Zona 30 km/h: sì grazie

Angela Andolfo Filippini, membra Direzione PS Lugano
In un recente studio di Cerutti e Filippini (Centro di ricerche economiche del Politecnico di Zurigo) dal titolo “Speed limits and vehicle accidents in built-up areas: the impact of 30 km/h” ovvero “Limiti di velocità e incidenti stradali nei centri abitati: l’impatto delle zone 30km /h”, gli autori analizzano in che misura la riduzione del limite di velocità da 50 km/h a 30 km/h nelle zone urbane in Svizzera incida sulla probabilità e sulla gravità degli incidenti stradali con lesioni. Dopo il passaggio al limite di 30 km/h si osserva una diminuzione significativa della gravità degli incidenti in termini di lesioni.
L’effetto è particolarmente marcato per gli incidenti gravi (ad esempio, lesioni serie o fatali). I risultati sono eterogenei: l’impatto positivo è più forte in certe circostanze (ad esempio, zone pedonali, incroci, condizioni di traffico differenziate). Un altro studio dell’ETSC (European Transport Safety Council) ha stimato una riduzione media del 38 % degli incidenti gravi nelle Zone 30 in Svizzera.
Implementazioni in altre città europee (es. Graz, Londra, Toronto) mostrano simili diminuzioni di incidenti e decessi, in alcuni casi fino al 46–67 %. Nel mio lavoro di psicoterapeuta ho accompagnato e accompagno persone che sono state investite.
Le lesioni gravi hanno un impatto devastante nella vita delle persone per i numerosi interventi chirurgici, per i lunghi periodi di inabilità lavorativa, per le menomazioni, per non tornare più ad essere come prima. I vantaggi delle zone 30 si estendono oltre la sicurezza, includendo miglioramenti ambientali e sociali.
Le zone 30 hanno inoltre un impatto significativo sulla riduzione del rumore urbano. Diminuzione di 3–5 dB in molte aree, con miglioramenti della salute e del comfort abitativo per la diminuzione dello stress causato dal rumore del traffico veicolare.
L’estensione delle zone 30 nelle città osservate ha portato ad una migliore qualità della vita: maggiore sicurezza percepita, incremento di attività a piedi e in bici, rigenerazione degli spazi pubblici e riduzione dell’inquinamento atmosferico. I buoni argomenti non mancano per votare SÌ a favore delle zone 30.