Allentate le sanzioni per la Siria ma non verso Assad

Se da un lato alcuni provvedimenti verso il popolo sono stati revocati, dall'altro arriva un nuovo blocco degli averi dell'ex presidente
BERNA - La Svizzera allenta le sanzioni verso i cittadini siriani, ma inasprisce il blocco sugli averi dell'ex presidente Bashar al-Assad e del suo entourage, per «garantire che questi beni, potenzialmente di provenienza illecita, rimangano congelati indipendentemente dagli sviluppi sul fronte delle sanzioni".
La revoca dei provvedimenti segue quella avvenuta nell'UE e ha l'obiettivo di sostenere un processo di transizione politica pacifica e ordinata in Siria. In particolare, sono stati sospesi i provvedimenti relativi ai settori dell'energia e dei trasporti siriani, come comunicato dal governo venerdì. Inoltre, sono state ripristinate alcune prestazioni finanziarie e relazioni bancarie. Restano per ora in vigore le altre disposizioni del decreto sulle misure nei confronti della Siria, incluse ulteriori sanzioni finanziarie e commerciali, e i blocchi dei fondi.
A questo proposito, il Governo ha deciso un ulteriore blocco per quattro anni, salvo nuovo avviso, dei valori patrimoniali appartenenti all’ex presidente siriano Bashar al-Assad, il cui governo è caduto nello scorso dicembre dopo 24 anni al potere, e al suo entourage. Il Consiglio federale «sta quindi adottando tutte le misure necessarie per impedire che gli averi di Assad escano dalla Svizzera prima che siano sottoposti a un controllo giudiziario per verificarne la legalità», con l'impegno di restituire eventuali beni di provenienza illecita alla popolazione siriana.