Cassa malati: non curiamo i sintomi ipotecando il futuro

Giovani del Centro, Giovani Liberali Radicali
I costi della salute rappresentano oggi una delle principali preoccupazioni per la cittadinanza. I premi pesano in modo crescente sui bilanci familiari e incidono direttamente sulla qualità della vita delle persone. Si tratta di un problema serio, complesso, che richiede risposte coraggiose e sostenibili.
Il prossimo 28 settembre saremo chiamati a esprimerci su due iniziative popolari che promettono di ridurre il peso dei premi di cassa malati: una che intende limitarli al 10% del reddito disponibile, l’altra che propone di renderli integralmente deducibili dalle imposte.
A prima vista, sembrano proposte allettanti. Ma, in realtà non risolvono la situazione, si limitano a spostare il problema, generando costi enormi per le finanze pubbliche e quindi per noi contribuenti: centinaia di milioni ogni anno che dovranno essere coperti, con la certezza di maggiori imposte (le stime parlano di un aumento del 20% circa) e tagli in altri settori essenziali.
Responsabilità significa guardare avanti
Di fronte a un tema che tocca tutti da vicino, la tentazione di imboccare scorciatoie è forte. Ma la politica deve saper guardare oltre l’immediato e assumersi la responsabilità di scelte che non ipotechino il futuro delle nuove generazioni. Queste iniziative, infatti, non curano il sistema, anzi trasferiscono il peso finanziario sulle spalle dei giovani e di chi verrà dopo di noi: un debito nascosto che non affronta il problema, ma lo rinvia semplicemente.
Illusioni costose, riforme rinviate
Oltre a non risolvere il problema, queste proposte tolgono gli incentivi a rendere il sistema più efficiente. Invece di spingere verso una sanità più trasparente e sostenibile, aumenteranno sprechi e meccanismi che già oggi fanno lievitare i costi. A ciò si aggiunge il fatto che centinaia di milioni saranno sottratti ogni anno da altri settori fondamentali, come la scuola, le strade, la sicurezza e tutti i servizi pubblici essenziali. Inoltre, il problema delle casse malati non è ignorato: è un tema complesso e stratificato su cui la politica sta già lavorando. Si pensi per esempio alle due iniziative promosse dal Dipartimento Sanità e Socialità: l'obbligo di usare farmaci equivalenti ma meno cari e la riduzione automatica dei prezzi dei medicinali alla scadenza dei brevetti. Non servono scorciatoie costose, ma interventi strutturali, costruiti con lungimiranza e pragmatismo.
Un appello: basta palliativi
Come giovani impegnati nella vita pubblica, chiediamo alla politica, in particolar modo a quella federale, ostaggio delle lobbies e dei veti incrociati che ostacolano l’attuazione di riforme incisive, di avere il coraggio di affrontare davvero il tema della sanità e dei premi di cassa malati. Servono soluzioni concrete, logiche e sostenibili, capaci di guardare al domani e di garantire equità senza ipotecare il futuro del nostro Cantone. E chiediamo al popolo due cose; primo, un voto di responsabilità e non un pro sacocia; secondo, di cercare quando si può di ridurre il consumo di prestazioni sanitarie, perché in fondo questo è il modo più semplice di ridurre i premi di cassa malati.
Per questi motivi, il 28 settembre i Giovani del Centro e i Giovani Liberali Radicali vi invitano a respingere entrambe le iniziative. Queste proposte sono due inganni che non risolvono il problema e costeranno ai contribuenti centinaia di milioni di franchi.