«Un bel casino per il Ticino»


Michaël Ngoy sulla grottesca conferenza stampa di questa mattina: «Non ho mai visto nulla del genere»
Ngoy aveva giocato cinque anni, fra il 2016 e il 2021, per l'Ambrì di Cereda e Duca.
Michaël Ngoy sulla grottesca conferenza stampa di questa mattina: «Non ho mai visto nulla del genere»
Ngoy aveva giocato cinque anni, fra il 2016 e il 2021, per l'Ambrì di Cereda e Duca.
AMBRÌ - Con Michaël Ngoy ci eravamo sentiti lunedì sera - mentre fra l'altro Filippo Lombardi stava chiacchierando con Christian Dubé - per addentrarci sulla difficile situazione che sta(va) attraversando l'Ambrì, protagonista di un avvio di stagione davvero deludente.
Evidentemente, anche l'operato di Luca Cereda era parte integrante della discussione con l'ex difensore biancoblù. L'articolo - che comprendeva anche altri spunti - era pronto per uscire fra domani e venerdì, con l'ex difensore leventinese che sull'operato del tecnico di Sementina si era espresso così. «Vorrei fare una premessa: non conosco le attuali dinamiche dello spogliatoio dell'Ambrì. Probabilmente ci saranno anche dei giocatori che vorrebbero un cambio, ma la cosa certa è che Luca Cereda ha una sua linea e questa non cambierà. Mi è capitato in carriera di lavorare con allenatori che a un certo punto - quando le cose stavano precipitando - non avevano più in pugno la situazione e alla fine si sono arresi. Con Cereda questo non succederà perché lui crede fermamente nella sua linea e tira dritto per la sua strada. Luca si fida molto del suo sistema di gioco, delle sue idee e del club che ama. Quando giocavo con lui e le cose non andavano è sempre stato coerente: lavoravamo duramente e alla fine ne uscivamo... Sarà l'ultimo ad arrendersi».
Tutto come previsto: Luca Cereda non si è arreso, ma è stato costretto ad arrendersi dopo la gita oltre Gottardo di Lombardi, che ha scatenato un vero e proprio putiferio. Ricontattato, Ngoy ci ha fornito la sua opinione in merito alla grottesca conferenza stampa di questa mattina: «L'ho seguita tutta in diretta e posso dire di non aver mai visto nulla di simile. Mi sono detto: "Un bel casino per il Ticino". La mia opinione è che un club abbia tutto il diritto di pensare a un cambio di allenatore e di direttore sportivo: è legittimo. Anche perché i risultati imponevano una profonda riflessione. Ma che, nella stessa conferenza stampa, lo stesso presidente dica che anche lui se ne voglia andare, lo trovo assurdo. In questo modo penso che delegittimi le sue stesse decisioni e non va bene. Posso dire di avere paura della situazione che si è venuta a creare? Senza Duca, Cereda e magari prossimamente Lombardi, l'Ambrì si sta sgretolando e mi chiedo chi potrà portare avanti le cose. Sono davvero preoccupato. E parecchio... Mi dispiace davvero molto per Duca e Cereda, non meritavano una fine così».


















