Chiusi tutti i ristoranti, bar e negozi. Rimangono aperti alimentari e farmacie


Chiesto anche di ridurre al minimo indispensabile gli spostamenti
Le misure restrittive riguardano anche parrucchieri, estetisti,...
Chiesto anche di ridurre al minimo indispensabile gli spostamenti
Le misure restrittive riguardano anche parrucchieri, estetisti,...
BELLINZONA - In seguito agli incontri avvenuti questa mattina tra le istituzioni e i vari rappresentanti delle categorie, il Consiglio di Stato comunica oggi dalla sala del Gran Consiglio le nuove misure.
A partire da mezzanotte, e almeno fino al 29 marzo 2020, dovranno rimanere chiusi tutti gli esercizi legati alla ristorazione (bar, ristoranti, pub, gelaterie, agriturismi, rifugi e capanne, mescite aperte saltuariamente...), i negozi (esclusi quelli che vendono prodotti di prima necessità, come gli alimentari), i parrucchieri, gli estetisti, ecc.
Rimarranno aperti gli alimentari, le farmacie e le drogherie, così come i servizi bancari, postali, finanziari, assicurativi, i chioschi, le stazioni di servizio, le mense sociali senza scopo di lucro, mense negli ospedali e nelle case di cura, case anziani e scolastiche non aperte al pubblico, e potranno restare attivi i servizi di consegna e distribuzione di cibo a domicilio. Inoltre sarà garantita l'attività del settore agricolo, di trasformazione agro-alimentare. Potranno inoltre rimanere aperte le mense aziendali non aperte al pubblico e i ristoranti annessi alle strutture alberghiere limitatamente all'utilizzo da parte di clienti che vi pernottano, nel rispetto delle norme igieniche accresciute e di distanza sociale. Lo ha dichiarato Christian Vitta. «Queste misure sono indispensabili per la tutela della salute di tutti, e cambieranno il nostro stile di vita, ma offriranno un grande contributo al nostro paese».
L'economia privata dovrà ridurre le proprie attività limitandole al minimo indispensabile.
Per quanto riguarda le misure a corto termine, è prevista una dilazione di 60 giorni per le fatture emesse dallo Stato del Canton Ticino.
Inoltre la giornata di venerdì 20 e sabato 21 saranno trattati come festivi.
La dichiarazione delle imposte è stata posticipata al 30 giugno.
Verranno inoltre garantiti i servizi essenziali dell'amministrazione cantonale.
Claudio Zali ha fatto sapere che da lunedì le imprese di trasporto sono incaricate di rimodellare l'offerta per gli utenti, rendendola più flessibile.
«A tutti è richiesto un contributo per invertire la curva delll'epidemia. Tutti dobbiamo fare delle rinunce a qualcosa, rinunciare alle nostre libertà, al nostro modo di vivere. Si chiede alla popolazione di ridurre al minimo indispensabile gli spostamenti». Così ha commentato il consigliere di Stato Raffaele de Rosa.
I dati odierni: 265 i casi totali, 64 persone ospedalizzate, 13 in terapia intensiva e 5 decessi.
Non è escluso uno slittamento delle elezioni comunali.
Una Infoline per le aziende sarà a disposizione da domenica mattina al numero 0840 117 112.
Il rispetto delle regole sarà sorvegliato.
..