Accogliere i bambini feriti di Gaza? Coira tentenna

Il Governo sta verificando se vi è un'infrastruttura adeguata per accogliere i piccoli. «Probabilmente l'unica soluzione è l'ospedale cantonale».
COIRA - L'esecutivo grigionese non ha ancora deciso se si metterà a disposizione per accogliere i bambini rimasti feriti nella Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato oggi a Keystone-ATS il direttore del Dipartimento di giustizia, sicurezza e sanità Peter Peyer.
È una questione complessa, ha sottolineato il consigliere di Stato socialista. «Stiamo verificando se nei Grigioni disponiamo dell'infrastruttura adeguata a seconda del tipo di lesioni riportate dai bambini. Probabilmente l'unica opzione è quella dell'ospedale cantonale», ha spiegato Peyer durante l'odierno incontro con i media. L'Ufficio della migrazione e quello dell'igiene pubblica sono anche coinvolti in questa fase e sono in contatto con la Confederazione.
I chiarimenti avvengono nel quadro dell'azione umanitaria, nella quale la Confederazione e alcuni Cantoni prevedono di accogliere e assistere negli ospedali una ventina di bambini rimasti feriti a Gaza. I Cantoni di Basilea Città, Ginevra, Ticino e Vallese hanno già dichiarato la loro disponibilità.
Una settimana fa il partito dei Verdi aveva lanciato un appello all'esecutivo cantonale. «I Verdi chiedono che il Governo retico si dichiari disposto ad accogliere alcuni di questi bambini e assumersi i costi di assistenza, come segno di umanità e solidarietà», avevano scritto in un comunicato. Ma finora il Governo non ha ancora adottato una decisione in merito a questa richiesta. «Non ha senso dire che ci mettiamo a disposizione, se poi non siamo in grado di garantire le cure adeguate», ha concluso Peyer.



