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Risoluzione per la pace, il rispetto del diritto internazionale e la protezione dei civili nella Striscia di Gaza

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Fonte Giovani del Centro
Risoluzione per la pace, il rispetto del diritto internazionale e la protezione dei civili nella Striscia di Gaza
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In un momento di crescenti tensioni internazionali, dove la politica è sempre più polarizzata, riteniamo necessario non cedere all’indifferenza, richiamando l’attenzione su ciò che umanamente non può essere ignorato.

Come giovani cittadine e cittadini, desideriamo esprimerci con voce chiara e responsabile sul rapido deterioramento della situazione nella Striscia di Gaza, dove le principali organizzazioni internazionali – tra cui le Nazioni Unite, la Croce Rossa e varie ONG – da tempo denunciano gravi violazioni del diritto internazionale umanitario. La detenzione di ostaggi, il blocco totale e prolungato di ogni forma d’aiuto per oltre due milioni di persone, la morte di decine di migliaia di civili tra cui troppi bambini e persone fragili, la distruzione di ospedali, scuole e altre infrastrutture critiche. Tutto ciò rappresenta una ferita intollerabile della dignità umana, che trascende i concetti di nazione, etnia o religione.

Siamo cresciuti in un Paese che ha fatto della neutralità, solidale e universale, un pilastro fondante della propria identità. Infatti, il ruolo storico e riconosciuto della Svizzera non è di spettatrice passiva, ma di baluardo umanitario, promotrice di pace e rispetto del diritto internazionale. Pertanto, non ci sentiamo rappresentati da chi riduce a slogan una crisi fin troppo complessa, né da chi sceglie il silenzio. Come Giovani del Centro, vogliamo invece assumere una posizione consapevole, fondata sui valori che ci guidano: dignità, responsabilità e speranza nel futuro. Non è una questione ideologica, ma di umanità.

Il Comitato cantonale Giovani del Centro del Canton Ticino:

- manifesta profonda preoccupazione per la crisi in atto e le sue gravissime conseguenze umanitarie;

- esprime la propria solidarietà a tutte le vittime innocenti del conflitto, senza distinzione alcuna in termini di nazionalità, etnia o religione;

- condanna ogni forma di violenza contro i civili e auspica che sia fatto ogni sforzo per garantire accesso agli aiuti umanitari e tutelare la popolazione civile;

- prende atto con favore della decisione del Consiglio federale del 21.05.2025 di continuare a sostenere organizzazioni umanitarie attive nella regione;

- prende atto con favore della lettera redatta dal Consiglio di Stato del Canton Ticino in data 28.05.2025 e indirizzata al Consiglio federale

Pertanto, viene richiesto quanto segue:

- che il Consiglio federale intensifichi l’impegno diplomatico elvetico per un armistizio permanente, un immediato e sicuro rilascio degli ostaggi e l’applicazione imparziale del diritto internazionale;

- che la Svizzera, nei gremi internazionali di cui fa parte, torni protagonista della promozione e del rispetto del diritto umanitario;

- che la Svizzera sostenga ogni iniziativa di dialogo tra le parti per una soluzione credibile, sostenibile, equilibrata e duratura del conflitto israelo-palestinese;

- che la Svizzera contribuisca a riconoscere il ruolo delle giovani generazioni nella costruzione della pace e nella promozione di un mondo più giusto e umano

Non si è mai trattato di schierarsi, ma di scegliere di non tacere voltandosi dall’altra parte.

Giovani del Centro

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