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Amicizia e lavoro non fanno rima

Duca e Cereda, licenziati o dimissionari? Nessuno ha voluto prendersi la responsabilità del divorzio
Ti-press (Samuel Golay)
Amicizia e lavoro non fanno rima
Duca e Cereda, licenziati o dimissionari? Nessuno ha voluto prendersi la responsabilità del divorzio
Nel periodo dell’iperprofessionalismo la gestione familiare di un club non è più concepibile.
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AMBRÌ - Confusione, incertezza, mezze parole che poi diventano paroloni, anche se non dicono tutto. La conferenza stampa che ha reso Paolo Duca e Luca Cereda degli ex è stata la perfetta rappresentazione di quello che è l’Ambrì. Un club che ha passione, sentimenti, in cui si sbaglia e si prova a rimediare, dove si alternano momenti "sottovoce" ad altri nei quali si strilla. Una società nella quale però, prima di tutto, non sempre la chiarezza è di casa.

Un’ora scarsa per raccontare quanto successo non è infatti bastata per spiegare se, dopo i litigi post-chiacchierata (di Filippo Lombardi) con Christian Dubé, direttore sportivo e allenatore sono stati licenziati - esonerati si dice nello sport - o invece hanno deciso di dimettersi.

«Ho fatto le scuse, anche se queste non incolleranno i pezzi del vaso», ha ammesso Lombardi. «Adesso il sacco dovrà portarlo qualcun altro», ha spiegato Duca. «Ci ha fatto male che eravamo d’accordo con la società di trovarci in futuro per parlare di questo momento», ha sottolineato Cereda. La formula della separazione, che farà la differenza nei prossimi mesi di conteggio di stipendio, è però rimasta sconosciuta.

“Contano i fatti”, si potrà obiettare. Tutto vero, ma questi raccontano di un club nel quale la professionalità si è spesso, troppo spesso, intrecciata con l’amicizia, condizionando scelte e strategie. Quella che lega (legava?) Lombardi a Duca e Cereda. O ancora quella, d’acciaio, tra direttore sportivo e allenatore. E nel periodo dell’iperprofessionalismo, delle società organizzate e condotte dai fondi, una gestione familiare non è più concepibile. Fa forse sembrare il club più vicino alla sua gente, è vero, ma non è sostenibile.

Come si può valutare oggettivamente l’operato di un subalterno se, oltre all’ufficio, con questo condividi anche emozioni vere? Filippo Lombardi ha sbagliato a fare un sondaggio con altri allenatori? La squadra stava andando male, ne aveva tutto il diritto. E aveva tutto il diritto di farlo senza prima interpellare chi dell’aspetto sportivo del club era responsabile. La rabbia di Duca e Cereda è comprensibile? Visti i risultati, se il club li avesse trattati da professionisti fin dall’inizio, invece che da figli, avrebbero dovuto mettere in conto un possibile avvicendamento. E poi ancora, “l’agire alle spalle, con lo spogliatoio, dopo aver detto altro solo pochi giorni prima” (parole di Duca) di Lombardi… Per il bene del club un presidente può tutto, anche accettare di farsi da parte. Correttezza e trasparenza non devono però mancare.

Posizioni e rapporti in una società sportiva, in ogni azienda a dire il vero, devo essere chiari, inutile girarci intorno. Senza, il massimo risultato non si può ottenere. Anzi, si rischia di rendere molto, molto, meno di quanto possibile.

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COMMENTI
 

sergejville 4 gior fa su tio
Che dire? Come nelle... peggiori famiglie.

Zeno 3 gior fa su tio
Risposta a sergejville
Nella foto si tiene ben la testuccia, chissà quanto pesa piena o vuota ?

Zeno 4 gior fa su tio
Ma che cosa vi aspettavate da un simile presidente....

uriah heep 4 gior fa su tio
Risposta a Zeno
Il lupo perde il pelo ma non il vizio !!

Freerider67 4 gior fa su tio
Non si tratta di di capire se il cambiamento andava fatto o no. Quando la squadra è in crisi o si risolve oppure si cambia. Questa è la prassi, non uno scandalo. Il problema nasce quando si fanno le cose di nascosto, senza dare possibilità di discussione. Con qualsiasi altro allenatore ci può stare, ma con il duo Duca Cereda no. È un'altra cosa..

Regis 4 gior fa su tio
I resultati non c‘erano, per quello il cambiamento e giusto.

Freerider67 4 gior fa su tio
Risposta a Regis
Non c'è stato nessun cambiamento. Nessuno ha dato le dimissioni, nessuno ha licenziato...

Nessuno2 5 gior fa su tio
Molto sinceramente era ora che ci fosse un avvicendamento sulla banchina BB, forse si è già aspettato qualche anno di troppo. Al contrario per Duca mi dispiace, come DS ha portato anche giocatori molto forti e ha fatto dei veri colpacci, su tutti Kubalik e Formenton.

uriah heep 4 gior fa su tio
Risposta a Nessuno2
Ha fatto anche dei grandi flop anche sugli stranieri , dai !!

Capra 5 gior fa su tio
Lavoro per gli avvocati!

El Lobo loco 5 gior fa su tio
Questi sì che sono i grossi problemi del nostro Cantone ! 🙄🙄🙄

Freerider67 4 gior fa su tio
Risposta a El Lobo loco
Banale e scontato..cambia disco.

Romoletto 5 gior fa su tio
Corre voce di una miniserie su Netflix a riguardo.

Chi ha ragione 5 gior fa su tio
«Ah, l’Ambrì… sempre capace di regalare più colpi di scena di una serie Netflix, ma con budget e chiarezza decisamente inferiori! 😅 Tra “dimissioni o esonero”, “amici o colleghi”, “voci o mezze verità”, sembra di assistere a una partita dove nessuno sa più chi è in attacco e chi in difesa. Alla fine, resta la solita costante: tanta passione, poca trasparenza e un irresistibile tocco di caos biancoblù. In fondo, senza un po’ di confusione, non sarebbe più l’Ambrì, no?»

LuganoPregassona 5 gior fa su tio
Articolo che non fa una piega! Basta pacche sulle spalle!

Jocaalje 5 gior fa su tio
Osservazioni giuste. Articolo corretto 👍. L’Ambri Piotta non riesce a evolvere perché troppo azienda “FAMIGLIARE”. I “figli (Luca, Paolo, …)” anche se non rendono è sempre giusto giustificarli. D’altronde sono figli. È arrivato il momento di portare a termine il progetto, cioè professionalizzare l’azienda HC Ambri Piotta. È ora. Da tifoso lo spero. Sempre e comunque FORZA AMBRI! È arrivato il momento della trasformazione di questa società

Panoramix il Druido 5 gior fa su tio
Risposta a Jocaalje
Problema simile anche da noi a Lugano...tutti "soci dala bira" e i risultati (non) si vedono.

Koblet69 5 gior fa su tio
Risposta a Jocaalje
lombardi ha sempre rifiutato l'entrata di sponsor forti che però avrebbero voluto comandare...stavolta questo treno non bisogna perderlo

Lupo Alberto 5 gior fa su tio
A meno che non si prendano tutti il tempo di contare fino a 100, finirà verosimilmente per avvocati. Da come era partita, pare ovvio che Cereda (e verosimilmente anche Duca), sarebbero stati esonerati. Il fatto che si siano esposti in anticipo rispetto al licenziamento vero e proprio, affermando di essere stati di fatto esautorati, dichiarando (mi sembra abbastanza esplicitamente) che non ci sono più le condizioni per proseguire il rapporto di lavoro, li pone in posizione di debolezza. Formalmente sembrerebbe più una disdetta del contratto da parte loro (per legittimi motivi, per carità...).

Castore 5 gior fa su tio
Risposta a Lupo Alberto
Possono sempre mettersi in malattia, due burnout e tirano la qualche mesetto pagati dalla cassa malati, tanto con i tempi che corrono!
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