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Verdi Liberali del Ticino

Abrogazione incentivi Minergie: un colpo alla politica climatica ticinese

Partito Verdi Liberali del Ticino
Ti-Press (archivio)
Fonte Partito Verdi Liberali del Ticino
Abrogazione incentivi Minergie: un colpo alla politica climatica ticinese
Partito Verdi Liberali del Ticino

Noi Verdi Liberali Ticino e i Giovani Verdi Liberali Ticino esprimiamo forte disappunto per l’improvvisa decisione del Consiglio di Stato di abrogare con effetto immediato l’articolo 9 del Decreto esecutivo sugli incentivi per la decarbonizzazione, che prevedeva un sostegno concreto alla costruzione di edifici nuovi secondo gli standard Minergie P e A. Si tratta di una scelta inaspettata, a sorpresa e che non può non lasciare perplessi: la sua fulminea entrata in vigore il 1° luglio senza alcun coinvolgimento del Gran Consiglio, infatti l’articolo 9 è un elemento importante del credito quadro votato dal Gran consiglio, e rischia di minare seriamente la politica climatica cantonale nel percorso di transizione energetica. Queste conseguenze saranno da un lato sulle aziende ticinesi e dall’altro per le famiglie e cittadini che avevano iniziato a pianificare la propria abitazione tenendo conto di questi sussidi, e andranno a ulteriormente a disincentivare il loro impegno verso la sostenibilità.

Come inoltre evidenziato dall’interpellanza e dalla mozione interpartitiche, presentate dal nostro Gran Consigliere Massimo Mobiglia con ben 15 cofirmatari, la soppressione degli incentivi – che contraddice la Legge federale sul clima (LOCli) nonché il Piano Energetico e Climatico Cantonale (PECC) – è preoccupante per l’incertezza che crea e diffonde: incertezza per le imprese specializzate in costruzioni sostenibili, incertezza per i cittadini che si sono trovati in poco tempo a delle tempistiche ben più ristrette per richiedere sostegno finanziario per scelte sostenibili come la costruzione di nuovi edifici con standard Minergie P o A - in particolare giovani famiglie e proprietari con risorse limitate, che avevano puntato su edifici ad alta efficienza - e incertezza per i Comuni che avevano adottato misure di promozione in linea con gli obiettivi climatici cantonali. Siamo inoltre perplessi dalle modalità con cui è stata comunicata la decisione del Consiglio di Stato. Annunciata soltanto il 27 giugno, ma con effetto già dal 1° luglio, essa ha lasciato una finestra temporale estremamente ristretta per permettere domande di sostegno prima dell’abrogazione effettiva. Seppur formalmente nei limiti di legge, tale tempistica appare quantomeno discutibile e di difficile giustificazione, quasi volta ad assicurare meno richieste di contributi.

Come partito dalle sensibilità ambientali e la visione improntata a liberalismo economico e politico, riteniamo che la lotta al cambiamento climatico non debba essere liquidata come una mera voce di spesa, ma al contrario debba essere vista come un investimento per essere economicamente conveniente per le famiglie e i cittadini, e che incentivare e premiare i privati che si adeguano agli standard di sostenibilità sia al contempo fondamentale per una lotta efficace al cambiamento climatico.

Pertanto, chiediamo al Consiglio di Stato di rivedere con urgenza la decisione, di valutare soluzioni alternative (come l’introduzione di tetti massimi per edificio o la riduzione proporzionale del contributo), e di rispettare il ruolo del Gran Consiglio nelle scelte strategiche in materia climatica. Noi Verdi Liberali Ticino e Giovani Verdi Liberali Ticino monitoreremo la situazione e attendendo chiarimenti da parte del Consiglio di Stato tramite risposta alla nostra interpellanza, ci impegneremo per impedire questa abrogazione, che sarebbe un passo indietro, nella direzione opposta a quella necessaria per il raggiungimento degli obiettivi di lotta al cambiamento climatico e di sostenibilità energetica e ambientale.

Partito Verdi Liberali del Ticino

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