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SVIZZERA / UE

L'USI approva il pacchetto negoziale con l'UE

Per l'Unione svizzera degli imprenditori, si tratta di un pacchetto equilibrato che consente una gestione dell'immigrazione orientata al mercato del lavoro
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Fonte Ats
L'USI approva il pacchetto negoziale con l'UE
Per l'Unione svizzera degli imprenditori, si tratta di un pacchetto equilibrato che consente una gestione dell'immigrazione orientata al mercato del lavoro

BERNA - Il comitato dell'Unione svizzera degli imprenditori (USI) ha approvato a larga maggioranza il pacchetto negoziale con l'UE. A suo dire, i vantaggi in termini di stabilità, sicurezza di pianificazione e certezza del diritto prevalgono ampiamente. L'estensione della tutela contro il licenziamento è invece stata respinta poiché ritenuta fuori contesto.

Si tratta di un pacchetto equilibrato che consente una gestione dell'immigrazione orientata al mercato del lavoro, precisa l'USI in una nota odierna, aggiungendo che il risultato dei negoziati rafforza la qualità della piazza economica, rende la Svizzera più resiliente e stabilizza le relazioni con il nostro principale partner commerciale.

Allo stesso tempo, i datori di lavoro riconoscono che ci sono anche dei rischi. L'adozione parziale della direttiva sulla libera circolazione dei cittadini UE può comportare un aumento della spesa sociale e comporta una certa pressione migratoria aggiuntiva. Anche il recepimento dinamico del diritto comporta incertezze, poiché future modifiche legislative a livello europeo potrebbero avere ripercussioni sulla Svizzera e sulla sua legislazione.

Secondo l'USI, questi rischi sono però limitati, poiché non vi è alcun automatismo e le eccezioni - in particolare in materia di protezione salariale e immigrazione - sono chiaramente definite e quindi garantite dal diritto internazionale. Con la clausola di salvaguardia esiste inoltre uno strumento da utilizzare in caso di emergenza.

Parallelamente, l'USI ha respinto una delle 14 misure interne proposte dal Consiglio federale per garantire un'ulteriore protezione salariale. Essa prevede una protezione estesa contro il licenziamento per i rappresentanti dei lavoratori nelle aziende, i membri dei consigli di fondazione e i rappresentanti sindacali nelle imprese. È stata bocciata perché estranea alle misure di protezione salariale nel contesto del pacchetto di stabilizzazione.

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