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MASSIMO BARTOLINI

Un silenzio assordante per Gaza: è quello dei nostri consiglieri federali

Massimo Bartolini, già candidato per PVL Ticino
Massimo Bartolini
Fonte MASSIMO BARTOLINI
Un silenzio assordante per Gaza: è quello dei nostri consiglieri federali
Massimo Bartolini, già candidato per PVL Ticino

Tra pochi giorni la Confederazione festeggerà il suo compleanno, ci saranno i soliti discorsi e proclami sulla neutralità, sulla democrazia e sul futuro che ci attende in termini di sfide commerciali, sociali e culturali. Sull’importanza di far valere i diritti umani, il combattere le diseguaglianze e diffendere le minoranze, ormai discorsi triti e ritriti.

Ma quest’anno tutti questi proclami, in cerca di consensi e applausi, conteranno il nulla assoluto, proprio come contano ancora meno del nulla i civili a Gaza, bambini e donne in primis, proprio come il nulla è stato fatto dal nostro Consiglio Federale, a nulla serve firmare una lettera di richiesta, dopo 60'000 morti ed insieme ad altri 24 Stati, dove si chiede un “cessate il fuoco immediato” e che se non viene rispettato sostanzialmente non succederà niente. Il nulla per quel che riguarda le sanzioni ad Israele, dopo 21 mesi di massacri, di tiro al bersaglio a chi cerca una ciotola di minestra, di viveri bloccati, distrutti e seppelliti.
Tutte parole vuote che a fatti stanno a zero, specialmente in un contesto, quello odierno, dove non si è in grado di prendere decisione forti, concrete e con quello spirito Svizzero che ci ha sempre distinto nei decenni scorsi. Si perché ad oggi il nostro Governo dimostra di essere debole, inadatto e servo di un potere che schiaccia i diritti dei civili in ogni maniera possibile, forse invece che indignarsi per un graffito bisognerebbe indignarsi per un massacro.

In tutto questo silenzio ne fanno parte tutti i partiti Svizzeri, nessuno che abbia saputo imporre una posizione al CF, nessuno che abbia preso una posizione ferma e decisa, per non offendere qualche “sostenitore”. Ma se per non offendere quei “sostenitori” si è disposti a girarsi dall’altra parte mentre è in atto un genocidio, una deportazione spacciata per migrazione volontaria, crimini contro l’umanità e ogni altro atto ripugnante contro la vita umana, allora la nostra umanità è finita, da ora in poi in ogni conflitto tutto sarà permesso e lecito.

Davanti a queste dichiarazioni deliranti del Governo Sionista Israeliano:

“a Gaza non fanno la fame” (Premiere Natanyahu)

“Cancelleremo Gaza, sarà tutta Ebraica (Amihai Ben-Eliyahu)

“uccidere tutti gli uomini a Gaza, sono feccia subumana, nessuno li vuole” (Vicepresidente Knesset)

Dopo queste dichiarazioni, di leader politici del Governo Israeliano o ai video deplorevoli di Trump, che immagina una riviera a Gaza, qualsiasi Governo con un minimo di raziocinio, di coscienza e valori per la vita avrebbe preso posizione, ma i nostri CF il nulla assoluto.

Dalla storia non impariamo mai, mi chiedo come può un popolo, dopo aver subito uno sterminio durante la 2a guerra Mondiale, poter infliggere la stessa pena con la stessa rabbia ad un altro popolo. 80 anni fa qualcuno si è nascosto dietro al “non immaginavamo, non sapevamo, non avevamo visto quello che stava succedendo” ad oggi questa scusa non è più plausibile, tutti vedono, tutti sanno, ma tutti tacciono e tutti sono complici silenziosi del peggior massacro del millennio e del nostro secolo, talmente studiato, talmente feroce ed organizzato che un paragone con l’olocausto è lecito e vanno usati gli stessi aggettivi e parole.

Quindi il prossimo 1° agosto non esporrò nessuna bandiera Svizzera, non ascolterò nessuna allocuzione, non andrò a nessun raduno politico e volterò le spalle al compleanno della mia Svizzera, perché non è la Svizzera che voglio, complice silenziosa dello sterminio di un popolo…. Del resto un po' complici lo siamo stati anche 80 anni fa…. La storia si ripete.

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