Via Duca e Cereda: rivoluzione Ambrì


Paolo Duca e Luca Cereda sono fuori dall’Ambrì. Anche Filippo Lombardi disponibile a rimettere il proprio mandato.
Paolo Duca e Luca Cereda sono fuori dall’Ambrì. Anche Filippo Lombardi disponibile a rimettere il proprio mandato.
AMBRÌ - L’era ad Ambrì di Paolo Duca e Luca Cereda è ufficialmente terminata.
In una partecipata e rumorosa conferenza stampa, convocata in fretta e furia dopo i violenti scossoni di martedì, la società ha infatti comunicato l’interruzione di un rapporto cominciato prima della stagione 2017/2018.
Capace di garantire continuità alla squadra, traghettandola dalle difficoltà delle primissime annate a stagioni soddisfacenti, la coppia - che già si era messa in discussione in passato - ha pagato il pessimo inizio di campionato. Nei numeri come nelle “sensazioni”: un mercato che non ha convinto del tutto, un gioco confuso e spesso disordinato, una crescita dei giovani che non si vede…
Direttore sportivo e allenatore hanno deciso fare un passo indietro perché è venuta a mancare la fiducia da parte del club.
Pur dovendo operare nelle difficoltà, con un budget che raramente ha permesso di essere competitivi con le altre realtà del campionato, Duca e Cereda hanno insomma ottenuto meno di quanto era nelle loro possibilità e, soprattutto, di quanto si aspettava una piazza calda e innamoratissima. E questo è stato decisivo.
Molti tifosi, che più che altrove sono un sostegno per il club, pur rispettando (e anche amando) direttore sportivo e allenatore, da tempo avevano infatti cominciato a storcere il naso davanti alle loro scelte.
Ora si volta pagina e, in base a quello che combinerà sul ghiaccio, a come giocherà, alle emozioni che saprà trasmettere e ai risultati che otterrà, il nuovo Ambrì potrà “dire” se la situazione complicata era figlia solo dell’operato dei due ex.
Arriverà la svolta? Allora l’ostacolo si potrà considerare superato. La squadra continuerà a brancolare se non nel buio almeno in una cupa penombra? Sarebbe un guaio. Vorrebbe dire che il problema non era legato solo al ghiaccio e che i mali della società sono più profondi. In quel caso la rivoluzione dovrà continuare e tutti si dovranno mettere in discussione.
Anche le figure apicali. Anche Filippo Lombardi, che si è già detto disponibile a ridiscutere il proprio mandato in seno al CdA.
«Ci avete tagliato le gambe - ha spiegato Paolo Duca - Ok i colloqui con altri candidati ma non quelli nello spogliatoio. Ci avete esautorati. Con le azioni non ci avete dato la possibilità di scegliere. La decisione è vostra. Conseguenza delle vostre azioni».











































