto riguarda il rischio che altre parti di roccia si stacchino e cadano sulla strada, l'Ufficio ingegneria civile grigionese fa sapere che «dipende dall'intensità delle precipitazioni. Attualmente il tempo è buono. Durante il volo di questa mattina, il geologo ha potuto stabilire che la zona di stacco della roccia è relativamente pulita, quindi il rischio è al momento basso». Per la sicurezza del personale coinvolto nei lavori di sgombero, «sono state posizionate altre persone sulla montagna e dotate di radio. Questi monitorano costantemente il terreno e possono allertare il personale sulla strada in caso di emergenza. Inoltre, saranno installate delle palizzate di sicurezza sul lato della montagna nella zona più pericolosa».
L'arteria principale della valle Calanca è interrotta da domenica mattina. Da una prima valutazione, dalla parete rocciosa si sono staccati circa 600 metri cubi di materiale. Il distacco si è verificato a 360 metri al di sopra della strada, a una quota di 1050 m slm. Le masse rocciose cadute hanno danneggiato, in parte in misura importante, la strada, i muri di sostegno a monte e a valle e il cordolo murario su una lunghezza di circa 30 metri.