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Cristina Gianocca, Minusio

L’Id-e non sarà facoltativa e sarà fuori dal nostro controllo

Cristina Gianocca, Minusio, membro di comitato di HelvEthica Ticino
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L’Id-e non sarà facoltativa e sarà fuori dal nostro controllo
Cristina Gianocca, Minusio, membro di comitato di HelvEthica Ticino

Le autorità ci ripetono che l’Id-e sarà facoltativa. Il Consigliere federale Beat Jans ad Arena ha però precisato che con ciò si intende solo che nessuno può attribuirvela d’ufficio ma dovremo chiederla noi (art. 16).

Per affermare che è facoltativa occorre che la Legge garantisca 1) che potremo svolgere le pratiche amministrative con i tradizionali mezzi di identificazione e 2) senza sovrattasse.

La legge però dice solo che le autorità che accettano l’Id-e dovranno accettare anche i precedenti mezzi di identificazione, se l’utente si presenta di persona (art. 25).

Poiché però le autorità stanno smantellando da anni gli sportelli, potrebbe essere difficile presentarsi di persona. Quanto alle sovrattasse, la legge non le esclude.

Quindi la Legge non garantisce né che l’Id-e sarà facoltativa né che non averla non comporterà spese aggiuntive.

La prossima domanda da porsi è se potremo farne a meno o se sarà indispensabile averla. Guardiamo ai Paesi vicini. In Austria ad esempio, dove l’Id-e è pure «facoltativa», una maestra è stata licenziata per essersi rifiutata di utilizzarla per registrare le note degli allievi e i contadini devono averla per sbrigare le loro usuali attività amministrative. Quindi l’identità elettronica, in un Paese simile al nostro, sembra tutto fuorché facoltativa o opzionale. Anche in Svizzera si intravvedono già i primi obblighi ad averla: il personale sanitario per accedere al dossier informatizzato del paziente, e coloro che non vogliono donare gli organi per iscriversi nel catalogo ufficiale dei non donatori.

Ma il problema insormontabile è l’art. 32. Beat Jans ad Arena ha ripetuto fino alla noia che i cittadini potranno cambiare la legge, se non ne saranno contenti, grazie alle usuali procedure parlamentari e referendarie. Ma ciò è totalmente falso, perché l’art. 32 permette al Consiglio federale di stipulare Trattati internazionali in questa materia in totale autonomia con l’inaccettabile conseguenza di deprivare Parlamento e Popolo sovrano delle loro rispettive prerogative costituzionali in materia di trattati internazionali.

In altre parole se la Legge sull’Id-e passasse, il Consiglio federale potrà stipulare Trattati internazionali a suo piacimento. Ad esempio se stipulasse con l’EU che per recarsi in Europa ci vuole l’Id-e, tale Trattato non potrebbe più essere invalidato e per bere il caffè oltre frontiera la domenica mattina dovremo munirci tutti dell’Identità elettronica.

Poiché è meglio prevenire che curare, votate NO il 28.09.


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