Ritardi nel risanamento fonico delle piazze di tiro militari

Il termine non ha potuto essere rispettato a causa di ritardi dovuti a cambiamenti di destinazione dinamici e alla complessità della valutazione dei rumori.
BERNA - Il termine legale per ottemperare ai valori limite di rumore sulle piazze di tiro militari è scaduto alla fine di luglio 2025. Tuttavia, non tutte le 46 piazze di tiro per le quali è stata rilevata una necessità di risanamento sono state completamente risanate.
Il termine non ha potuto essere rispettato, in particolare a causa di ritardi dovuti a cambiamenti di destinazione dinamici e alla complessità della valutazione dei rumori.
Specialmente nelle zone densamente popolate il risanamento fonico si rivela impegnativo a causa della necessità di analizzare la proporzionalità di numerose misure. In conseguenza all’ulteriore sviluppo dell’esercito e all’attuazione del Concetto relativo agli stazionamenti con effetto dal 1° gennaio 2018, è stato necessario rivalutare la situazione su diverse piazze di tiro, piazze d’armi e piazze d’esercitazione a seguito di cambiamenti di destinazione.
Secondo le informazioni sinora acquisite, per i prossimi cinque/dieci anni i costi complessivi per le misure di protezione fonica e di isolamento acustico ammonteranno a circa 50 milioni di franchi.
Primi risanamenti fonici efficaci
Attualmente 16 piazze di tiro si trovano nella fase concettuale, 15 nella fase di progettazione, 7 nella fase di autorizzazione e 4 nella fase di realizzazione. Quattro progetti hanno potuto essere realizzati in modo efficace. Eccone alcuni a titolo di esempio:
- impianto di tiro sotterraneo condiviso tra Confederazione e Cantone: nell’autunno 2024 è stato inaugurato a Sion nel Vallese il progetto avanguardistico «La Tranchée» che permetterà di ridurre le immissioni foniche sulle piazze di tiro di Pra Pardy, Vérolliez e Wolfeye;
- piazza d’armi di Frauenfeld: risanamento fonico e ristrutturazione dell’impianto di tiro: l’impianto di tiro di Frauenfeld è stato completamente rimodernato per poter garantire l’istruzione militare e ridurre parallelamente l’inquinamento fonico a vantaggio del vicinato;
- riduzione delle immissioni foniche a Bôle grazie alla realizzazione di tunnel fonoassorbenti: armasuisse sta risanando gli impianti di tiro militari in tutta la Svizzera per sgravare il vicinato dal rumore eccessivo. È proprio questo lo scopo dei tunnel fonoassorbenti installati di recente nello stand di tiro del Comune di Bôle nel Canton Neuchâtel.
Quattro fasi fino alla realizzazione delle misure - Un risanamento fonico è articolato nelle seguenti quattro fasi:
- fase concettuale: durante la fase concettuale vengono innanzitutto calcolate in modo dettagliato le immissioni foniche. Questi calcoli determinano tutte le fasi successive, partendo dal presupposto che il numero di colpi sparati e gli altri fattori che influiscono sul rumore siano noti;
- progettazione: qualora dal concetto di risanamento risulti che sono necessarie misure edilizie di risanamento, e che queste sono realizzabili, durante la fase di progettazione viene elaborato un progetto di costruzione con misure concrete;
- fase di autorizzazione: tutti i risanamenti fonici devono essere autorizzati secondo la procedura ordinaria di approvazione dei piani di costruzione (OAPCM). Nel quadro di tale procedura i privati, Comuni, Cantoni e la Confederazione possono tutelare i loro interessi. È previsto un deposito ufficiale dei piani. La procedura si conclude con l’approvazione dei piani (licenza edilizia e d’esercizio) che può essere impugnata tramite ricorso davanti al Tribunale amministrativo federale; Anche la limitazione del numero di colpi sparati o eventuali misure alternative, come per esempio il montaggio di finestre fonoassorbenti sottostanno ad approvazione;
- realizzazione: la realizzazione inizia dal momento che l’approvazione militare dei piani passata in giudicato (licenza edilizia e d’esercizio) e dopo che sono state risolte tutte le questioni pianificatorie ed è stato approvato il credito di pagamento necessario.
Deroghe secondo l’ordinanza contro l’inquinamento fonico - Laddove non siano possibili misure di risanamento d’esercizio, tecniche o edilizie oppure se queste non si rivelano sufficienti per ottemperare ai valori limite di rumore, l’ordinanza contro l’inquinamento fonico prevede delle deroghe – cosiddette facilitazioni – in riferimento al risanamento. Tali facilitazioni vengono accordate nei casi in cui il risanamento implicherebbe limitazioni sproporzionate dell’esercizio o costi eccessivi; vi siano interessi prevalenti, segnatamente in materia di protezione degli insediamenti, dell’ambiente o del paesaggio, di sicurezza della circolazione e dell’esercizio nonché di difesa integrata contrastanti al risanamento.
L’esercito si muove entro una tensione tra istruzione assolutamente necessaria per rafforzare la capacità di difesa e i valori limite di rumore previsti a norma di legge. Un allenamento realistico genera emissioni che non in tutte le ubicazioni possono essere ridotte ai livelli prescritti. Inoltre, la percezione del rumore varia da individuo a individuo. Laddove le misure edilizie o tecniche arrivano ai loro limiti saranno adottate soluzioni alternative per ridurre comunque sensibilmente l’inquinamento fonico a carico della popolazione. L’obiettivo rimane quello di rafforzare la prontezza alla difesa, riducendo parallelamente nel limite del possibile le ripercussioni per l’ambiente circostante.