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VALLESE

«Si sta riducendo il rischio di uno scenario catastrofico»

Per il geologo cantonale Raphaël Mayoraz «la situazione attuale è abbastanza favorevole». Il contesto resta comunque molto teso
AFP
Fonte ATS
«Si sta riducendo il rischio di uno scenario catastrofico»
Per il geologo cantonale Raphaël Mayoraz «la situazione attuale è abbastanza favorevole». Il contesto resta comunque molto teso

BLATTEN (VS - La situazione rimane tesa nella Lötschental: l'acqua trattenuta nel lago formatosi a monte dei detriti del crollo del ghiacciaio Birch a Blatten (VS) continua a salire. Tuttavia, per il momento non ci sono stati sversamenti a valle e l'acqua del lago sta addirittura iniziando a farsi strada.

Intervistato oggi dal programma "La Matinale", il geologo cantonale Raphaël Mayoraz ritiene che «la situazione attuale sia abbastanza favorevole. In parole povere, l'acqua sta iniziando a farsi strada sul deposito di detriti lungo 2,5 km. Con il passare delle ore, si può ridurre il rischio di uno scenario catastrofico. Si sa tuttavia che dobbiamo tenere presente tale rischio».

Lo Stato maggiore di condotta regionale ha invitato la popolazione delle località di Gampel e Steg a prepararsi a una rapida evacuazione, a causa del pericolo di una possibile ondata di piena proveniente dalla Lötschental, nel caso in cui il lago artificiale formatosi dopo il cedimento del ghiacciaio dovesse tracimare.

Le autorità rimangono in allerta e i comuni situati a valle della frana, compresi quelle della valle del Rodano, si preparano: dighe vengono installate e la popolazione è invitata a essere pronta a una eventuale evacuazione.

«Questo scenario di una possibile evacuazione durerà settimane», afferma Mayoraz. «Perdurerà finché il fiume Lonza non riuscirà a creare un canale relativamente stabile attraverso tutto il materiale depositato. Rimane anche il rischio di formazione di sacche d'acqua», precisa, aggiungendo: «Non si deve abbassare la guardia, perché sarebbe la cosa peggiore che si potrebbe fare quando non si è certi che il pericolo sia scongiurato».

Anche l'ipotesi di un pompaggio del lago, come avvenuto a Randa nel 1991, resta d'attualità. «La differenza - spiega Mayoraz - è che qui, invece di avere blocchi solidi su cui poggiare, abbiamo una sorta di fango in cui è difficile muoversi e usare macchinari. A poco a poco, questa massa si asciugherà, ma ci vorrà molto tempo. Si pensa che il canale si svilupperà naturalmente».


Preservazione ghiacciai: ogni decimo di grado conta

Quando si tratta di preservare la massa dei ghiacciai non polari, ogni decimo di grado conta. Se si riuscisse a limitare il riscaldamento climatico a 1,5 gradi Celsius invece di 2,7 gradi, si potrebbe salvare il doppio del ghiaccio. Questi sono i risultati di un nuovo studio a cui hanno partecipato ricercatori del Politecnico federale (ETH) di Zurigo.

L'arretramento globale dei ghiacciai non porta solo all'innalzamento del livello del mare. Mette anche a repentaglio l'approvvigionamento di acqua potabile e aumenta il rischio di catastrofi naturali come quella di Blatten (VS).

Un nuovo studio pubblicato oggi sulla rivista Science dimostra che ogni decimo di grado ha un effetto sui ghiacciai per quanto riguarda la protezione del clima. Ogni decimo di grado significa un 2% in più di scioglimento dei ghiacciai.

Se il riscaldamento globale potesse essere limitato a 1,5 gradi, il 54% dei ghiacciai non polari verrebbe preservato. Si tratta di più del doppio rispetto al riscaldamento di 2,7 gradi verso cui ci si sta dirigendo con l'attuale politica climatica.

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