«Una verifica sugli investimenti esteri? Sarebbe dannosa»

La Commissione dell'economia e dei tributi del consiglio degli Stati contraria all'introduzione
BERNA - L'introduzione di una verifica degli investimenti esteri in aziende svizzere sensibili risulterebbe dannosa per la piazza economica e di investimento elvetica e non rafforzerebbe in modo significativo l'ordine e la sicurezza pubblici. È quanto ritiene la Commissione dell'economia e dei tributi del consiglio degli Stati (CET-S), che raccomanda al plenum - già entrato in materia - di respingere il progetto in questo ambito. Il Nazionale è invece favorevole.
La maggioranza della Commissione ha sostanzialmente annullato l'inasprimento adottato dal Nazionale, si legge in una nota odierna dei servizi parlamentari. Con 11 voti a 2 propone infatti di non menzionare esplicitamente la sicurezza dell'approvvigionamento di beni e servizi essenziali nell'articolo relativo allo scopo e, con 8 voti a 2 e 1 astensione, di limitare l'applicazione della legge agli investitori statali stranieri.
Per entrambe le disposizioni sono state presentate proposte di minoranza. Per evitare verifiche superflue, la CET-S raccomanda - con 10 voti a 0 e 1 astensione - di riprendere anche la proposta del Consiglio federale secondo cui le imprese, per essere soggette all'obbligo di approvazione, devono raggiungere cumulativamente sia una soglia per i casi di scarsa importanza che una soglia settoriale.
Con 7 voti a 3 e 1 astensione, la CET-S aumenta addirittura la soglia per i casi di scarsa importanza. Una minoranza ritiene questa misura eccessiva, poiché teme che ciò renderebbe la verifica degli investimenti senza effetto.
Con 7 voti a 4 la CET-S limita il campo di applicazione esentando dall'obbligo di approvazione le imprese elencate nella legge. Secondo la minoranza, una limitazione di questo tipo renderebbe del tutto superflua l'introduzione della legge sulla verifica degli investimenti.
Nella votazione sul complesso, con 5 voti a 4 e 2 astensioni, la Commissione respinge il progetto e riafferma così la sua opposizione all'entrata in materia. Il progetto sarà trattato dal Consiglio degli Stati nella sessione autunnale.