Circonvallazione di Agno: Berna apre alla soluzione interrata. E il Vallone?

Lorenzo Onderka, Già candidato per Avanti con Ticino&Lavoro
Berna apre al cofinanziamento della variante interrata Agno–Bioggio. Ma migliaia di veicoli continuano a transitare ogni giorno sotto il Vallone, un pendio fragile che impone di guardare oltre e rivalutare la proposta di una galleria tra Caslano e Bioggio, già avanzata nel 2012.
La risposta di Berna apre al cofinanziamento della variante interrata Agno–Bioggio, sostenuta non solo dai Comuni della regione, ma anche da fronti politici diversi, segno di una sensibilità condivisa, ridando fiato a un progetto più sostenibile rispetto alla strada a cielo aperto. Anche il Dipartimento del Territorio ha annunciato che discuterà del dossier con il DATEC a Berna: un passo nella giusta direzione. Tuttavia, il dibattito rischia di dimenticare un nodo molto delicato: il tratto di strada tra Agno e Magliaso, conosciuto come “il Vallone”, sovrastato da un pendio fragile e instabile. Ogni giorno migliaia di veicoli transitano su questa strada, mentre sopra incombe una montagna che negli anni ha già dato segni di instabilità, con cadute di detriti e piccoli smottamenti. Squadre specializzate lavorano regolarmente per consolidare il versante, ma il rischio di un crollo di grandi dimensioni non può essere escluso. Le cronache alpine recenti lo dimostrano: Blatten nel 2025, dove una frana ha sepolto un villaggio; Mesolcina e Val Maggia nel 2024, con episodi franosi importanti che hanno causato vittime; Bondo nel 2017, con milioni di metri cubi di roccia precipitati a valle causando distruzioni e vittime; Brienz, dove un’intera popolazione è stata evacuata. Ignorare la vulnerabilità del Vallone significherebbe chiudere gli occhi davanti a una minaccia reale. Ecco perché, se la variante interrata Agno–Bioggio è oggi una prospettiva aperta grazie a Berna, è indispensabile rivalutare anche la soluzione Caslano–Bioggio in galleria: un tracciato alternativo che permetterebbe di dare la giusta fluidità alla mobilità, alleggerendo la pressione quotidiana sul Vallone, riducendo i rischi e garantendo maggiore sicurezza agli utenti.
Dopo cinquant’anni di attesa, i cittadini meritano un progetto coraggioso e lungimirante. Berna ha aperto la strada: ora tocca al Cantone raccogliere la sfida, ampliando la visione oltre la variante interrata e includendo una soluzione in una strategia complessiva che unisca sostenibilità e protezione.